La capitale verde d’Europa si sposta da Tallinn, in Estonia, alla Spagna. È, infatti, Valencia (che quest’anno ha battuto Cagliari) la città più ecostostenibile del Vecchio Continente nel 2024. Il premio è in corso dal 2010 e ha generato una sana rivalità tra le grandi città dell’UE nella transizione verso l’energia pulita, una migliore protezione della natura e un miglioramento della vita dei residenti.
Perché Valencia
Virginijus Sinkevičius, commissario europeo per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, ha spiegato le motivazioni per cui è stata scelta proprio Valencia. “Si è guadagnata il titolo di Capitale verde grazie alla sua ambiziosa strategia di sostenibilità e ha imparato dalle lezioni del passato – ha dichiarato – . Per molti decenni, la città è stata spinta in avanti da un audace movimento civico che sostiene un cambiamento autentico. Le persone sono la risorsa di Valencia”. La città spagnola può vantare oltre due milioni di metri quadrati di giardini. A soli 10 chilometri a sud del centro si trova il Parco Nazionale dell’Albufera, un’area lagunare protetta descritta come il “polmone verde” della città dal sindaco del comune di Alfafar, Ramón Adsuara.
“In missione insieme”
Il punto di forza di Valencia è la sua popolazione, coinvolta dai politici nel processo di cambiamento verso l’ecosostenibilità. Il motto della città è “In missione insieme” e le autorità cittadine sono state elogiate dalla Commissione per aver lavorato con i residenti per raggiungere i loro obiettivi di neutralità climatica e ambientale. Nell’ambito della sua missione di diventare carbon neutral entro il 2030, sono in fase di sperimentazione in tutta la città una serie di iniziative ecologiche.
Le iniziative green
Ecco alcuni esempi di come la città sta cambiando. Nel mercato municipale di Cabanyal, storicamente sede della comunità locale di pescatori, l’aria condizionata è fornita da pannelli solari sul tetto. E ancora: nelle vicinanze, a Las Naves, il primo “impianto solare socializzato” di Valencia è finanziato per circa l’80% da singoli cittadini, ognuno dei quali ha versato tra i 100 e i 2mila euro per una partecipazione nel generatore di energia rinnovabile. Altre iniziative green includono l’illuminazione intelligente sul lungomare, dove più di 20mila lampioni sono stati dotati di tecnologia per il risparmio energetico. Anche i lampioni si stanno trasformando in punti di ricarica per veicoli elettrici.
Le parole del sindaco e i progetti
Entusiasta il sindaco di Valencia, María José Catalá. “Oggi prendiamo il testimone da Tallinn e lo facciamo con grande forza”, ha sottolineato, spiegando che “inizia un anno in cui si svolgeranno più di 400 attività, in cui Valencia sarà il faro delle politiche verdi in Europa per costruire una città più umana, più sostenibile e più preparata a combattere il cambiamento climatico”. Tra i progetti che la città ha intenzione di portare avanti, aiutata dai 350mila euro di finanziamenti dell’Ue, c’è la volontà di far dichiarare l’Albufera riserva della biosfera. Il parco nazionale ospita infatti la più grande laguna d’acqua dolce della Spagna e circa 300 specie diverse di uccelli. Inoltre, la città ha intenzione di promuovere percorsi verdi, implementare i mezzi pubblici, le piste ciclabili e pedonali e recuperare lo spazio pubblico a disposizione dei cittadini.