Una ricerca appena presentata da Modis, società di The Adecco Group, dice che tra 3 anni in Italia nel settore “Information and Communications Technology” resteranno vuote 135.000 posizioni. Non a caso, e ormai da tempo, gli esperti ripetono che le materie da studiare per traghettarsi verso le professioni del futuro sono le Stem (acronimo inglese per scienze, tecnologia, ingegneria e matematica). Ora a questo poker vincente si associa l’arte e il quartetto di discipline diventa un quintetto con il nome di Steam.
La creatività unita alla scientificità
Secondo Assolombarda, che ha lanciato il progetto STEAMiamoci per aumentare la presenza di donne nelle aree Steam, «l’idea di fondo è che la creatività, la progettualità e il pensiero critico rafforzano ciò che viene appreso con altre materie». Conferma Roberto Costantini, direttore dell’orientamento della Luiss: «I corsi che proponiamo ai liceali con una summer school a Roma e con un progetto di alternanza scuola-lavoro nel Luiss Hub di Milano sono in ottica Steam e comprendono lezioni di scrittura televisiva e cinematografica. All’integrazione dei diversi modi di sapere mira anche la nostra nuova laurea triennale in Management e computer science, che unisce elementi di ingegneria, economia e informatica».
Poca teoria, molti progetti
Su una cosa però bisogna svecchiare lo sguardo: «La “a” di Steam non si riduce alla tradizionale teoria di storia dell’arte ma, sulla base della visione anglosassone, abbraccia per esempio il design di prodotti e servizi, uno dei settori per cui si prevedono prospettive di crescita brillanti» spiega Francesca Rizzi, cofondatrice della piattaforma di welfare Jointly. Il 12 aprile Rizzi presenta un rapporto sul progetto di orientamento all’università e al lavoro PushToOpen e su come questo abbia portato cambiamenti nei ragazzi, nelle famiglie, nelle aziende. «A 17 anni troppe studentesse sono già “irrigidite” nella scelta di puntare sulle materie letterarie» dice. «C’è ancora tanto da fare».
3 APPUNTAMENTI PER I GIOVANI IN CERCA DI LAVORO
A MILANO
Dal 4 al 26 aprile il capoluogo lombardo dedica alle Stem eventi e corsi promossi in tutta la città (www.comune.milano.it/stemintheCity.it). Alcune iniziative sono rivolte specificamente alle donne, come workshop per indirizzare le neolaureate nella ricerca attiva del lavoro. Tra le novità, STEM+A, un focus sull’importanza della tecnologia anche nelle professioni creative.
A GAETA
Sono attesi ragazzi da tutta Italia al Festival dei giovani (www.festivaldei giovani.it), dal 10 al 13 aprile nella cittadina laziale. Il programma spazia dal lavoro 4.0 alla commedia dell’arte, dallo ius soli al raccontarsi su Instagram. Al centro delle discussioni anche un grande sondaggio dal titolo “Chiedimi se sono felice”.
SUL WEB
Si chiama Future Jobs Finder (https://futurejobs finder.vodafone.com) la piattaforma promossa da Vodafone per avvicinare i giovani alla digital economy. Tramite un test psicometrico si rilevano attitudini e interessi individuali, si scopre con quali corsi rafforzare alcune skills e le professioni digitali più adatte per le proprie competenze. Si possono trovare eventuali opportunità di lavoro, anche in Vodafone.