È Osijek, città della Croazia orientale, quella ad aver registrato il più alto tasso di mortalità per via del caldo in Europa negli ultimi anni. Secondo uno studio pubblicato dalla rivista Lancet Planetary Health, tra il 2015 e il 2019, Osijek ha avuto una media di 21,8 morti per 100.000 abitanti all’anno, superando città come Madrid, Roma e Parigi. Lo studio ha analizzato i dati di 854 città europee considerando le temperature massime giornaliere e le cause di morte certificate.

I fattori di rischio

Osijek, città di 100.000 abitanti vicino al confine croato con la Serbia, non dovrebbe per caratteristiche soffrire di così tanto caldo. La regione agricola della Slavonia in cui si trova è più calda della capitale, Zagabria, ma non così calda come la Dalmazia costiera, che ospita le località turistiche di Dubrovnik e Spalato.

La città si trova sulle rive del fiume Drava, che sfocia nel Danubio 12 miglia a valle. Gli urbanisti costruirono parchi nella città quando era sotto il dominio dell’impero austro-ungarico. “Osijek è piena di aree verdi“, spiega al Guardian Matijana Jergović, epidemiologa presso l’Istituto didattico di sanità pubblica Andrija Stampar di Zagabria.

E allora perché così tanti morti a causa delle ondate di calore?

I ricercatori hanno attribuito la vulnerabilità di Osijek a diversi fattori, tra cui la qualità dell’aria, l’invecchiamento della popolazione e la scarsa capacità di prevenzione delle autorità locali. Inoltre, Osijek si trova in una zona pianeggiante circondata da fiumi, che favoriscono l’umidità e l’effetto serra. Il cambiamento climatico ha aggravato la situazione, rendendo le ondate di calore più frequenti e intense.

Il tasso di umidità a Osijek

I medici offrono alcune teorie per spiegare l’alto tasso di mortalità. Per cominciare, i corsi d’acqua che circondano Osijek si muovono lentamente o sono immobili, il che rende l’aria umida. Sebbene lo studio di Lancet non prenda in considerazione l’umidità nei suoi modelli, Pierre Masselot, della London School of Hygiene & Tropical Medicine, e autore principale dello studio, afferma: “Da un punto di vista epidemiologico, l’umidità non sembra svolgere direttamente un ruolo importante nella mortalità, anche se non si può negare che esista una correlazione”.

Caldo e malattie preesistenti

Poi ci sono le malattie preesistenti. I medici definiscono il calore un killer silenzioso perché solo una minima parte delle morti che provoca viene registrata come tale. Poche sono le persone con certificati di morte che menzionano il caldo come causa, altre muoiono nei letti d’ospedale e nelle case di riposo combattendo malattie cardiache e polmonari. Le giornate calde spingono i corpi deboli a lavorare in modo eccessivo e le notti calde impediscono loro di riprendersi. Il risultato è un picco di mortalità in eccesso che emerge solo nelle statistiche.

Osijek

Lo studio sui sopravvissuti di guerra

Uno studio sui sopravvissuti alla guerra del Vietnam nel 2020 ha rilevato che l’esposizione alla guerra era associata a malattie cardiache più frequenti con l’avanzare dell’età in particolare nelle donne, che per una serie di ragioni muoiono di più rispetto agli uomini a causa delle ondate di caldo. A Osijek, dove alcuni edifici sono ancora segnati dalle bombe cadute durante la guerra d’indipendenza della Croazia con la Jugoslavia nel 1991, i residenti potrebbero portare cicatrici nascoste che li rendono vulnerabili al calore.

Il ruolo dell’alimentazione

Le abitudini alimentari potrebbero rappresentare un altro fattore di rischio. La Croazia ha la percentuale più alta di persone in sovrappeso o obese in Europa. Sulla sua costa, la gente preferisce una dieta mediterranea a base di pesce, verdure e vino rispetto a carne, patate e birra. Ma Osijek e le altre città della Slavonia vantano una cucina grassa più vicina a quella dell’Europa centrale. I menù nelle vetrine dei ristoranti di Osijek offrono piatti sostanziosi che intasano le arterie e fanno aumentare la pressione sanguigna. Dinko Pesić, del gruppo ambientalista locale Zeleni Osijek, ha affermato al Guardian che gli abitanti più anziani della Slavonia considerano salsicce di maiale grasse e gli stufati piccanti come tradizioni a cui non vogliono rinunciare: “La dieta non è adatta a un clima in costante peggioramento”.

Caldo e mortalità: come ridurre il numero dei decessi?

Gli scienziati affermano che le spiegazioni sono attualmente poco più che ipotesi plausibili. Ma avvertono che il problema peggiorerà senza un’azione urgente.

Oltre a ridurre l’inquinamento da gas serra, la Croazia ha poco controllo sull’aumento delle temperature. Ciò che può fare oggi, dicono gli esperti, è adottare semplici misure per salvare vite umane durante le ondate di caldo, come allertare i residenti e controllare le popolazioni vulnerabili.

Il ministero della sanità ha affermato di essere a conoscenza dello studio Lancet ma di non aver analizzato il motivo per cui Osijek in particolare e la Croazia in generale siano state colpite così gravemente. Ha affermato inoltre di disporre già di un sistema di allarme rapido e di raccomandazioni per la protezione dal calore, senza tuttavia specificare se e quando sarà pubblicato un piano d’azione ad hoc.