Film e cartoni green
Considerando i televisori, gli smartphone e i computer presenti nelle nostre case un dato emerge inequivocabile: spesso, fra le mura domestiche, si contano più schermi che abitanti. Altrettanto vero è che non c’è nulla di più appagante che vedere un bel film con i propri figli. Nella stagione calda c’è chi organizza proiezioni sul tetto o in giardino, mentre d’inverno, magari degustando popcorn appena preparati, è bello stare sotto le coperte e godersi una “serata cinema”. Ancor più emozionante è vedere una pellicola che lascia nei cuori e nelle menti degli spettatori – anche quelli giovanissimi – un messaggio forte sul rispetto del Pianeta e su come ognuno di noi possa impegnarsi ad essere più ecosostenibile perché nessuno è troppo giovane né troppo anziano per diventare un eroe verde. Non mancano, infatti, documentari, film e cartoni animati con una spiccata anima ecologista e molti di essi sono adatti a bambini e teenager, oltre che ai loro genitori. I suggerimenti potrebbero essere infiniti, ne riportiamo alcuni.
WolfWalkers – Il popolo dei lupi (2020)… che insegna a rispettare la natura
Firmato da Tomm Moore e Ross Strewart, questo film d’animazione narra una storia ecologista ambientata nell’Irlanda del diciassettesimo secolo nella quale si incontrano due ragazze provenienti da mondi antitetici: Robyn vive in città e trascorre le proprie giornate allenandosi per seguire le orme paterne e diventare una cacciatrice mentre Mebh vive nella foresta – messa in pericolo dal Signore della città – con la madre Moll ed è una wolfwalker ovverosia di notte può trasformarsi in lupo e ha capacità magiche che le consentono di comunicare con queste affascinanti creature. Partendo dal mito, questa fiaba descrive il conflitto tra uomo e natura parlando anche di coraggio e dedizione. Chi vincerà? Lo scoprirete vedendo il film che è consigliato ai maggiori di otto anni. Se la poesia e l’empatia della storia vi avrà emozionato e rapito, sappiate che è già stato annunciato il sequel.
Arctic – Un’avventura glaciale (2019)… a difesa del circolo polare artico
Come spiegare ai bambini quanto è delicato l’ecosistema dell’Artico? Come possiamo fare immedesimare i nostri figli – che abitano in città o comunque in luoghi adatti alla vita umana – in persone che vivono al Circolo polare artico ? Ad aiutarci ci pensa “Arctic – Un’avventura glaciale” di Aaron Woodley. Capitanati dalla volpe Speedy, dei giovanissimi e coraggiosi abitanti si oppongono a chi, allo scopo di estrarre il gas per profitto personale, vuol mettere a rischio l’ecosistema escogitando, a tal scopo, un piano per accelerare il riscaldamento globale e sciogliere l’Artico. Riusciranno le giovani generazioni – un po’ come cercano di fare i ragazzi dei Fridays for future – a scuotere il loro mondo dalla generale indifferenza verso le sorti dell’ambiente? Oltre a trattare gli aspetti legati alla tutela dell’ambiente, il film – adatto a tutta la famiglia – riesce anche a parlare di valori fondamentali come la ricchezza della diversità e l’inclusione.
Wall•E, Sammy e Trash ci insegnano che il Pianeta non è una pattumiera
Tra le piaghe peggiori che abbiamo inflitto al nostro Pianeta si registra soprattutto la produzione di rifiuti che finiscono per invadere mari e montagne e per inquinare risorse preziose come il suolo e l’acqua in molti angoli del Pianeta. Wall•E (di Andrew Stanton, 2008) è un robottino rimasto solo sulla Terra che, ormai stracolma di rifiuti, è divenuta invivibile ed è stata quindi abbandonata dall’umanità. Tuttavia il piccolo Robot – che è stato programmato per raccogliere e ripulire – continua la sua opera anche se i suoi sforzi appaiono senza senso. Il suo impegno, tuttavia, verrà ripagato! L’importanza di prevenire i rifiuti e recuperare i materiali è il cuore di un altro cartone: Trash – La leggenda della piramide magica (2020, ,di Luca Della Grotta e Francesco Dafano) una fiaba che insegna a dare una seconda vita a qualsiasi cosa, come Slim e Bubbles spiegano agli spettatori ribadendo la massima secondo la quale “la spazzatura di qualcuno è il tesoro di qualcun altro”. Sammy (di Ben Stassen, 2010) è un’anziana tartaruga che, invece, ci conduce nei fondali marini, laddove spesso non vediamo la spazzatura che – sempre più presente – continua tuttavia a danneggiare la flora e la fauna.
Springfield metafora del mondo!
È probabilmente il cartone più longevo di sempre: parliamo dei Simpson le cui avventure sono state – e continuano ad essere – ammirate da varie generazioni di adolescenti (e non). Oltre alle serie TV anche i film che hanno visto protagonisti l’iconica famiglia di Springfield hanno riscosso un gran successo. Forse non tutti sanno (o ricordano) che proprio la prima pellicola dal titolo “I Simpson – Il Film” – uscita nel 2007 (regia di David Silverman) – aveva una trama ecologista: a causa della noncuranza degli abitanti, Springfield diviene una discarica ed il resto del Paese decide di isolare gli abitanti per farli convivere con le conseguenze delle proprie azioni. Ce la faranno i protagonisti a salvare la cittadina?
Pallino e le meraviglie della barriera corallina (2021)
Per raccontare mondi lontani dai nostri occhi e dal quotidiano spesso non serve puntare il nostro sguardo verso gli altri Pianeti dell’Universo. Potrebbe essere sufficiente vivere la meraviglia delle barriere coralline insieme a Pallino un piccolissimo pesce palla protagonista del docufilm di Nick Robinson. Il viaggio straordinario narrato nella pellicola vede Pallino protagonista sin dalla tenera età – quando la sua misura è inferiore a quella di un’unghia – e lo pone alle prese con l’ecosistema marino e con le migliaia di forme di vita che questo habitat ospita e che, a volte, sono invisibili all’occhio nudo di un subacqueo. Seguendo la crescita del giovane pesce palla, bambini e adulti scopriranno come è vivo il mondo dei coralli e come la sfida per la sopravvivenza abbia fatto ingegnare le diverse forme di specie viventi. Il film nasce dal lavoro simbiotico di scienziati, registi e documentaristi che sono riusciti a raccontare anche ai più piccoli in maniera avvincente la vita in fondo al mare e come le barriere coralline rappresentino la culla di tante forme di biodiversità ove nessuna creatura è troppo piccola o troppo grande e tutte hanno un ruolo fondamentale nel mantenimento del fragile equilibrio marino.
Non si è mai troppo giovani per fare la differenza
Quale miglior esempio può essere offerto a quei teenager che vogliono attivarsi in difesa dell’ecosistema che ammirare le gesta dei loro coetanei? Il Pianeta ha bisogno di tutti noi: nessuno è troppo giovane né troppo grande per fare la differenza. Bigger than us della regista Flore Vasseur – presentato al Festival di Cannes nel 2021 e, come annunciato sul sito, in uscita in diversi Paesi tra cui l’Italia – è il videoracconto dell’impegno della diciottenne Melati che combatte l’inquinamento da plastica che sta devastando il suo paese, l’Indonesia. Melati non è sola: assieme a lei, un’intera generazione sta insorgendo per cercare di fermare la deriva che sta prendendo il Pianeta e per richiamare giovani e adulti a combattere contro i cambiamenti climatici, per la giustizia sociale e ambientale nonchè per l’accesso all’istruzione e al cibo.
Tutti conoscono Greta Thunberg e come l’allora quindicenne iniziò il suo solitario sciopero scolastico per il clima in Svezia. I Am Greta – Una forza della natura (di Nathan Grossman, 2020) è il film che racconta il “dietro le quinte” del suo impegno di ambientalista che è riuscita a portare in piazza milioni di giovani: i ragazzi del Fridays for future. Il documentario biografico racconta, tramite una telecamera, il cammino della giovane leader ecologista e il viaggio ecologico effettuato su una barca a vela che le ha permesso di attraversare l’Oceano per raggiungere così il summit di New York senza l’utilizzo di aerei, in coerenza coi messaggi di stili di vita ecocompatibili che Greta proclama da anni. Questo film consente agli spettatori di sentirsi ancor più vicini alla lotta della Thunberg, insegnando a chiunque che è necessario l’impegno di tutti in difesa della Terra, l’unica che abbiamo.
Nomadland (2020): la vita di chi decide di essere senza casa (non senza tetto!)
Viviamo in una società nella quale vengono promossi, anche dal cinema e dalla televisione, modelli incentrati sul possesso e dove le case sono belle solo se stracolme di qualsiasi oggetto … anche il più inutile. Cosa accadrebbe, però, se un giorno la vita ci portasse a cambiare prospettiva? Un film che arriva dritto al cuore e al cervello e che può essere visto insieme ai nostri figli adolescenti – è Nomadland (2020). La pellicola della regista Chloé Zhao – che ha vinto il Leone d’oro alla 77a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e il Premio Oscar 2021 – veicola ben più di un messaggio ambientalista. Narra, infatti, la storia di Fern che, dopo aver abbandonato la propria città – divenuta un luogo fantasma in seguito alla chiusura della fabbrica attorno alla quale girava l’economia locale – cambia completamente il proprio stile di vita ed inizia il suo viaggio lungo gli USA a bordo di un camper sul quale porta solo lo stretto necessario. Il suo percorso le consentirà di conoscere altri nomadi che non sono dei “senza tetto” bensì dei “senza casa” e spesso conducono questo stile di vita per libera scelta. Tanti sono poi i messaggi di sostenibilità lanciati nel film: come il sogno di Linda May di realizzare una earthship – una casa costruita utilizzando materiali naturali e da riciclo – o la voglia dei protagonisti di ripercorrere tragitti che li porteranno ad ammirare le meraviglie della natura. Una storia che commuove e che insegna che la vita non è quel che possediamo, ma le emozioni e le esperienze che viviamo.