Il bonus da 200 euro, destinato a più di 30 milioni di italiani e confermato nonostante la crisi di governo, si amplia. Il decreto Aiuti bis infatti stanzia ulteriori risorse per estendere il bonus a un maggior numero di persone.

Bonus da 200 euro: il “click day”

In che senso il bonus da 200 euro è “nuovo”?

Questo nuovo bonus sarà destinato ad altri 125 mila lavoratori dipendenti, inizialmente esclusi pur avendo un reddito inferiore a 35 mila euro all’anno, il requisito base per ricevere il bonus da 200 euro. Non si può parlare di un vero e proprio “nuovo” bonus 200 euro. La misura, infatti, è la stessa introdotta con il decreto n. 50 del 17 maggio scorso, con la differenza che questa volta viene riconosciuto a coloro che sono stati esclusi dalla prima tranche di pagamento. Ma perché sarebbero stati esclusi? E di che lavoratori si tratta?

A chi è rivolto il “nuovo” bonus da 200 euro?

Un cavillo burocratico aveva escluso dal bonus da 200 euro chi, pur avendo una retribuzione mensile inferiore a 2.692 euro (parliamo di lordo, cioè di imponibile ai fini previdenziali), non ha goduto dello sgravio contributivo dello 0,8% (ora portato al 2,2%), condizione necessaria per avere diritto al bonus da 200 euro.

In base al primo decreto Aiuti, per i lavoratori subordinati la condizione essenziale per avere diritto al bonus è quella di aver beneficiato in almeno un’occasione dello sgravio contributivo dello 0,8% introdotto dalla legge di Bilancio del 2022, nel periodo compreso tra l’1 gennaio e il 23 giugno 2022. Ciò significa che almeno uno degli stipendi percepiti nel suddetto arco temporale deve essere inferiore a 2.692 euro lordi. Tuttavia, ci sono dei lavoratori che, pur soddisfando questa condizione, non hanno beneficiato dello sgravio contributivo e, di conseguenza, neppure del bonus 200 euro. Sono lavoratori destinatari di soli contributi figurativi INPS, cioè lavoratrici assenti per congedo di maternità, lavoratori e lavoratrici assenti per congedo parentale, assenze per malattia del figlio, assenze per malattia e infortunio, lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria.

Tutti questi dipendenti, che hanno un rapporto in essere a luglio 2022, se erano rimasti esclusi dal bonus 200 euro previsto dal primo decreto Aiuti , rientrano ora nella platea grazie all’allargamento previsto dal decreto Aiuti bis.

Il “nuovo” bonus da 200 euro è esteso anche ai collaboratori dello sport?

Sono stati inseriti fra i destinatari del bonus 200 euro anche i collaboratori del settore Sport che siano stati destinatari di ristori Covid. I 200 euro vengono versati automaticamente (quindi non dovrebbe essere necessario presentare domanda), ai percettori di una delle indennità previste dalle normative con le misure a sostegno della crisi Covid del 2020 e 2021.

Il bonus va anche ai precari?

No. Non sembra che sia stata risolta la questione dei precari. Si ipotizzava l’estensione del bonus 200 euro a quelli della Scuola non più in forze a luglio, e in generale ad altri lavoratori precari tagliati fuori dal precedente bonus per motivi legati alla data dell’assunzione. In definitiva, il DL Aiuti bis ha provveduto ad una semplice estensione delle precedenti regole sul bonus 200 euro ammettendo i cassaintegrati a zero ore di luglio e chi si trovava in congedo, con la sola estensione ulteriore ai collaboratori dello Sport che hanno percepito le indennità anti Covid. Per il resto, rimangono le regole previste dal primo decreto Aiuti.

Il “nuovo” bonus da 200 euro va anche alle Partite Iva?

Ancora no però c’è una novità relativa ad autonomi e professionisti: è stato rifinanziato il Fondo da cui attingere per versare la somma una tantum. Per garantire che tale versamento arrivi effettivamente a 200 euro anche per questa platea di beneficiari, le risorse salgono di 100 milioni, passando dai precedenti 500 agli attuali 600 milioni. Si attende un decreto ministeriale attuativo per far partire questo bonus, di cui ancora non si conoscono i dettagli operativi, come per esempio il tetto di reddito.

“Nuovo” bonus 200 euro: come si richiede?

La procedura per la richiesta del bonus 200 euro da parte di chi è stato inizialmente escluso è la stessa di quella già prevista per i lavoratori dipendenti. I dipendenti privati devono compilare un modulo di autocertificazione in cui dichiarano di non essere titolari di pensioni, di accompagnamento alla pensione o del reddito di cittadinanza. Chi ha un part-time e più contratti di lavoro dovrà presentare la dichiarazione, ma solo al datore che erogherà il bonus. Per i dipendenti pubblici è direttamente il ministero di riferimento che certificherà la sussistenza del reddito all’Agenzia delle Entrate

Chi eroga il “nuovo bonus” da 200 euro?

Il “nuovo” bonus da 200 euro verrà pagato – previa la presentazione di un’autocertificazione con cui il dipendente dichiara di soddisfare i requisiti previsti e di non percepire il bonus 200 euro per altro titolo – direttamente dal datore di lavoro, che successivamente recupererà quanto anticipato scalandolo dai contributi dovuti all’Inps.

Quando arriva il “nuovo” bonus 200 euro?

Il “nuovo” bonus da 200 euro sarà caricato direttamente dal datore di lavoro in busta paga a ottobre.

Bonus di 200 euro per le colf: chi paga?

I lavoratori domestici hanno tempo fino al 30 settembre per richiedere il bonus di 200 euro. I patronati Acli ricordano che i datori di lavoro, cioè le famiglie, non devono anticipare la somma e offrono assistenza gratuita per fare la domanda. Il bonus si può richiedere gratis anche online tramite webcolf. Qui le info e i documenti necessari: https://bit. ly/3SHGrfv.