I primi mesi di ogni nuovo anno sono lastricati di buoni propositi: segnarsi in palestra, tenere più in ordine la casa, trascorrere più tempo all’aria aperta. E se tra questi impegni che prendiamo con noi stessi ci fosse anche quello di fare qualcosa per la cura del Pianeta? Non cose fuori dalla nostra portata come recuperare tutta la plastica in mare o evitare lo scioglimento dei ghiacci, ma impegni concreti da porre in atto nella vita quotidiana come, ad esempio, quello di mettere a dieta la pattumiera della propria casa e di conseguenza produrre meno rifiuti. Solo facendo un po’ di attenzione ai prodotti utilizzati nella routine domestica si potrebbe veramente fare la differenza e i nostri bidoni non traboccherebbero più di spazzatura. Certo non è sempre facile trovare l’alternativa green e riutilizzabile ai tanti prodotti usa getta che solitamente impieghiamo, per questo abbiamo stilato una serie di consigli per rendere la tua casa quasi a zero rifiuti.
Una cucina a minimo impatto
Telo in cera d’api
Cosa utilizzate per conservare gli alimenti e gli avanzi di cibo? In molti risponderanno la pellicola usa e getta trasparente o i fogli di alluminio che sono consideranti strumenti indispensabili in ogni cucina. Si tratta però di prodotti che hanno un “vita” molto breve perché una volta ultimata la loro funzione vengono solitamente gettati (confidiamo almeno che siano involucri riciclabili e che vadano nelle rispettive raccolte differenziate!), ma le alternative green e riutilizzabile sono alla portata di tutti. Partiamo con il sempre più diffuso telo in cera d’api, un panno in cotone ricoperto di cera d’api che, riscaldato con il semplice strofinio delle mani, può assumere qualsiasi forma per avvolgere gli alimenti. Ne esiste anche una versione vegan realizzata con cera candelilla, una cera vegetale che si ottiene dalle foglie dell’Euphorbia antisyphilitica. Questo panno una volta utilizzato può essere lavato e, fatto asciugare, tornare a svolgere la sua funzione. Una soluzione ideale anche per portare il cibo fuori casa con voi.
Contenitori in vetro
E se per conservare i cibi dessimo una seconda vita ai tanti barattoli di vetro custoditi nelle dispense? Utilizzati insieme ai loro coperchi in alluminio sono ideali per riporre sia cibi secchi che umidi. Attenzione però se l’intenzione è quella di riporli al congelatore: il contenitore deve essere idoneo alle basse temperature e in ogni caso non va riempito fino all’orlo: l’acqua contenuta nei cibi, refrigerandosi, aumenta di volume e potrebbe frantumare il recipiente. Fatta quindi salva questa unica accortezza i barattoli di vetro possono essere usati praticamente all’infinito.
Tappetini in silicone
Chi ama una cucina sana e senza grassi non sarà poi solitamente sprovvisto della nota carta forno che però una volta usata viene gettata (e solitamente non è nemmeno compostabile). Con l’obiettivo di ridurre oltre gli accessi di condimenti anche quelli di rifiuti al suo posto sarebbe consigliabile utilizzare i tappetini da forno riutilizzabili come fogli antiaderenti in silicone da posizionare sul fondo della teglia per poi riporvi sopra il cibo da cuocere senza dover aggiungere olio o burro. Una volta pronta la pietanza basterà lavarli per essere nuovamente pronti all’uso.
Carta assorbente: come farne a meno?
La cucina è il loro suo regno indiscusso qualsiasi cosa si versi in terra o sul tavolo basta uno strappo e il problema è risolto… ma non per l’ambiente. Parliamo della carta assorbente: uno strappo, un utilizzo e poi? Anche in questo caso la sua fine è velocissima. Pensate a quante volte al giorno realizzate questo semplice gesto e quindi quanta carta quotidianamente finisce nel bidone della spazzatura. Ma cosa utilizzare al suo posto per raggiungere l’obiettivo di una casa quasi zero waste? Semplice sarà sufficiente far uscire dai cassetti della cucina i classici strofinacci di stoffa pronti ad essere impiegati, lavati e riutilizzati.
Stessa cosa addirittura per la carta igienica del bagno. Infatti forse non tutti sanno che esiste anche una versione di tessuto. Si tratta di “fogli” lavabili e riutilizzabili arrotolati come la più famosa usa e getta, ma se pensate che, questa soluzione, sia un po’ complessa non disperate: per ridurre l’utilizzo della carta igienica sarebbe sufficiente fare più spesso ricorso al bidet, d’altra parte è un vanto italico, perché non sfruttarlo di più?
La beauty routine a basso costo per l’ambiente
Per struccarsi
Vi siete poi mai chiesti quanto possa “pesare” l’igiene quotidiana sul bidone della spazzatura? Dai dischetti struccanti, alle confezioni dei prodotti per la detersione, passando per spazzolini e dentifrici la routine di bellezza ha un notevole peso in termini di rifiuti prodotti. Come invertire questa rotta? Semplice è necessario fare le giuste scelte!
Partiamo dall’utilizzare i quadrotti struccanti in tessuto e spugna che sostituiscono i classici discetti levatrucco usa e getta. Sono in grado di rimuovere anche il make-up più intenso: lavati e risciacquati sono subito pronti per un nuovo utilizzo.
Cosmetici solidi
Per quanto riguarda shampoo, balsamo e bagnoschiuma una prima alternativa quasi zero waste è quella di scegliere prodotti alla spina così da poter utilizzare ogni volta lo stesso contenitore. Tra le ultime novità del mercato, sempre più di moda e utili per mettere a dieta la pattumiera, troviamo poi i cosmetici solidi. Non solo saponette ma anche shampoo, balsamo, deodorante e schiuma da barba si possono trovare di questa consistenza. Ne esistono in diverse formulazioni e profumazioni in grado di adattarsi alle varie esigenze, hanno il vantaggio di avere una lunga durata e gli imballaggi se presenti sono minimi e per lo più realizzati in carta riciclata. E per l’igiene orale?
Dentifricio e spazzolino
Nessun problema anche qui abbiamo delle soluzioni ecofriendly. Innanzitutto, per il dentifricio ne esistono delle versioni solide – in compresse, in polvere e a bastoncino – che sostituiscono il tradizionale tubetto. E per lo spazzolino da denti? Potreste optare per uno spazzolino con manico in bioplastica e testine intercambiabili come quelli prodotti dall’azienda francese Lamazuna così che mensilmente dovrete sostituire solo quest’ultima. Ma non finisce qui…
Anche il ciclo diventa… ecochic
Nella vita di ogni donna sono migliaia gli assorbenti, salva slip e tamponi che vengono utilizzati per far fronte ogni mese a questo appuntamento e che pesano tantissimo non solo sulla pattumiera domestica ma anche sul portafoglio. Sono quindi sempre più numerose le donne che decidono di adottare anche su questo tema delle scelte amiche dell’ambiente abbandonando i prodotti monouso e optando per delle soluzioni riutilizzabili. Per chi non può rinunciare ai classici assorbenti, salva slip e tamponi ne esistono di lavabili. Sono prevalentemente realizzati in cotone biologico e certificato, in pile o microfibra si possono trovare in diversi formati e con vari gradi di assorbenza per consentire di scegliere la soluzione ottimale in relazione all’abbondanza del flusso. Cosa non trascurabile è la durata: possono svolgere la loro funzione anche per 4/5 anni. Pensate che risparmio!
Tra le alternative più diffuse agli assorbenti monouso vi è poi sicuramente la coppetta mestruale. Realizzata generalmente in silicone, gomma o lattice medicale, è disponibile in taglie e durezza differenti, in modo da poter dare la possibilità di scegliere quella più adatta al proprio corpo. La durata di utilizzo varia dalle 8 alle 12 ore dopodiché dovrà essere svuotata, lavata, e sarà pronta nuovamente all’uso. Chi l’ha provata non può più farne a meno per la sua comodità.
L’ultima moda sono invece gli slip da ciclo o period pants all’apparenza normali slip, ma che hanno uno strato assorbente in grado di contenere le perdite. Sono lavabili e quindi riutilizzabili si possono trovare in diverse taglie, colori e materiali così da adattarsi a tutti gli outfit.
Seguendo questi pratici consigli la vostra pattumiera troverà una nuova siluette in armonia con il Pianeta!