A 65 anni ogni italiano ha in media davanti a sé quasi vent’anni di vita. Una prospettiva che, specie per chi ha poche risorse, pone incognite economiche. «Ci sono però diversi strumenti per garantirsi una vecchiaia serena utilizzando la casa di proprietà» spiega il notaio Pierluisa Cabiddu, consigliere nazionale del notariato. «Sono soluzioni che vanno valutate e modulate caso per caso con un professionista, ma che possono rappresentare un modo per assicurarsi risorse o assistenza». In genere questi contratti si stipulano dal notaio e le spese del professionista vengono pagate da chi diventerà proprietario della casa. L’esperta ci aiuta a capire quando e a chi sono adatte.
La nuda proprietà se hai bisogno di cifre consistenti
È la formula che ti consente di vendere la tua casa, riservandoti però il diritto di usufrutto, cioè di abitarci per tutta la vita. Naturalmente il prezzo di vendita dell’immobile sarà inferiore a quello di mercato perché al suo valore dovrai sottrarre quello dell’usufrutto calcolato sulla base della tua età. Se hai 80 anni, la cifra di partenza dovrà scendere almeno del 22%. «Se il proprietario va a vivere in una casa di cura, può dare in atto l’immobile incassando il canone» spiega Cabiddu.
Conviene se Si è abbastanza avanti con l’età e bisogna a rontare una spesa importante.
Il contratto di mantenimento se ti occorre assistenza
Questo strumento consente di cedere la proprietà della casa (continuando ad abitarci) a una persona che in cambio si impegna ad assisterti a vita senza retribuzione. «L’impegno dovrà essere proporzionato al valore del bene e la persona che riceve l’immobile sarà tenuta a rispettare gli accordi presi anche se le condizioni del padrone di casa peggiorano» avverte l’esperta. «In ogni caso nel contratto è meglio inserire una clausola specifica su questo argomento».
Conviene se Hai una persona di fiducia che si prende cura di te.
La rendita vitalizia se vuoi integrare la pensione
È un’alternativa alla nuda proprietà che ti permette di cedere la casa in cambio di una somma mensile che viene stabilita con la consulenza del notaio sulla base dell’età e del valore del bene. «Attenzione, però: questo prestito non può essere fatto da chi ha più di 90 anni o comunque un’aspettativa di vita molto limitata» chiarisce il notaio.
Conviene se Devi far fronte a molte spese ogni mese. «Puoi proporre la rendita vitalizia anche a un figlio» sottolinea l’esperta.
Prestito vitalizio se cerchi un finanziamento
Le banche lo concedono a chi ha più di 60 anni, per una somma che va dal 20 al 50% del valore della casa. Chi lo chiede può scegliere se concordare un piano di rientro o non pagare né il capitale né gli interessi. In questo caso gli eredi dovranno restituire il prestito in 12 mesi. Altrimenti l’immobile viene venduto e la cifra che rimane dopo aver ripagato il debito, viene divisa tra loro. «Se il proprietario decide di non pagare neanche gli interessi, la cifra da restituire per gli eredi sale molto: 50.000 euro ottenuti a 70 anni, a un tasso fisso del 4%, dopo 15 anni diventano un debito di 86.500 euro» spiega la Cabiddu.
Conviene se È l’unico modo per ottenere un finanziamento. «Attenzione, però: è un metodo che presenta molti rischi che possono ricadere sugli eredi. Va valutato con attenzione».
Siamo quasi i più anziani al mondo
L’Italia è il secondo Paese più vecchio al mondo dopo il Giappone. Gli over 65 sono il 22,6%, più di un cittadino su cinque. Secondo uno studio della Fondazione Cariplo sono circa 1,3 milioni i nuclei familiari composti da anziani con un reddito inferiore a 20.000 euro, proprietari di una casa che ne vale almeno 200.000.
La guida dei notai
Dalle donazioni con onere di assistenza alle rendite vitalizie, dai trust alle polizze vita. Per conoscere tutti gli strumenti patrimoniali e dedicati agli over 65 c’è il vademecum Guida alla terza età, elaborato dal Consiglio nazionale del notariato con la collaborazione delle associazioni dei consumatori. La guida si trova online.