Nel Regno Unito sono già un esercito e vengono chiamate Stemette. Sono le ragazze appassionate di Stem, un acronimo che sta per science, technology, engineering e mathematics, settori nei quali la presenza femminile è ancora scarsa. Dall’astronauta Samantha Cristoforetti a Fabiola Gianotti, direttrice del Cern, gli e–sempi illustri non mancano ma la maggioranza resta intrappolata, fin dall’infanzia, nello stereotipo che i numeri siano roba da uomini.
«Oggi solo il 38 per cento delle nostre studentesse sceglie indirizzi scientifici» ci spiega il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. «È poco se pensiamo al loro talento e alle loro aspirazioni. Ed è pochissimo dato il bisogno di presenza femminile qualificata nei settori di massima innovazione e competitività».
Si stima che nel 2020 in Europa ci saranno circa 900 mila posti solo nel settore computer science. «È una grande opportunità per le donne, a patto di smontare gli stereotipi che le portano spesso a stare in difesa, a non mettersi in gioco» aggiunge Ludovica Parodi di Valore D, associazione che promuove la leadership femminile e che ha appena organizzato con Enel e Junior Achievement Italia, Girls Go Tech, una giornata per 60 studentesse tra i 16 e i 19 anni chiamate a trovare una soluzione a una vera sfida aziendale (valored.it).
«Prendiamo la matematica: è una delle lauree in grado di fornire tante opportunità per una carriera internazionale, ma poche considerano davvero le strade che può aprire. Immaginano il solito lavoro di insegnante, invece dovrebbero avere in mente le ricercatrici che collaborano a Facebook e Snapchat o sono nei laboratori e nelle aule universitarie di mezzo mondo».
A superare i luoghi comuni e colmare il gap allora ti aiutiamo noi, segnalandoti le principali occasioni per donne, di oggi e di domani, che vogliono studiare le Stem e sognano un futuro tecnologico e un contratto sicuro.
Da 6 a 12 anni
1. Alla Scuola di robotica di Genova è nato il Movimento MakHer che propone metodologie didattiche particolari e mirate per avvicinare le ragazze alle scienze.
2. Girls code it better è un club (in Lombardia, Emilia Romagna e Toscana) dove al pomeriggio le alunne delle medie imparano a progettare siti, app e games e a stampare in 3D. Quest’anno hanno partecipato 760 ragazze e presto partiranno nuove selezioni (girlscodeitbetter.it).
3. I Coderdojo sono club, diffusi ormai in tutto il Paese, dove i piccoli imparano a programmare un computer o realizzare un videogame. Clicca su coderdojoitalia.org.
Da 13 a 18 anni
1. Ragazze digitali è un summer camp, rosa e gratuito, organizzato dall’Università di Modena e Reggio Emilia per incentivare le iscrizioni femminili al dipartimento di ingegneria. Si impara a realizzare un videogame, giocando con grafica, audio e video per scoprire il bello della programmazione informatica (ragazzedigitali.it).
2. Chi pensa che la matematica sia ostica può scaricare Redooc, un’app che fa cambiare idea grazie a test divertenti, spiegazioni-video facili e possibilità di sfidare gli amici. Per le iscritte alle scuole secondarie che si registrano entro il 31 maggio l’app è gratis per tre mesi (redooc.com/it/mese-stem).
3. Mai pensato di studiare ingegneria aerospaziale? L’Orientation Summer School dell’Università Luiss è un banco di prova del mondo universitario. Oltre alle classiche
lezioni di economia e giurisprudenza quest’anno le ragazze sono invitate a mettersi alla prova in ingegneria e informatica, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma.
Da 19 a 25 anni
1. Nuvola rosa organizza tour nelle principali città italiane, con eventi e servizi per studentesse e laureate. Si seguono corsi di formazione gratuiti sulle tecnologie digitali e si incontrano importanti aziende del settore Stem, per candidarsi e svolgere colloqui (tieni d’occhio le prossime date al link nuvolarosa.eu).
2. Su leragazzepossono.org trovi l’elenco di workshop, organizzati dal Politecnico di Milano, per le giovani che vogliono lavorare in ambito Stem, con testimonianze di manager e ricercatrici.
3. Chi, dopo l’università, vuole specializzarsi nelle materie scientifiche può fare il punto su science-girl-thing.eu, il portale della Commissione europea dedicato a donne e scienza. Ci sono il quiz per scoprire la propria vocazione scientifica, i video racconti delle donne che ce l’hanno fatta e un elenco di associazioni ed eventi in tutta Europa.