La pandemia del 2020 ha stravolto la nostra quotidianità: i cambiamenti a livello sanitario, economico e sociale occupano il dibattito a livello mondiale. Ma non dimentichiamo l‘impatto ambientale, a cui dovrebbe sempre andare il nostro pensiero. Anche per i 2021 Finish, leader italiano nel mercato dei prodotti per la lavastoviglie, ha scelto di portare avanti il suo impegno al fianco dell’ambiente, in particolare per la tutela dell’acqua: risorsa tanto limitata quanto importante per il nostro pianeta e la sua sopravvivenza.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2021, il 22 marzo, Finish ha scelto di scendere nuovamente in campo, proseguendo l’impegno iniziato nel 2020 con il progetto “Acqua nelle nostre mani”: un percorso di profonda attenzione verso il bene acqua, attraverso il quale diffondere maggiore consapevolezza circa nuovi modelli di comportamento e nuove abitudini di consumo che siano volte alla sua tutela e salvaguardia.
L’obiettivo del 2021? Migliorare la nostra consapevolezza e attraverso specifiche attività stimolare nuovi pensieri, dibattiti e soluzioni utili a sviluppare una nuova e sempre più efficace gestione della risorsa. Il primo passo è coinvolgere in prima battuta i più giovani – i leader di domani – e agire concretamente in specifici settori della nostra quotidianità.
L’impegno di Finish
Al fianco del brand, anche per il 2021, alcuni partner di assoluto valore come Future Food Institute e FAI – Fondo Ambiente Italiano. Grazie alla loro credibilità e reputazione, permetteranno di sviluppare dibattiti e confronti. Uno di questi è il XXV Convegno Nazionale dei Delegati e dei Volontari “Fondo per l’Ambiente Italiano; per quale ambiente?”, dal 20 al 27 marzo. Inoltre, ulteriore occasione di dialogo sarà il progetto “Cosmopolites”, nei confronti delle nuove generazioni, insieme al Future Food Institute. Nella seconda parte dell’anno e sempre al fianco del Future Food Institute, grande rilevanza sarà poi assicurata al settore dell’agricoltura e ad una serie di concrete azioni che vedranno il brand impegnato nella tutela e salvaguardia di una tra le più importanti eccellenze agroalimentari IGP del nostro paese.
Tutela dell’acqua, a che punto siamo?
In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, Finish ha realizzato, in collaborazione con Ipsos, uno studio circa lo stato dell’arte in termini di abitudini, tutela, spreco e consumo dell’acqua in Italia. La ricerca, condotta nel mese di gennaio 2021 su un campione rappresentativo di oltre 1.000 rispondenti*, ha concesso una fotografia estremamente interessante sulla tematica, permettendo soprattutto di definire utili paragoni rispetto all’anno precedente.
Il risultato? Sono stati compiuti alcuni passi in avanti. Circa 700.000 famiglie che hanno smesso di sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie (da 4.3 milioni a 5 milioni di famiglie). Un cambiamento significativo, che determina un risparmio d’acqua di ben 38 litri ad ogni lavaggio* che, se calcolato sulla media di utilizzo della macchina in una settimana (4,56 volte*), porta ad un risparmio aggiuntivo di oltre 6 miliardi di litri d’acqua in un anno, e corrisponde all’incredibile dato di circa 2.500 piscine olimpiche.
- Ricerca Ipsos CAWI su un campione rappresentativo di 1.000 famiglie Italiane. Gennaio 2021
- Nielsen 2020
- Ricerca Ipsos CAPI In Home Meter effettuata su un campione rappresentativo di 153 famiglie Italiane. Luglio 2019
- Ipsos, Understanding consumers’ approach to dishwasher detergents and additives, 900 casi, Giugno 2019
A emergere, tuttavia, sono anche alcuni aspetti negativi. Uno fra questi è la scarsa percezione della realtà che ancora oggi governa i pensieri e i comportamenti degli italiani sul tema. La percentuale di chi si considera molto attento all’ambiente (93% degli intervistati) mostra un significativo aumento e a differenza di quello che si potrebbe pensare, migliora con il trascorrere dell’età: 59% nella fascia 18-34, 60% in quella 35-44, 68% tra i 45-54 e ben il 77% se guardiamo alla fascia 55-65. Purtroppo, anche nel 2021 solo 2 italiani su 10 ritengono che la scarsità d’acqua sia un problema generalizzato . Il 70% ritiene addirittura sia solo di competenza di specifiche aree del paese in determinati periodi dell’anno. Inoltre, riguardo alle tematiche ambientali che preoccupano maggiormente gli italiani, solo il 12% si è definito preoccupato dalla tematica acqua nel presente, contro il 51% per la presenza di plastica nei mari, il 49% per l’inquinamento atmosferico e il 44% per la gestione dei rifiuti.
Non è tutto. Secondo il World Resources Institute l’Italia nel 2040 sarà in una situazione di stress idrico molto critica (4 su 5), ma il 52% degli intervistati dalla ricerca Ipsos ritiene che vi sia ancora tempo per cambiare le cose e che le previsioni sul 2040 siano troppo pessimistiche, mentre un più ridotto 22% le considera veritiere, e si aspetta anzi che ciò possa verificarsi anche prima della data indicata. Molto preoccupante, invece, la percezione riscontrata nell’11% dei cittadini intervistati, per i quali queste previsioni non sono veritiere ma sono altresì mosse utili a diffondere paura tra le persone.
Gli italiani dimostrano di avere scarsa consapevolezza anche rispetto al proprio consumo d’acqua. Il 48% degli intervistati si è detto convinto che il consumo personale sia uguale o inferiore a quello dei concittadini europei. In realtà i dati dimostrano come quello italiano sia il più alto in Europa, con un dato medio pro-capite di circa 220 litri d’acqua al giorno*, contrariamente alla media europea di 165 litri*.
- Le statistiche dell’Istat sull’acqua | Anni 2015 2018, 22 Marzo 2019
- Gestione delle risorse idriche e valutazione della qualità delle acque nel bacino mediterraneo, E. Chiacchierini, C. Amendola, D. Restuccia, G. Vinci, Università degli studi “la sapienza”
L’impegno contro la scarsità d’acqua
La pandemia ha ridotto l’attenzione delle persone sulla tematica acqua. Infatti, solo 1 italiano su 4 ha dichiarato di aver prestato attenzione ai consumi d’acqua nel corso dell’ultimo anno. Ultimo anno in cui, fra l’altro, abbiamo trascorso molto più tempo in casa rispetto ai precedenti. L’attenzione ai consumi d’acqua è aumentata solamente del 2% in un anno (2020: 73%, 2021: 75%), mentre discorso completamente diverso vale per l’attenzione ai consumi di elettricità, passati dal 77% del 2020 all’86% del 2021, e gas, aumentati addirittura del 10% (dal 79% del 2020 all’89% del 2021), con la forbice che è oggi notevolmente ampliata.
A questo riguardo, ciò che emerge dalla ricerca Ipsos per Finish è che tutti devono dare il loro contributo. Il 58% degli intervistati ritiene che a svolgere un ruolo importante debbano essere enti pubblici che si occupano della manutenzione delle tubature, mentre il 54% indica i governi, che dovrebbero punire coloro che non adottano comportamenti corretti, e infine il 50%, pensa alle aziende, le quali devono impegnarsi a migliorare i processi produttivi. Ma il 68% degli intervistati è convinto che il ruolo principale lo debbano avere i cittadini, riducendo o comunque migliorando i propri consumi.
Siamo tutti d’accordo: ognuno di noi può fare la differenza. Come? Grazie ai piccoli gesti quotidiani. Nell’ultimo anno, sono aumentati gli italiani che hanno scelto di adottare alcuni specifici comportamenti come chiudere il rubinetto quando non serve (73%), fare docce più brevi (39%) ed essere sicuri nell’usare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico (rispettivamente 65% e 44%, più 3% rispetto al 2020). In riferimento a quest’ultimo punto, però, le idee non sono ancora così chiare. Utilizzare la lavastoviglie riduce il consumo di acqua da 122 litri a 12 litri per lavaggio, con una differenza di 110 litri. La maggior parte delle persone, 66%, è cosciente del fatto che si consuma più acqua lavando i piatti a mano, ma nonostante ciò il 70% tra i possessori della macchina continua a non attuare questo tipo di comportamento per tutelare la risorsa.
Il ruolo dei giovani, leader di domani
Contrariamente a ciò che si crede, fra i giovani emerge una consapevolezza minore sulle tematiche ambientali (86%, contro il 93% degli adulti), ma soprattutto un minor attivismo nella quotidianità. Solo il 77% si impegna nel corretto riciclo dei rifiuti rispetto all’84% degli adulti, mentre il 69% cerca di non sprecare il cibo (adulti 83%), 66% prova a ridurre lo spreco d’acqua (adulti 77%) e il 60% limita il personale utilizzo di plastica (adulti 67%). Questo è quanto emerge dallo studio Ipsos per Finish.
Ciononostante, però, i giovani si dimostrano attenti e informati se parliamo di scenari futuri, di consumi e di quella che è la situazione attuale in Italia. Il 75% crede che le previsioni del World Resources Institute siano veritiere (anche se il 53% di questi è convinto siano troppo pessimistiche). Rispetto agli adulti è maggiore la consapevolezza circa i consumi per famiglia: il 9% ha la corretta percezione contro il 3% della fascia 18-65. Infine, i giovani dimostrano di avere buona conoscenza circa i comportamenti che andrebbero attuati per risparmiare l’acqua, sebbene le percentuali siano comunque inferiori a quelle degli adulti. Il 68% chiude il rubinetto quando non lo utilizza (adulti 73%), 51% sa che va utilizzata la lavastoviglie a pieno carico (adulti 44%), mentre solo il 14% non sciacqua a mano i piatti prima di riporli nella macchina. Anche i giovani, nel 59% dei casi, sono consapevoli del fatto che lavare i piatti a mano piuttosto che in lavastoviglie comporta un consumo maggiore d’acqua.
Acqua nelle nostre mani, la collaborazione con il Future Food Institute
Anche nel 2021 continua l’impegno di Finish insieme al Future Food Institute, centro di eccellenza italiano sui temi dell’innovazione agroalimentare, che quest’anno si sviluppa con importanti differenze rispetto agli interventi compiuti in Cilento nel 2020. Nel 2021 l’obiettivo sarà duplice obiettivo: da una parte sensibilizzare alla salvaguardia delle risorse idriche in campo agricolo, dall’altra portare avanti un processo formativo verso i più giovani, con l’obiettivo di stimolare, attraverso il dibattito e il confronto, nuova consapevolezza sul problema e nuove idee utili per il futuro del pianeta.
Tra le iniziative realizzate e supportate nel 2021 Innovation Challenge per l’agricoltura: una challenge, interamente dedicata a start up, attraverso cui le aziende potranno pensare e proporre idee per progetti di salvaguardia dell’acqua. Il progetto vincitore, che sarà selezionato da una commissione di esperti, riceverà il supporto da parte del brand, che gli permetterà di realizzare, concretamente, l’intervento proposto.
Un’altra iniziativa prevista è il progetto educativo gratuito Cosmopolites, che coinvolgerà 22.000 tra studenti e insegnanti del triennio delle scuole secondarie. Il percorso prevede anche un Hackathon durante il quale i ragazzi saranno sfidati a “Progettare il futuro”. La sfida lanciata da Finish è stata: “Come potremmo coinvolgere e guidare i nostri compagni di classe nel contribuire a ridurre l’impatto idrico domestico adottando comportamenti virtuosi?”
Acqua nelle nostre mani, la collaborazione con il FAI
Prosegue anche quest’anno il rapporto di collaborazione tra Finish e il FAI – Fondo Ambiente italiano, attore principale nella salvaguardia e valorizzazione delle eccellenze artistiche e naturali italiane. Questo impegno nasce dalla comunanza di intenti ed è basata sulla chiara ed annunciata volontà da parte del FAI di tutelare il patrimonio idrico italiano con un ambizioso traguardo: ridurre del 20% in 10 anni i consumi di acqua all’interno dei propri Beni.
Nell’ambito di questa collaborazione e in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, lunedì 22 marzo Finish prenderà parte ad uno dei webinar organizzati in occasione della XXV edizione del Convegno Nazionale dei Delegati e dei Volontari FAI, il più importante evento istituzionale della Fondazione, per approfondire temi culturali e civili di interesse nazionale. Sarà l’occasione ideale per approfondire il progetto Acqua nelle nostre mani in un contesto di grande valore, oltre che per raccontare e celebrare l’impegno comune, di queste due realtà, nell’ambito di un progetto di efficientamento idrico del Complesso Abbaziale di S. Maria di Cerrate, in provincia di Lecce – bene affidato in concessione al FAI dalla Provincia di Lecce, nel 2012.
L’iniziativa “Acqua nelle nostre mani” nasce all’interno di una visione globale di Reckitt Benckiser, leader mondiale nella produzione di beni di largo consumo nei settori della salute, igiene e pulizia della casa, in linea con i Sustainable Development Goals 2030 delle Nazioni Unite, al fine di ridurre il proprio impatto ambientale e creare un mondo più pulito.