La lentezza del Servizio sanitario nazionale solleva sempre più proteste tra i cittadini. «Delle telefonate che riceviamo, 4 su 10 riguardano i tempi dilatati per ottenere una visita specialistica e 3 su 10 le lungaggini per un esame» sottolinea Valeria Fava di Cittadinanzattiva. «Chi se lo può permettere, allora, prenota a pagamento. Altri cercano strade alternative, che non sempre sono sicure». Ecco le soluzioni per risparmiare sugli esami medici senza rischiare la salute.
Le tariffe agevolate
Si chiamano anche smart o sociali e sono leggermente più alte di quelle dell’Ssn. Per dare un’idea, il prezzo di un esame a tariffa agevolata è circa il 10% più elevato rispetto a quanto si paga con il ticket, ma più basso del 40% rispetto al costo nel privato. Il vantaggio? Non ci sono tempi di attesa: si può ottenere l’appuntamento anche nell’arco di 24 ore. «Questo tipo di opportunità è ormai presente su quasi tutto il territorio nazionale» aggiunge la dottoressa Fava. «A offrirla sono soprattutto i centri ospedalieri convenzionati ed è sufficiente chiederne la disponibilità all’operatore durante la prenotazione».
Da sapere «Se scegli le tariffe smart non hai bisogno della prescrizione» dice Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine dei medici della Lombardia. «Ma è sempre meglio consultarsi col proprio medico. Prenotare esami sulla base di un’autodiagonosi è rischioso. Se non l’hai fatto prima, almeno mostrargli i risultati, evitando di interpretarli da sola».
La legge che ti tutela
Pochi lo sanno, ma esiste una legge, la 124/1998, che garantisce tempi di attesa limitati per visite ed esami da fare con il Servizio sanitario. «Se si superano i 30 giorni per una visita specialistica e i 60 per un esame diagnostico il paziente ha diritto a chiedere che l’ospedale gli fornisca la stessa prestazione in regime privato, pagando però solo il prezzo del ticket» sottolinea l’esperta di Cittadinanzattiva. Per ottenere questa soluzione, bisogna inviare una raccomandata al direttore sanitario dell’ospedale specificando i propri dati, il tipo di prestazione, l’impossibilità di ottenerla nei tempi dovuti e chiedendo che venga effettuata “in regime di attività libero-professionale intramuraria dietro corrispettivo del solo ticket”.
Da sapere «Visto che la prestazione medica in tempi ragionevoli è un diritto, se il direttore sanitario non risponde alla raccomandata, è possibile effettuare la visita o l’esame privatamente e poi chiedere il rimborso all’ospedale» sottolinea il Presidente dell’Ordine lombardo.
I pacchetti online
Groupon, la più nota piattaforma di social shopping, propone online anche offerte per fare esami medici, controlli dentistici o altre visite in regime privato, in diverse città italiane. Il risparmio è considerevole e si aggira intorno al 70%. «Bisogna stare attenti, però, perché è facile farsi catturare da proposte allettanti, ma poi a volte è difficile ottenere la prestazione acquistata » chiarisce la dottoressa Fava. «Molti telefonano al nostro centralino lamentandosi, per esempio, del fatto che è impossibile prenotare il pacchetto acquistato per scarsa disponibilità di orari o di giorni».
Da sapere «È un opzione da utilizzare con saggezza» consiglia Roberto Carlo Rossi. «Può essere una buona soluzione per una visita di controllo dal dentista oppure per un check ai nei. Ma non va bene per problemi più complessi oppure per operazioni ambulatoriali: in questi casi è sempre meglio consultare il proprio medico».
3 verifiche da fare
1. Quando valuti una proposta low cost, preferisci i centri più noti ai piccoli ambulatori: in questo modo hai più garanzie sulle attrezzature utilizzate per gli esami siano di ultima generazione.
2. Non ti fidare se il centro che hai contattato promette il referto immediato: per avere i risultati scritti di un esame occorrono almeno due giorni.
3. Attenzione quando chiedi di usufruire della legge 124 per avere le prestazioni in regime privato pagando solo il ticket: ci sono delle eccezioni per le quali il diritto non vale, come le visite oculistiche e le visite di controllo per le donne in gravidanza. Informati chiamando la tua Asl.