Aumenta l’energia elettrica, proprio quando condizionatori e ventilatori vanno a pieno regine. Scende il metano, a caloriferi spenti. L’Arera (l’Autorità pubblica di regolazione per energia, reti e ambiente) ha aggiornato le tariffe per le forniture energetiche del prossimo trimestre.

L’impatto sarà su milioni di consumatori, gli utenti che sono ancora nel mercato a maggior tutela o che hanno contratti del libero mercato “agganciati” a quelli protetti. Dal primo luglio le bollette del gas delle famiglie-tipo diventeranno più leggere (- 6,9 per cento). Per le bollette della luce ci sarà invece un incremento di quasi il 2 per cento (+ 1,9 per cento), che eroderà in parte il calo registrato nei tre mesi precedenti (- 8,5 per cento). 

Il peso degli oneri di sistema in bolletta

“Gli aggiornamenti – spiegano dalla stessa Arera – sono prevalentemente legati ai previsti andamenti dei prezzi delle materie prime nei mercati all’ingrosso dell’energia, nazionali ed internazionali. Per l’energia elettrica è significativo come il leggero incremento finale sia il risultato di un aumento dei costi di acquisto alla fonte, attenuato da un lieve aggiustamento degli oneri generali, ridotti: dopo le azioni di recupero delle manovre del 2018, tornano ora a seguire percorsi di adeguamento ordinari”.

Questa famigerata voce, tuttavia, continuerà ad essere una parte pesante e sgradita delle bollette della luce: rappresenterà il 23,74 per cento dell’esborso totale, con una riduzione del 2,76 per cento rispetto al secondo trimestre 2019. Per il gas, l’incidenza degli oneri di sistema sarà più contenuta e invariata: 4,54 per cento dell’importo finale fatturato.

Ecco gli effetti sui bilanci familiari

Per quanto riguarda la misurazione degli effetti sulle famiglie – e sui bilanci domestici – l’analisi e i giudizi dipendono dalla modalità di calcolo e dai periodi di riferimento. La spesa media nell’anno scorrevole (compreso tra il primo ottobre 2018 e il 30 settembre 2019), calcola Arera, sarà di 566 euro per l’elettricità e di 1.150 euro per il gas. Secondo le elaborazioni dell’Unione nazionale consumatori – come viene dettagliato in un comunicato – una famiglia tipo pagherà 10 euro in più per la luce e 74 euro in meno per il gas, su base annua (non in relazione all’anno scorrevole preso i considerazione da Arera, ma dal primo luglio 2019 al 30 giugno 2020 e nell’ipotesi di prezzi costanti). La minore spesa sarà dunque di 64 euro.

Il calo del gas non ci farà risparmiare

I paladini degli utenti mettono in evidenza un altro aspetto. “Questi adeguamenti tariffari non sono una buona notizia. Purtroppo – osserva Marco Vignola responsabile del Settore energia dell’Ucs – il calo del prezzo del riscaldamento porterà ad un risparmio solo ipotetico, visto che nei prossimi tre mesi i caloriferi resteranno spenti in tutta Italia. In concreto, quindi, sui bilanci delle famiglie peserà solo il rialzo della luce. Se poi consideriamo che nei mesi estivi si registrano i picchi dell’anno per i consumi di elettricità, per l’uso massiccio dei condizionatori, la notizia è ancora peggiore”.

L’analisi e le valutazioni di Arera

Arera preferisce battere sulla differenza tra rincari e riduzioni, sulla fatture della luce, a favore dei clienti. “L’aumento previsto per l’energia elettrica intacca solo in parte il calo dei tre mesi precedenti. Si tratta di un risultato comunque favorevole in vista dell’inizio della stagione estiva, caratterizzata dall’accensione degli impianti di raffrescamento”.

In arrivo le bollette parlanti

L’associazione di utenti Aduc segnala che nelle prossime bollette dovranno essere inserite informazioni sulla fine del mercato tutelato e sull’obbligo di scegliere nuovi fornitori di gas e luce sul mercato libero, entro il 30 giugno 2020. “Cambiare contratto o azienda di riferimento  – andrà spiegato ai clienti – è semplice, gratuito, non comporta la sostituzione del contatore né l’interruzione dell’erogazione. Esistono diverse tipologie di offerte luce e gas”.

Per confrontarle, e scegliere con consapevolezza, l’Arera mette a disposizione online un comparatore neutrale, pubblico e indipendente (www.ilportaleofferte.it). Nelle pagine web si trovano anche le offerte Placet, una modalità intermedia, con condizioni contrattuali definite dalla stessa Autorità e  con il prezzo determinato dal fornitore. Per avere informazioni c’è pure il sito arera.it e si può chiamare il numero verde 800.166.654.

Attenzione ai procacciatori sleali di contratti

La fine del mercato tutelato, e la caccia al cliente, non è immune da criticità e complicazioni. Anzi. Per procacciarsi il maggior numero possibile di nuovi utenti, da mesi, gli addetti di alcune società di settore (o delle agenzie da loro ingaggiate) usano sistemi scorretti. Vanno all’arrembaggio di potenziali clienti, riempiendoli di chiacchiere e di informazioni allarmanti, per indurli a sottoscrivere un contratto.

Come difendersi dal pressing

Se qualcuno bussa alla porta, parlando di non meglio precisati problemi al contatore o di maxi rincari in arrivo, purtroppo bisogna essere diffidenti. All’interlocutore di turno, prima di aprire, va chiesto di qualificarsi, dichiarare per quale azienda lavora e confermare di avere un tesserino. Poi è meglio non firmare nulla sui due piedi, nemmeno i fogli sventolati sotto il naso, presentati come carte che non obbligano ad alcun impegno (e invece possono vincolare). È opportuno anche esigere copia del contratto-tipo e pretendere di avere qualche giorno di tempo per leggerlo. E se il visitatore è particolarmente aggressivo e insistenti, o spalleggiato da uno o più colleghi, non si deve esitare a chiamare un vicino, un parente o le forze di polizia.

Cautele vanno usate anche quando si viene contattati telefonicamente. Il consiglio è di farsi dare le coordinate della società che si sta proponendo e, eventualmente, richiamare. Segnalazioni e proteste –nel caso di abusi – devono essere inoltrate all’Autorità antitrust, competente a emettere sanzioni per i contratti non richiesti e le pratiche commerciali scorrette, come spiegano dall’Arera. Altro punto di riferimento sono le associazioni di consumatori.

Dal primo luglio i consumi si possono controllare online

Dal primo luglio partirà anche il Portale consumi di Arera (consumienergia.it), il sito previsto dalla legge di Bilancio 2018 per accrescere la consapevolezza degli utenti: online verranno resi disponibili i dati di consumo storici di elettrici e gas, cliente per cliente, in modo chiaro e fruibile. In questa prima fase milioni di cittadini potranno visualizzare le quantità erogate, le letture e le autoletture degli ultimi 12 mesi. Ma non sarà possibile per tutti. La disponibilità delle informazioni personalizzate dipenderà dalla tipologia di contatore installato e dalla frequenza con cui le letture verranno girate al Sistema informativo integrato (SII), il database del mercato libero e tutelato. Altra nota dolente, oltre alla fruizione non generalizzata.

Per accedere nel Portale Consumi www.consumienergia.it serviranno le credenziali sicure dello Spid, con nome utente, password e la generazione di un codice temporaneo di accesso. Lo strumento informativo al via verrà costantemente adeguato. Per il futuro prossimo, ad esempio, è prevista la creazione di una stretta sinergia tra il Portale consumi e il  Portale offerte, comparatore già attivo on line: i clienti potranno individuare la tipologia di contratto adatta alle proprie modalità di consumo, attingendo ai dati storici reali di fornitura elettrica e gas presenti nel SII, in alternativa all’inserimento manuale delle stime ipotizzate. Il numero verde di riferimento, per dettagli e chiarimenti, è sempre 800.166.654.