Mi sono innamorata di lui, l’Agapanto (Agapanthus) tanti anni fa quando ancora non ero diventata la custode del mio giardino felice in Liguria e vivevo in provincia di Como: ogni villa sul lago con uno spazio esterno degno di nota ne aveva una piccola collezione. A me già piaceva, anche se non sapevo ancora come si chiamava. E dico innamorata senza esagerare perché questa pianta parla d’amore già dal suo nome (dal greco agape=amore, anthus=fiore).
Forse per questo ricordo lacustre fatto di fioriture molto eleganti che facevano bella mostra di sé in ambienti un po’ umidi e sicuramente più ombrosi del mio attuale assolato “pezzetto di mediterraneo”, l’Agapanto non è stato tra i primi ad arrivare in giardino.
Anzi, qui ci è arrivato per caso: uno “scarto” di un set fotografico durante il quale serviva una bella fioritura azzurra, con stelo alto (può anche raggiungere i 60/80cm) che coprisse per metà l’abito della modella, focalizzando l’attenzione sulla parte alta del vestito. Sbagliando si impara, perché l’attenzione di quella immagine fu tutta per il fiore. E si ha la possibilità, a volte, di coltivare piante e fiori felici.
Caratteristiche e fabbisogni della pianta
In effetti l’Agapanto è un’altra di quelle specie che “dove la metti, sta”: pianta erbacea e perenne assai facile e easygoing. Preferisce esposizioni leggermente soleggiate ma per fiorire si accontenta anche della mezz’ombra (in caso poi ce lo fa notare con infiorescenze più piccole, ma sempre superiori alla norma). Le piace anche ricevere una buona innaffiatura quando è in pieno vigore, dalla tarda primavera, ma si accontenta poi del nulla (o quasi) in post fioritura. Idem per i nutrienti: se la vogliamo concimare in fioritura ringrazierà, altrimenti non ne farà un caso, soprattutto se risiede in piena terra e non in vaso. Come si può non amare una pianta così?
Pillola verde: peculiarità dell’Agapanto
L’Agapanto ha anche una caratteristica che nel mondo vegetale è un po’ una bizzarria: più lo mettete stretto, fitto-fitto di coinquilini della sua stessa specie, e più vi ringrazierà…fiorendo copioso. Ripeto: come si fa a non amarlo?
Proprio per questa sua caratteristica si presta alla perfezione ad esser coltivato in vaso. Così lo si può anche riparare in caso di grande freddo, perché qualche piccola gelata la tollera anche, magari perdendo la sua parte aerea che poi ricaccerà, ma sarebbe un peccato perché in inverno le sue foglie fitte e nastriformi sono una vera bellezza.
Il fiore dell’Agapanto è anche consigliatissimo da reciso, perché da fresco resiste molto bene in acqua, oppure si può anche essiccarlo (rigorosamente appeso a testa in giù in un luogo fresco, asciutto e ombroso) e conservare lo stelo ripulito da petali e semi per composizioni più minimal e grafiche.
Propagazione dell’Agapanto
Altra sua peculiarità è esser decisamente sedentario: non ama proprio esser maneggiato, trapiantato, spostato. Visto che sta bene un po’ ovunque, trovategli già da subito la sua sistemazione definitiva e scocciatelo al massimo ogni due/tre anni se per riprodurlo dovete dissotterrarlo per provare con la separazione dei cespi (da eseguire in autunno o inizio primavera, sempre e soltanto con attrezzi disinfettati: ma questo ormai vi esce dalle orecchie).
Lui comunque, potendo scegliere, preferisce esser propagato da seme. L’operazione è piuttosto semplice, da eseguirsi a primavera con semi raccolti già maturi dalla pianta nel mese di ottobre (osservateli, l’involucro color dell’oro sarà secco e il seme quasi nero). La germinabilità è buona ma con una controindicazione: per godere della fioritura occorrerà attendere qualche anno, dando tempo alla pianta di crescere e prepararsi. In giardino ci vuole pazienza, ma anche questo lo sapete, vero?
Per approfondire
Purtroppo solo in lingua inglese, un testo davvero esauriente su vita, morte, miracoli e curiosità dell’Agapanto: The Genus Agapanthus di Graham Duncan, pubblicato da Royal Botanic Gardens e acquistabile in Italia nell’unica vera libreria specializzata in piante e fiori, la Libreria Della Natura, con sede a Milano e un sito che vi raggiunge ovunque: https://www.libreriadellanatura.com/the-genus-agapanthus.html.