La tredicesima è una gratifica natalizia, erogata una volta all’anno, che però si matura ogni mese con i cosiddetti ratei. Come ci ha spiegato l’Inps, anche con il contratto part time (per esempio lavorando tutti i giorni, ma per meno ore) si matura la propria tredicesima.
L’ammontare dell’assegno, però, sarà proporzionato all’orario effettivamente lavorato. Se il contratto a tempo pieno prevede 40 ore lavorative a settimana e in parttime se ne lavorano 20, la tredicesima sarà pari al 50% in meno di quella che si riceveva prima.
Per avere il calcolo corretto dei ratei che spettanti, coviene mettersi in contatto con un patronato della propria città.
Gli altri casi in cui matura la tredicesima
La tredicesima mensilità matura anche durante le assenze per malattia, infortunio sul lavoro, ferie, permessi retribuiti e maternità. Sono invece esclusi dal calcolo i congedi parentali (cioè l’astensione facoltativa), i permessi non retribuiti e le assenze per sciopero.