Oggi tutti parlano di sostenibilità e spesso si rischia di fare confusione. Perché un capo infatti sia davvero sostenibile, deve attenersi a diversi criteri, che rispettino non solo l’ambiente, ma anche le persone che lo abitano. La sostenibilità di un capo infatti non è solo ambientale, ma anche sociale, quindi passa per l’etica del lavoro. Ecco 5 consigli pratici per capire se un capo è davvero sostenibile.
Leggi l’etichetta per capire la composizione…
L’etichetta di un capo è importantissima, è come l’elenco degli “ingredienti” di cui è composto. Ci sono tessuti che impattano meno, a livello ambientale, come ad esempio tutte le fibre rigenerate, dalla lana, al nylon, al poliestere. Se i capi vengono realizzati con filati rigenerati, non si immettono nell’ambiente nuovi materiali vergini. In più, i metodi di realizzazione di questa materia prima sono normalmente a basso impatto ambientale.
…e dove viene prodotto
Dove vengono prodotti i capi che indossiamo? Se la risposta è dall’altra parte del mondo, in Cina, Bangladesh, Cambogia e simili, bisogna considerare che stiamo parlando di Paesi dove non esiste un’etica del lavoro. E poi è importante tenere in considerazione che anche le spese per il loro trasporto e per la loro logistica non sono indifferenti. Pensaci, anche solo a livello di emissioni di Co2.
Verifica se ci sono delle certificazioni
Se un brand lavora in modo etico e sostenibile, è ben contento di mettere in mostra tutte le certificazioni che possiede. Tra queste, per quanto riguarda l’abbigliamento, la più completa è la GOTS, che certifica non solo il fatto che un capo sia realizzato con materiali biologici, ma anche che la manodopera utilizzata sia stata retribuita in modo idoneo e abbia lavorato in condizioni dignitose. Non fermatevi quindi solo alla certificazione “Bio” o “Organico”: non vi sta dicendo niente sul come è stato realizzato quel capo.
Occhio al prezzo
Il prezzo di un un capo è un ottimo indicatore, almeno parlando al ribasso. Se è vero che prezzi molto alti non sempre garantiscono l’eticità e la sostenibilità della produzione, è altrettanto vero che prezzi molto bassi sono sempre indicatori di una manifattura poco etica e di tessuti spesso di scarsa qualità.
E per finire, chiedi all’azienda!
È vero che un capo, per essere certificato come made in Italy, non necessariamente deve essere realizzato interamente in Italia. È vero anche che le certificazioni spesso hanno un costo e aziende piccole a artigianali non possono permetterselo, pur lavorando in modo etico e sostenibile. Come fare allora? Il consiglio più pratico è: non temere di chiedere! Chiedi all’azienda: se è seria, e soprattutto trasparente, ti risponderà, ti darà tutte le certificazioni del caso. Informarti è un tuo diritto, anche quando si parta di sostenibilità: esercitalo!
Se hai trovato utili i nostri consigli su come capire se un capo è sostenibile, puoi approfondire l’argomento leggendo questo articolo in cui si parla di oggetti insospettabili che nascono dal riciclo della plastica!