Entro fine marzo arriva la precompilata Iva e riguarda tanti italiani: 2,4 milioni di piccole imprese e lavoratori autonomi per la precisione, tutti quelli che versano l’imposta con cadenza trimestrale. «È un altro passo del percorso di digitalizzazione del Fisco e rientra nel programma di contrasto all’evasione fiscale» spiega Michele Tomasi, commercialista dello studio Prassi di Vicenza. «Il 2021 sarà un anno di sperimentazione e per il momento l’adesione alla precompilata è volontaria ma è utile cominciare a conoscere i meccanismi».
Come funziona la precompilata
Il sistema è simile a quello del 730 precompilato. Ogni volta che si emette una fattura elettronica o si fa un acquisto con fattura, il software dell’Agenzia delle entrate elabora in automatico l’Iva dovuta o da scaricare per il trimestre di riferimento, inserendo il dato nella bozza digitale del registro trimestrale. Dalla propria area riservata del portale “fatture e corrispettivi” dell’Agenzia, si può accedere alla bozza e verificare i dati. In genere l’operazione si fa ogni tre mesi: per esempio, per le fatture di gennaio/marzo 2021 si avrà a disposizione tutto aprile. «Il contribuente può accettare i dati o modificarli, come avviene per il 730. Una volta dato l’ok, le informazioni confluiscono nel calcolo della precompilata annuale, che sarà disponibile a inizio 2022» spiega Tomasi.
A chi serve
«La precompilata è un bell’aiuto soprattutto per chi ha piccole attività e gestisce le fatture da solo. Ogni trimestre, al momento di trasmettere la contabilità al commercialista, può chiedergli di confrontare i dati con quelli della bozza trimestrale elettronica (basta delegarlo per l’accesso al database dell’Agenzia) e intercettare eventuali errori. È utile anche per vedere se c’è differenza tra l’Iva trimestrale versata e il saldo indicato nella precompilata, e attivarsi per evitare sanzioni».
Se vuoi farne a meno
Puoi continuare a fare la liquidazione trimestrale in autonomia e a fine anno effettuare il saldo nel modo tradizionale. Considera, però, che chi usa questo servizio non avrà più l’obbligo di conservare i registri Iva, gli basterà stampare la conferma degli esiti dell’Agenzia. Una bella comodità no?