Vendere, ma anche acquistare oggetti e capi di ogni tipo, compresi quelli firmati. Non solo è possibile, ma è anche sempre più sicuro. Attenzione, però, alle tasse. Le norme europee, infatti, prevedono una novità per alcuni fruitori abituali della maggior parte delle piattaforme online, Vintage compresa, che consiste nella compilazione di un modulo online. Intanto proprio Vinted aveva già introdotto un servizio facoltativo, che si chiama “Verifica degli articoli”. Ecco in cosa consiste.
Il nuovo modulo DAC7 non è una tassa
In base alle recenti norme europee, occorre che gli utenti che raggiungono una certa soglia di compravendite compilino un modulo, chiamato DAC7, imposto dall’UE, «ma ciò non implica che dovranno pagare le tasse», spiega Vinted. «In Italia la vendita degli articoli personali non è tassata: non paghi le tasse neanche se vendi questi articoli a un prezzo superiore a quello pagato per il loro acquisto – precisa la piattaforma – In genere solo i venditori commerciali dovrebbero pagare le tasse».
Quando serve il modulo
Il DAC7, dunque, non servirà sempre, ma solo nel caso di utenti «che vendono più di 30 articoli o guadagnano più di 2.000 euro su Vinted in un anno solare. Verso la fine dell’anno, agli utenti che soddisfano i requisiti verrà chiesto di aggiungere un’informazione (il loro codice fiscale) a un modulo precompilato. Inviare le informazioni è un processo semplice e veloce», spiega ancora Vinted, che assicura che le informazioni sono crittografate e sicure, e saranno trasferite alle autorità competenti entro gennaio dell’anno successivo, senza che questo implichi necessariamente un pagamento da parte dell’utente.
La verifica degli articoli
Intanto la App di compravendita di articoli second hand, ha da tempo introdotto la possibilità di avvalersi di un controllo sulla merce, in particolare su borse, scarpe, accessori, gioielli e orologi per adulti di marca, valore superiore a 100€. Al costo di 10€ si può contare, infatti, sulla verifica effettuata da un team di esperti qualificati di Vinted. La squadra di esperti è nata con lo scopo di offrire una garanzia in più agli utenti di Vinted.
Più garanzie
Nel 2022, infatti, è stata acquisita la piattaforma di rivendita di lusso Rebelle, con base in Germania, e da lì è sorta la volontà di offrire un servizio aggiuntivo ai potenziali acquirenti, con un team specializzato, creato unendo le forze delle due realtà, Vinted e Rebelle, appunto. Tutti gli articoli idonei acquistati su Vinted, compresi quelli di marchi come Adidas, New Balance, Celine e Bottega Veneta, sono già sotto la lente degli esperti che lavorano presso il centro di verifica di Amburgo. Il servizio, infatit, è già disponibile per centinaia di marchi griffati e streetwear, in continuo aumento. Il tutto a un costo, per l’utente finale, di 10€, ritenuti accessibili a chiunque interessato a “fare affari” sulla piattaforma. Ma come funziona la App?
Le “dritte” dell’esperta
Quante e quali foto scattare ai capi che si vogliono vendere su Vinted? Con che luci e a che prezzo di vendita? Come descriverli e come farsi pagare in modo sicuro? Sono solo alcune delle domande che chiunque si sia cimentato con la piattaforma per la compravendita di capi di abbigliamento (ma ormai non solo) si è fatto. A rispondere è Alessia Foglia, imprenditrice digitale che su Instagram conta 108mila followers, volto noto di QVC Italia, che ha appena realizzato una guida pratica: Vinted: I miei segreti per monetizzare e fare acquisti sicuri. È ricca di suggerimenti e trucchi per vendere velocemente, guadagnando di più e in modo sicuro, insomma evitando fregature anche al momento degli acquisti. «L’obiettivo è proprio quello di far sì che l’esperienza su Vinted sia sicura e profittevole, magari rendendola anche una piccola rendita. Si tratta di piccoli trucchi che hanno funzionato per me, fidelizzando anche i clienti, e si uniscono a indicazioni pratiche su come usare Vinted, dalla registrazione alla piattaforma fino a come gestire il proprio saldo» spiega Alessia. Ecco i suoi consigli.
Che capi si vendono meglio su Vinted
Il primo consiglio per vendere bene su Vinted è di scegliere capi di stagione perché seguendo la stagionalità è più facile vendere. Poi occorre che siano in buono stato: può sembrare banale, ma in realtà sulla piattaforma si può trovare un po’ di tutto e vendere un articolo che si presenta bene aiuta sicuramente. Infine una considerazione: gli accessori si vendono molto bene, anche meglio dell’abbigliamento, hanno il vantaggio di non dover essere provati e bypassano il problema delle taglie. È vero che ultimamente abbiamo fatto tutti più esperienza con gli acquisti online anche di capi di abbigliamento, ma per maglie, pantaloni e simili occorre qualche accorgimento in più.
Come fare le foto per farsi vedere su Vinted
Le foto sono importantissime per farsi vedere su Vinted. L’obiettivo dev’essere valorizzare ciò che si vuole vendere. Partiamo dal presupposto che Vinted assomiglia a Instagram, quindi l’immagine è importante: io consiglio di creare un piccolo set fotografico, che merita le sue attenzioni. Non appoggiamo i capi a terra e non facciamo scatti approssimativi, piuttosto dotiamoci di un manichino: io stessa ne ho comprato uno gonfiabile online a mezzo busto a poco prezzo, che aiuta a presentare le maglie nella loro versione migliore. Evitiamo le luci artificiali: meglio scattare di giorno con la luce del sole che cattura i coloro reali. Infine, valorizziamo i dettagli con dei close up, cioè scatti mirati ad alcuni particolari. Ovviamente i capi devono essere stirati e non stropicciati, e stiamo attenti che nello sfondo non compaiano elementi esterni, come scope elettriche o altri elettrodomestici! Possono sembrare dettagli, ma fanno la differenza.
Vinted: come decidere il prezzo di vendita
Nel definire il prezzo su Vinted possono entrare in gioco quanto abbiamo pagato l’oggetto noi e il suo valore affettivo. Io ricordo sempre che in genere su Vinted i prezzi sono un po’ più abbordabili rispetto ad altre piattaforme simili come Vestiaire Collective, che pure vende abbigliamento second hand. L’obiettivo su Vinted è vendere, non necessariamente per monetizzare, ma magari anche solo per svuotare il guardaroba di capi che non si indossano più. Il consiglio, quindi, è di usare due parametri: il primo è a quanto lo ricompreremmo noi. Il secondo è di ricordare che chi è interessato chiederà sicuramente uno sconto, quindi ci sarà una fase di contrattazione. Io suggerirei di indicare un prezzo appetibile, tenendo conto anche dei prezzi di capi analoghi che, nel momento in cui si carica il proprio, vengono presentati come possibile riferimento. Nulla, comunque, vieta di indicare la cifra che si ritiene più corretta.
Come vendere più in fretta su Vinted
Naturalmente per vendere in modo più rapido occorre intervenire da un lato sul prezzo, ricordando che si può ritoccare in qualsiasi momento se si ritiene di aver indicato una cifra troppo alta, dall’altro ricorrendo a una sorta di sponsorizzazione: Vinted, infatti, permette di mettere in evidenza i propri capi, con un prezzo aggiuntivo e per il tempo che scegliamo noi (una settimana, un mese, ecc.). Infine, possiamo realizzare dei set, cioè offrire più articoli con uno sconto in caso di acquisto multiplo.
Come descrivere i capi e gli accessori
Anche la descrizione di capi e accessori è molto importante per poter vendere presto e bene: il consiglio è di essere il più precisi possibile. Per esempio, non limitarsi a scrivere “vendo bella maglietta”, ma fornire dettagli come “maglietta con manica corta a palloncino”, ecc. Nel caso delle scarpe è sempre bene indicare l’esatta misura, ma anche particolari, come “sandalo a tacco quadrato”, precisando l’altezza del tacco, il tipo di fibbia, ecc. Inoltre è importante utilizzare parole chiave che, proprio come accade nelle ricerche Google, permettano di trovare i capi: le descrizioni devono essere esplicative e riportare misure, lunghezze e il maggior numero di informazioni possibile.
Quando abbassare i prezzi e quando no
Il prezzo si può sempre abbassare, in qualunque momento e a maggior ragione se si ha più fretta di vendere. Ma non dimentichiamo un’altra possibilità: se vediamo che un utente ha messo un “like” al nostro articolo, possiamo sempre contattarlo in privato e fare un’offerta specifica, con uno sconto. Se, per esempio, le nostre scarpe sono in vendita a 30 euro, possiamo offrirne 25 a chi capiamo che è interessato – prosegue Foglia – Se poi ho necessità di liberare l’armadio, potrò sempre procedere con una sorta di “svuota tutto” ribassando ulteriormente i prezzi.
Il trucco in più: come fidelizzare i clienti
C’è un altro aspetto importante: la fidelizzazione. Se si inizia a usare Vinted è bene fare attenzione ad alcuni particolari, come la custom experience. Quando spediamo un pacco, per esempio, non usiamo una scatola dei cereali, come è capitato a me che ho ricevuto una maglia arrotolata proprio dentro a un contenitore del genere. Meglio scegliere un pacco più adatto, non necessariamente comprandolo: io all’inizio li raccoglievo nel giorno in cui sapevo che una pasticceria vicina li esponeva per la raccolta. Quelli migliori erano perfetti per spedire, uniti a un po’ di carta velina e alcuni bollini di ringraziamento (o un biglietto scritto a mano) acquistati online senza una grande spesa, e dopo una spruzzata di profumo. So che chi li ha ricevuti ha apprezzato ed è tornato ad acquistare da me.
Quali accorgimenti per evitare fregature
Oggi su Vinted si possono acquistare vestiti, cosmetici, giocattoli, prodotti per la casa (stoviglie, tovaglie, elettrodomestici, ecc.) e tecnologici, come cuffie, orologi intelligenti, custodie per telefoni e simili. Come evitare “fregature”? Il consiglio è guardare molto bene le descrizioni del venditore, cercando particolari. Le truffe riguardano nel 99% dei casi i capi firmati: meglio chiedere, allora, lo scontrino di acquisto (alcuni venditori lo mettono direttamente nell’annuncio) o farsi mandare il più possibile foto dettagliate del prodotto. Ricordiamo, comunque, che una volta che riceviamo l’oggetto, se non dovesse essere conforme, si può congelare il pagamento. A questo punto, o ci si accorda col venditore oppure si apre una controversia, facendo intervenire Vinted grazie alla Protezione acquisti.
I pagamenti: quali sono quelli sicuri
Quando si arriva al momento del pagamento, quale scegliere? Il consiglio è sempre di rimanere sulla piattaforma e usare i pagamenti indicati, non accettando modalità differenti. Lo stesso vale per il tipo di spedizione: evitiamo accordi privati, perché la Protezione acquisti è una tutela, a fronte del pagamento di pochi euro (0,75). Sconsiglio anche proposte come quella di “mettere da parte” il prodotto per un acquisto in un secondo momento.
Quanto si può guadagnare
C’è un limite di vendita su Vinted? No, si può guadagnare quello che si vuole o si riesce. In media io i primi tre mesi (lo uso da dicembre scorso) guadagnavo 500 euro al mese, ma la cifra può salire se ci si mette più impegno. La guida nasce anche per questo, per rendere l’esperienza profittevole: Vinted è una grande opportunità, ma richiede senz’altro un po’ di attenzione e tempo, se ci si vuole guadagnare. Un vantaggio è che non serve la partita Iva ed essendo transazioni tra privati non c’è tassazione, quindi il guadagno è netto.