L’estate 2023 è stata di gran lunga la più calda mai registrata a livello globale, con una temperatura media di 16.77 gradi centigradi, 0.66 gradi sopra la media. Lo rende noto il servizio meteo della Ue, Copernicus.
Nello specifico, il mese di agosto 2023 è stato il più caldo a livello globale e più caldo di tutti gli altri mesi. La temperatura superficiale dell’aria in media globale di 16.82 gradi registrata nell’agosto 2023 è stata di 0.71 gradi più calda della media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020 per il mese di agosto.
“Il collasso climatico è iniziato”
Ogni giorno dal 31 luglio al 31 agosto 2023 le temperature superficiali marine medie globali hanno superato il precedente record di marzo 2016. “Con l’agosto più caldo, seguito dai mesi più caldi di luglio e giugno – ha dichiarato Samantha Burgess, Vicedirettore del Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus – i record di temperatura globale continuano a infrangersi nel 2023, portando l’estate boreale 2023 ad essere la più calda registrata nei nostri dati che risalgono al 1940. Il 2023 è attualmente al secondo posto tra gli anni più caldi, a soli 0.01°C dal 2016, quando mancano ancora quattro mesi alla conclusione dell’anno”.
Intervenuto a tal proposito anche il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. “Il nostro pianeta – ha avvertito – ha appena sopportato una stagione bollente: l’estate più calda mai registrata. Il collasso climatico è iniziato”.
Estate più calda, temperature record in Gran Bretagna
Intanto le temperature continuano a registrare valori elevati anche in Paesi, come la Gran Bretagna, abituata in passato a tutt’altro clima. Il primato assoluto di quest’anno in una singola località britannica, 32.2 gradi registrati a giugno, potrebbe essere battuto questo mese nelle aree più colpite dall’afa. È stata infatti proclamata l’allerta meteo arancione (la seconda per impatto dopo quella rossa) nel West Yorkshire, il Devon e la Cornovaglia, nell’ovest dell’Inghilterra, oltre ad alcune aree costiere gallesi. Ma la cappa del caldo si fa sentire pure a Londra.
Il vortice mediterraneo sull’Italia
E mentre la Gran Bretagna fa i conti con l’afa, la Grecia, la Turchia e la Bulgaria sono alle prese con un vortice mediterraneo che ha causato almeno 11 vittime a causa delle inondazioni. Il fenomeno, spiega Giulio Betti, meteorologo del Consorzio Lamma-Cnr, “sarà intenso anche nel nostro Paese, ma non paragonabile alla violenza del ‘Medicane’, il ciclone mediterraneo che quasi due anni fa colpì lo Ionio”.
“Il vortice attualmente in azione, bloccato tra due aree di alta pressione – aggiunge – ha scaricato l’energia accumulata passando sul Mar Egeo e sul Mar Nero, dove l’umidità ha fatto da benzina per i temporali. Solo in Grecia sono stati registrati 800 millimetri di pioggia in 24 ore, battendo il record nazionale delle precipitazioni nel periodo. Il vortice ora va calmandosi, non prima però di aver lambito il Sud-Est dell’Italia“.
Le previsioni sul Bel Paese
Le piogge che colpiranno l’Italia, secondo i modelli previsionali, aggiunge Betti, “si verificheranno in mare aperto, dove a causa dei forti venti sarà difficoltosa la navigazione. E sulla costa si registreranno mareggiate“. Gli effetti del vortice in Italia, secondo il meteorologo, non hanno “nulla a che vedere con quelli del ciclone ‘Apollo'”, che tra la fine di ottobre e i primi di novembre del 2021 provocò in Sicilia danni ingenti e 3 vittime. In quel caso si trattò di un uragano mediterraneo, detto anche Tlc (Tropical like cyclone) o ‘Medicane’, che si manifestò con violente piogge e allagamenti. Da sabato, comunque, le condizioni meteorologiche miglioreranno anche nella parte dell’Italia lambita dal vortice.