Secondo un nuovo rapporto di Ember, il think tank indipendente specializzato nelle analisi sull’energia, oltre il 30% dell’elettricità mondiale viene ora generata utilizzando fonti rinnovabili. La forte crescita dell’energia eolica e solare ha contribuito infatti a spingere la produzione globale di elettricità oltre questo traguardo nel 2023.
Il solare principale fornitore mondiale di elettricità
Il rapporto copre 80 Paesi che rappresentano il 92% della domanda energetica mondiale e dati storici di altri 215 Paesi. Gli autori affermano che questa rapida crescita ha portato il mondo a un punto di svolta cruciale in cui l’energia guadagnata da combustibili fossili inizia a diminuire.
Le fonti di energia pulita hanno già contribuito a rallentare la crescita dei combustibili fossili di quasi due terzi negli ultimi 10 anni.
“Il futuro delle energie rinnovabili è arrivato“, afferma Dave Jones, direttore degli insight globali di Ember. “Il solare in particolare sta accelerando più velocemente di quanto si pensasse”.
L’anno scorso il solare è stato il principale fornitore mondiale di elettricità, distribuendo il doppio della nuova energia rispetto al carbone. Ha mantenuto inoltre il suo status di fonte energetica in più rapida crescita per il 19° anno consecutivo.
L’Unione Europea avanti rispetto alla media globale
L’UE si trova ben al di sopra della media mondiale, poiché genera il 44% della propria elettricità da fonti rinnovabili. Secondo il rapporto, la Grecia detiene la seconda quota più alta al mondo di energia solare nel suo mix energetico, pari al 19%, seguita da Ungheria (18%) e Paesi Bassi (17%). Al primo posto il Cile, con quasi il 20%.
Secondo Sarah Brown, direttrice del programma europeo di Ember, il Green Deal europeo è stato determinante nel fissare obiettivi, creare politiche e garantire investimenti. “Anche l’invasione dell’Ucraina ha aumentato il senso di urgenza riguardo al passaggio verso l’energia pulita e l’abbandono della dipendenza dai combustibili fossili e dal gas, in particolare dalla Russia. Si è trattato di un grande impulso per accelerare la transizione in tutta l’UE”.
Nel 2022, poi, REPowerEU ha previsto pacchetti per promuovere l’implementazione dell’energia eolica e solare. Sono stati messi in atto piani per aiutare i singoli Stati membri a raggiungere gli obiettivi di energia rinnovabile e l’adozione di tecnologie su scala nazionale.
Nel complesso, afferma ancora Brown, l’UE è “sulla buona strada” per raggiungere l’obiettivo di far sì che le fonti rinnovabili rappresentino il 72% della produzione di energia entro il 2030.
Il mondo ha superato il picco dell’energia prodotta dai combustibili fossili?
A livello globale, afferma il rapporto Ember, la crescita delle energie rinnovabili avrebbe potuto essere ancora più elevata nel 2023 se non fosse stato per il livello minimo degli ultimi cinque anni nella produzione da energia idroelettrica. Ciò principalmente a causa della siccità in Cina, India, Vietnam e Messico che, insieme, hanno contribuito per il 95% all’aumento della produzione di carbone.
Nonostante ciò, gli autori del rapporto sono convinti che una nuova era sul fronte delle emissioni del settore energetico stia per iniziare. La previsione per il 2024 è un calo del 2% nella produzione di combustibili fossili, con metà delle economie mondiali che hanno superato da almeno cinque anni il picco dell’energia fossile.
“Il calo delle emissioni del settore energetico è ormai inevitabile“, afferma Jones. “Il 2023 è stato probabilmente il punto cruciale, un importante punto di svolta nella storia dell’energia. Ma il ritmo con cui le emissioni diminuiranno dipende dalla velocità con cui continuerà la rivoluzione delle energie rinnovabili”.