Il 2023 è stato un anno drammatico per l’Italia da un punto di vista climatico. Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio CittàClima di Legambiente, nel nostro Paese sono stati registrati ben 378 eventi climatici estremi, con una media di più di uno al giorno. Si tratta di un aumento del 22% rispetto al 2022, che dimostra come il cambiamento climatico stia accelerando e mettendo a rischio la nostra sicurezza, la nostra salute e il nostro patrimonio.
Le regioni settentrionali sono state le più colpite da questi eventi, che hanno compreso grandinate, alluvioni, frane, trombe d’aria, incendi e siccità. Il 55% degli eventi estremi, pari a 210 episodi, ha interessato il Nord Italia, con una frequenza molto superiore rispetto al Centro (98 eventi) e al Sud (70 eventi).
Grandinate record: l’Italia tra le nazioni più danneggiate
Non solo in Italia, ma negli Stati Uniti e in altri Paesi d’Europa si sono verificate tempeste che hanno provocato danni enormi. Un rapporto di Munich Re, una delle maggiori compagnie assicurative al mondo, rivela che le perdite economiche causate da venti e alluvioni sono state di 76 miliardi di dollari, di cui solo 60 miliardi coperti dalle assicurazioni. Questo significa che molte persone hanno perso i loro beni senza ricevere alcun risarcimento.
2023: uno degli anni più caldi della storia
Il rapporto evidenzia anche come le tempeste siano state aggravate da temperature altissime, che hanno favorito la formazione di fenomeni meteorologici estremi. Il 2023 è stato infatti uno degli anni più caldi della storia, con una anomalia termica media di +1,48°C rispetto alla media preindustriale.
In quasi metà dei giorni, la temperatura ha superato la soglia critica di 1,5 gradi, che secondo gli scienziati è il limite oltre il quale gli impatti del cambiamento climatico diventano irreversibili.
Eventi climatici estremi: colpito il Nord Italia
L’Italia è stata una delle nazioni più danneggiate dalle tempeste, soprattutto per le grandinate eccezionali che hanno colpito il Nord Italia durante l’estate. Munich Re afferma che “nei mesi di luglio e agosto, chicchi di grandine fino a 19 cm di diametro hanno causato perdite per miliardi di dollari nel Nord Italia e in numerose altre regioni“.
Questi eventi sono la conseguenza delle elevate temperature prevalenti e del conseguente rischio di forti temporali a causa della maggiore evaporazione.
Alluvioni: l’Emilia-Romagna tra le regioni più colpite
Nel 2023, i Paesi sul Mediterraneo sono stati teatro di numerose alluvioni. Tra queste, una delle più gravi è stata quella che ha colpito l’Emilia-Romagna, provocando danni ingenti e vittime. La compagnia assicurativa sottolinea che le piogge torrenziali lungo la costa adriatica hanno provocato inondazioni diffuse nei mesi di maggio e agosto, mentre all’inizio di settembre una depressione ha scatenato gravi inondazioni, concentrando gli impatti soprattutto in Grecia.
Questi eventi hanno poi intensificato la loro portata sul Mediterraneo, dando origine a una tempesta tropicale che ha colpito la Libia, causando devastanti conseguenze in particolare nella città di Derna, dove si sono registrate oltre 100 vittime e migliaia di sfollati.
In Europa, i danni derivanti da tali eventi climatici ammontano a 17 miliardi di dollari, ma solo 2 miliardi di questa cifra sono coperti da assicurazioni, evidenziando la vastità degli impatti economici causati da fenomeni meteorologici estremi nella regione mediterranea.
Eventi climatici estremi: le regioni più colpite
Per comprendere meglio la situazione, è necessario analizzare la frequenza degli impatti in alcuni territori che hanno subito ripetutamente gli effetti degli eventi meteo estremi. La Lombardia è stata la regione più colpita, con 28 eventi solo nel mese di luglio, che hanno provocato due morti.
Le province più coinvolte sono state quelle di Milano, Monza e Brianza, Como e Varese, dove si sono verificati eventi meteo estremi in pochi mesi.
Anche l’Emilia-Romagna ha subito gravi danni, sia per le alluvioni che per le grandinate. Tra le province più colpite ci sono state quelle di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, dove si sono registrati numerosi episodi di frane, smottamenti e cedimenti stradali. Tra i casi più emblematici, quello di Castelvetro di Modena, dove una frana ha trascinato una casa e una famiglia di quattro persone.
Questi dati ci mostrano come il nostro Paese sia sempre più vulnerabile agli eventi climatici estremi, che minacciano la nostra vita e il nostro futuro.