Se hai un prestito o un mutuo in corso, d’ora in poi dovrai essere più attenta a scadenza e pagamenti. A partire dal 1° giugno le banche devono adeguarsi alle norme europee in fatto di inadempienze, che sono più rigide. Ecco cosa cambia.
Quando scatta “la spia”
Tre le condizioni necessarie: se il ritardo nel pagamento supera i 90 giorni, se l’importo dell’arretrato è maggiore di 100 euro e se supera l’1% del prestito richiesto.
Cosa fa la banca
Ti classifica come debitore “in default”. Ciò significa che può avviare azioni per recuperare il credito, e potrebbe segnalarti alla Centrale dei rischi di Banca d’Italia. Chi è segnalato difficilmente può ottenere altri finanziamenti.
Cosa puoi fare tu
Per uscire dallo stato di “default” devi saldare l’arretrato ed essere puntuale nei pagamenti per almeno 3 mesi. Il consiglio dell’Abi, in ogni caso, se ti trovi in difficoltà con i rimborsi, è di parlarne con la tua banca prima che scattino i 90 giorni, per valutare insieme possibili strategie di uscita (per esempio ricontrattando il prestito).