Quando ci si trova di fronte ai bidoni della raccolta differenziata, capita spesso di fare un salto nel passato ai momenti in cui, da bambini, giocavamo con le forme ad incasso: dove dobbiamo mettere il cartone della pizza? Dove il contenitore del latte in tetrapak?
Come si suol dire succede anche ai migliori: anche se facciamo la raccolta differenziata da anni può capitare che ci passi per le mani un rifiuto che ci rende dubbiosi e che non sappiamo bene dove gettare. In questi casi la tentazione è di gettare tutto nell’indifferenziata, ma attenzione: basta semplicemente leggere bene le etichette per dissipare ogni dubbio ed evitare errori.
Al fine di assistere il consumatore nella separazione dei rifiuti, ai produttori è imposto l’obbligo di indicare, sulle etichette, il materiale usato per l’imballaggio tramite figure geometriche, sigle e loghi che ci aiutino a non sbagliare il raccoglitore.
Seppur vengano utilizzati dal lontano 1997 (dal famoso decreto Ronchi), siamo sicuri di conoscere perfettamente questi simboli che peraltro hanno una valenza transfrontaliera?!
Nastro di Moebius
Creato dal matematico e astronomo tedesco August Ferdinand Moebius nel 1858, il nastro di Moebius si presenta come un’unica faccia allungata ritorta di centottanta gradi e rappresenta geometricamente il concetto d’infinito. Posto su confezioni e sugli imballaggi di carta, cartone e cellulosa indica che il rifiuto in questione è composto da materiali riciclati e che, esso stesso, è riciclabile.
Simbolo del cestino
La rappresentazione grafica del cestino dei rifiuti viene utilizzata per ricordare all’utilizzatore che la confezione sulla quale esso è apposta non va dispersa nell’ambiente. Il cestino può accompagnarsi indifferentemente a un uomo o una donna stilizzati. Il senso è sempre lo stesso.
Appiattire dopo l’uso
Su altri recipienti, soprattutto quelli realizzati in tetrapak o plastica, è presente il simbolo che ci inviata ad appiattire dopo l’uso per ridurre il volume del rifiuto e quindi diminuirne l’impatto ambientale. Guardiamo bene questa icona perché ci indica il modo giusto!
Simboli riciclaggio della plastica
L’avrete incontrato chissà quante volte, solitamente si nota sui contenitori di plastica che, tra bevande, detergenti e scatole, solitamente abbondano in casa. Parliamo di un triangolo di frecce sottili con all’interno un numero. Se la cifra riportata è tra 1 e 7, siamo di fronte a un tipo di plastica. Il simbolo è importante perché ci dice di quale famiglia di polimeri è la plastica con cui è stato realizzato quel prodotto.
Da 1 a 6 indica una tipologia di imballaggio prodotto con plastica riciclabile. Qualora fosse presente il numero 7 significherebbe che il materiale di cui è composto non è riciclabile quindi l’imballaggio non va nella differenziata ma nella frazione secca dell’indifferenziata.
Logo RAEE
Sulle apparecchiature elettriche ed elettroniche è apposto il logo RAEE il quale indica che il prodotto, a fine vita, non va gettato tra i rifiuti generici, ma deve essere destinato alla apposita raccolta di rifiuti elettronici per evitare la dispersione di sostanze tossiche per l’ambiente.
A riguardo è bene ricordare che quando acquistate un bene rientrante nei RAEE (dal frigorifero al computer, dalla piastra per capelli alla friggitrice!), il venditore ha l’obbligo di ritirare il prodotto vecchio. In alcuni casi (per prodotti di piccole dimensioni e per store di grandi dimensioni) vige anche la regola dell’uno contro zero. Ovvero ritirano i piccoli oggetti rientranti nei RAEE (come un vecchio caricatore del cellulare che non funziona più) anche quando non stiate comprando nulla di nuovo. Fate caso se vi è un bidone per raccoglierli!
Simboli dei materiali
L’imballaggio che avete di fronte ha apposto un cerchio? Bisogna leggere la sigla che c’è dentro, ed ecco cosa significa ogni sigla:
- la sigla VE indica che il prodotto è di vetro (il cristallo ad esempio non si ricicla!),
- CA indica invece che è in carta e cartone,
- AL sta per alluminio e
- ACC per acciaio.
- PI viene utilizzata per imballaggi ottenuti accoppiando materiali di diverso tipo non separabili come carta-plastica, plastica-alluminio, carta-alluminio e generalmente non riciclabili.