Più della metà di squali e razze presenti nel Mediterraneo è a rischio estinzione: una percentuale addirittura più alta rispetto al resto degli oceani del mondo.
È l’allarme lanciato dal Wwf che, in occasione dello Shark Awareness Day (giornata mondiale dedicata allo squalo), ricorda come in un Mediterraneo surriscaldato, popolazioni sane di squali e razze svolgano un ruolo “insospettabile” e importante nel mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici, aumentando con la loro presenza e attività il sequestro del carbonio e supportando la biodiversità marina.
L'”insospettabile” ruolo di squali e razze
“L’importanza della presenza di squali e razze nel Mediterraneo non va sottovalutata – dichiara Giulia Prato, responsabile Mare del Wwf Italia -, ogni specie ha un ruolo significativo, come quello di alcune razze capaci di ‘mescolare’ i substrati marini con i loro movimenti, o altre specie pelagiche che, attraverso le migrazioni verticali, spostano nutrienti tra i diversi strati dell’oceano e tutte le specie di grandi squali e razze che nel corso della vita immagazzinano grandi quantità di carbonio nei loro corpi: carbonio che viene stoccato sui fondali oceanici quando, dopo la loro morte, le carcasse di questi animali precipitano in profondità. Popolazioni sane di squali e razze possono quindi contribuire, come accade anche per le grandi balene, al fondamentale ciclo del carbonio ‘blu’ del nostro oceano e contribuire a mitigare l’impatto del cambiamento climatico”.
La collaborazione con i pescatori
A tutela di questi animali l’associazione ambientalista collabora da oltre per cinque anni con i pescatori nei monitoraggi e nella ricerca sperimentale, utilizzando marche satellitari, per verificare l’importanza dell’Adriatico meridionale come zona cruciale per le verdesche, specie conosciuta anche come squalo azzurro. Questi squali trascorrono gran parte dell’estate e dell’autunno in questa zona. Inoltre, diverse strategie di mitigazione delle catture accidentali verranno ulteriormente testati e approfonditi nei prossimi anni.
Squali a rischio estinzione, le richieste del Wwf
Il Wwf chiede alle istituzioni italiane di sviluppare un Piano d’Azione Nazionale (NPOA) per la salvaguardia e gestione di squali e razze, attraverso l’istituzione di un tavolo interministeriale di coordinamento e in consultazione con gli esperti della comunità scientifica, i pescatori e le organizzazioni della società civile. Un NPOA permetterebbe di rispondere agli impegni presi in modo armonico, migliorando la raccolta dati a livello nazionale, prevedendo misure di mitigazione e gestione delle catture accidentali sulla base delle migliori conoscenze scientifiche e di protezione degli habitat essenziali e delle specie a rischio.