Il riscaldamento globale si fa sentire anche a tavola, con verdure comuni come broccoli e cavolfiori che potrebbero mancare dagli scaffali dei supermercati. E’ quanto rischia di accadere nel Regno Unito, secondo quanto riporta un articolo del Guardian, che sottolinea come gli agricoltori stiano affrontando gravi difficoltà a causa delle anomalie climatiche che hanno contraddistinto l’autunno e l’inverno 2024. Le temperature insolitamente miti hanno fatto germogliare le colture troppo presto, mentre le forti piogge autunnali e invernali hanno danneggiato i raccolti, creando potenziali carenze di questi ortaggi nei mesi a venire.
Il riscaldamento globale e la sua influenza sull’agricoltura
L’aumento delle temperature invernali nel Regno Unito è un fenomeno sempre più evidente, come sottolinea il Met Office, l’agenzia meteorologica nazionale del Regno Unito. La temperatura media invernale sta aumentando, con un conseguente anticipo dei cicli di crescita delle colture. «Eventuali carenze – scrive il Guardian – prolungheranno il cosiddetto “intervallo di fame”, che va da aprile a inizio giugno, quando pochissimi raccolti coltivati nel Regno Unito sono pronti per essere consumati». Le condizioni meteo mutevoli, con improvvise piogge abbondanti, stanno mettendo a rischio la qualità e la quantità dei raccolti.
Regno Unito, la scarsa disponibilità di broccoli e cavolfiori
In aggiunta ai problemi climatici, gli agricoltori britannici si trovano a dover fronteggiare difficoltà anche a livello internazionale. I coltivatori spagnoli di broccoli, che riforniscono il mercato del Regno Unito, hanno visto i loro raccolti danneggiati dalle forti piogge autunnali, ritardando così la semina per il raccolto primaverile. Questo si potrebbe tradurre in una carenze nella fornitura a partire dalla tarda primavera. Allo stesso modo, i cavolfiori coltivati nel Regno Unito stanno subendo danni a causa delle piogge intense e delle temperature miti che hanno accelerato la crescita, portandoli a maturare troppo presto.
Le soluzioni temporanee: l’adozione di altre colture
In risposta alle difficoltà con broccoli e cavolfiori, alcuni agricoltori stanno cercando di diversificare le loro colture, puntando su verdure primaverili e cavoli. Guy Barter, capo orticoltore della Royal Horticultural Society, ha notato che le verdure primaverili, protette da reti, sono pronte per essere raccolte e potrebbero colmare il vuoto lasciato dalle brassicacee. Sebbene queste alternative possano non risolvere completamente il problema, esse potrebbero offrire una soluzione temporanea per il mercato delle verdure durante la tarda primavera.
I benefici di cavolfiori e broccoli per la salute
Broccoli e cavolfiori sono noti per le loro numerose proprietà benefiche. Entrambi appartengono alla famiglia delle brassicacee e sono ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti. I broccoli, ad esempio, sono un’eccellente fonte di vitamina C, vitamina K, fibre e folato. I cavolfiori, d’altro canto, sono particolarmente apprezzati per il loro contenuto di vitamina C, potassio e fibra alimentare. Entrambi questi ortaggi sono anche ricchi di composti fitochimici, come i glucosinolati, che sono noti per le loro proprietà antitumorali. L’assunzione regolare di broccoli e cavolfiori può contribuire a ridurre il rischio di malattie croniche, tra cui malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro.
Il record di temperatura globale di gennaio 2025
Il mese di gennaio 2025 ha segnato un record di temperatura globale, secondo quanto riferito dal servizio climatico europeo Copernicus. La temperatura media della superficie terrestre ha raggiunto i 13,23°C, con un aumento di 0,79°C rispetto alla media del periodo di riferimento 1991-2020. Rispetto ai livelli preindustriali, l’incremento è stato di ben 1,75°C, consolidando una tendenza al riscaldamento che si è manifestata con crescente regolarità negli ultimi anni. In particolare, il mese di gennaio 2025 ha superato di oltre 1,5°C i livelli preindustriali, un fenomeno che si è verificato in 18 dei 19 mesi precedenti. Questo aumento di temperatura globale ha conseguenze dirette sulle coltivazioni agricole, contribuendo a fenomeni meteorologici estremi come piogge intense e ondate di calore che danneggiano le colture e ne influenzano la disponibilità.