Se stai considerando una carriera nel settore del fitness è molto probabile che istruttore di palestra e personal trainer siano due termini che hai già sentito. Le due professioni sono molto diverse, sia dal punto di vista delle mansioni che delle competenze richieste e nel percorso di studio. Spesso, però, vengono ancora confuse dai più inesperti. Vediamo, invece, come si differenziano e le responsabilità quotidiane che cambiano a seconda del ruolo.

Differenze tra istruttori di palestra e personal trainer

L’istruttore di sala fa parte della palestra. Solitamente è un dipendente della struttura fitness e segue indistintamente tutti i suoi iscritti. Ha il compito di gestire la sala pesi e di prescrivere una scheda dettagliata con i gli esercizi da eseguire, divisa in base al tipo di potenziamento fisico richiesto. Non solo: mostra anche alle persone appena arrivate la palestra, il funzionamento dei macchinari, l’uso degli attrezzi ed è sempre pronto a rispondere alle tue domande. Un istruttore di palestra non può seguire i clienti in tutto e per tutto durante l’allenamento singolo, dovendosi occupare di tutti.

Le responsabilità quotidiane di un istruttore di palestra generalmente includono:

  • supervisione della sala pesi e delle attrezzature;
  • consiglia e corregge gli iscritti della palestra su come utilizzare i macchinari e tutte le attrezzature;
  • organizza i tour della struttura per i potenziali membri;
  • prepara e implementa i programmi di fitness per individui e gruppi;
  • alcuni, ma non tutti, hanno anche compiti generali di amministrazione e marketing (come inserimento dati e gestione dei social media della palestra).

Mentre gli istruttori di palestra sono lì per aiutare indistintamente tutti, i personal trainer sono professionisti qualificati che forniscono sessioni private e individuali. Allenamenti “one – to -one” con una sola persona che chiede espressamente di essere seguita da un personal trainer che può collaborare anche con diverse palestre. Il personal concentra la sua attenzione unicamente sul cliente con il quale ha preso l’appuntamento per la lezione e viene pagato per quel servizio. Lo aiuta nell’attività fisica, correggendo gli errori negli esercizi e supportandolo a raggiungere i suoi obiettivi di salute e benessere.

La routine quotidiana di un personal trainer include:

  • condurre sessioni introduttive (esplorando gli obiettivi di un nuovo cliente, il livello di forma fisica e gli infortuni precedenti);
  • creare piani personalizzati per il cliente;
  • incontrare i clienti per sessioni individuali (a volte in palestra ma non sempre – l’allenamento personale può essere svolto in luoghi all’aperto o anche direttamente a casa di un cliente);
  • supportare e incoraggiare i clienti nel loro percorso di fitness (sia fisicamente che emotivamente).

Istruttore di palestra vs personal trainer: requisiti

L’istruttore di palestra è responsabile nei confronti dell’intera comunità della palestra, mentre il personal trainer lo è esclusivamente nei confronti di un solo cliente. Il personal trainer ha il compito di adattare perfettamente l’allenamento al soggetto che ha davanti, considerando gli obiettivi che vuole raggiungere. La prima volta che incontra la persona che vuole allenarsi procede con un colloquio per conoscere lo stato di salute generale. Per questo motivo il personal trainer necessita di competenze specifiche e superiori rispetto a quelle che ha un istruttore.

Se desideri trasformare la tua passione in un lavoro e pensi di diventare un’istruttrice all’interno di un centro fitness è importante che inizi il tuo training in palestra. Trascorri un lungo periodo in sala e fai esperienza direttamente sul campo. In questo modo potrai conoscere gente, applicare le tue abilità e iniziare ad avere possibili futuri clienti. Il passaparola, legato alla professionalità, rimane sempre un’arma vincente soprattutto se abiti in un piccolo centro.

Diventare un personal trainer

Se pensi di fare il salto di qualità e passare poi a svolgere la professione di personal trainer, ricordati che non puoi improvvisarti. Per ottenere la qualifica è necessario studiare con impegno e dedizione e approfondire gli argomenti inerenti l’esercizio fisico: dall’anatomia alla dietetica, dall’allenamento della resistenza fino allo stretching. Puoi seguire dei corsi specifici e prendere certificazioni, ma se vuoi veramente diventare una professionista del settore la soluzione migliore è iscriversi all’università. L’ideale è conseguire una laurea in Scienze delle attività motorie e sportive.

Professionalità, studio e formazione

Altro aspetto fondamentale per essere competitivi è l’aggiornamento costante, sia individuale che attraverso corsi per personal trainer in ambiti specifici. Non basta la sola passione, specializzandoti riuscirai a targetizzare la clientela e soprattutto a essere riconosciuta nel campo. Il personal trainer dev’essere in grado di dare un’immagine altamente professionale di sé. È importante che si aggiorni costantemente e investa sulle strategie più efficaci di promozione della propria attività, anche sui social media. Istruzione, esperienza, attestati extra e formazione continua determinano, quindi, maggiori guadagni per i personal trainer rispetto agli istruttori di palestra.

Non solo. Bisogna considerare che l’allenamento sta subendo un cambiamento non da poco a causa della pandemia. Sempre più corsi si svolgeranno da casa con il personal che darà indicazioni online dall’altro lato del pc.