Nella nostra quotidianità tanti gesti si ripetono giorno dopo giorno. Lavarsi i denti, farsi una doccia, caricare lavatrici e lavastoviglie sono attività che rientrano in automatismi ormai collaudati e che hanno in comune un elemento: il consumo di acqua.
Pensate a quante volte al giorno ruotiamo la manopola del rubinetto e facciamo scorrere il flusso senza però pensare che la risorsa che stiamo utilizzando non è illimitata e che questo atteggiamento troppo spesso produce sprechi sicuramente evitabili.
Cosa possiamo fare per invertire questa rotta? Basta partire da piccoli gesti quotidiani che ci possono aiutare sia a combattere gli sprechi sia ad utilizzare al meglio una ricchezza che, a livello mondiale, è preclusa a circa 1,8 miliardi di persone (dati OCSE)
Sette gesti in sette giorni che a noi non costeranno nulla in termini di comfort per la nostra vita, ma che oltre ad essere importanti per il Pianeta ci potranno far risparmiare sui costi della bolletta.
1° giorno: impariamo a chiudere il rubinetto
Partiamo dal primo gesto del lunedì mattina: lavarsi i denti. Molti di noi, ancora assonnati, girano la manopola dell’acqua e, mentre lentamente spazzolano i denti, litri e litri di prezioso oro blu scendono per le tubature di scarico. Come evitare questo spreco? Basta tenere un bicchiere accanto al lavello, riempirlo e utilizzarne il contenuto per fare i risciacqui.
2° giorno: doccia a tempo di musica
Chi di noi non ama fare un bel bagno caldo e rilassante? Per riempire una vasca, però, occorrono circa 150 litri d’acqua quindi, normalmente, si sostiene che fare una doccia sia più ecologico. Questa affermazione è una mezza verità: bisogna infatti considerare che, mentre siamo sotto la doccia, consumiamo circa 15 litri al minuto e quindi stare sotto l’acqua per 10 minuti annullerebbe ogni “risparmio”. Uno stratagemma da usare martedì?!? Cronometriamoci magari canticchiando la nostra canzone preferita evitando possibilmente di scegliere “Bohemian Rhapsody”: difficilmente riusciremmo ad eguagliare Freddie Mercury e 9 minuti sono troppi!
3° giorno: l’acqua non è mai troppo “sporca”
Il miglior rifiuto è quello che non viene prodotto, una regola, questa, che vale anche per l’acqua. Troppe volte infatti gettiamo acqua che riteniamo “sporca”, ma che può ancora avere tanti utilizzi domestici. Quindi se ad esempio il mercoledì decidessimo di usare l’asciugatrice, il passo da non fare è svuotare la vaschetta negli scarichi. L’acqua recuperata, infatti, può contenere particelle del detersivo usato per pulire i panni, potremmo quindi utilizzare quella che, a tutti gli effetti, è acqua insaponata per lavare i pavimenti.
4° giorno: l’acqua di cottura non si butta
È giovedì avete preparato un buon pranzo e ora è il momento di lavare le stoviglie. Per avere piatti sgrassati e brillanti, come dicevano le nostre nonne, la soluzione ideale è usare l’acqua impiegata per la cottura della pasta. Questa è ricca di amido che la rende un ottimo sgrassatore per posate e stoviglie: basterà prendere l’acqua, ancora calda, e mettere in ammollo gli utensili sporchi e, dopo alcuni minuti le incrostazioni più ostiche potranno essere rimosse facilmente. Non solo in questo modo risparmierete acqua ma anche un po’ di detersivo.
5° giorno: annaffiare le piante senza spreco
Il venerdì lo dedichiamo alla cura delle piante e visto che andiamo incontro all’estate, i nostri giardini e balconi iniziano ad essere un paradiso fiorito che, tuttavia richiede, molta acqua per superare i periodi caldi. Come ottenerla a costo zero? Approfittate delle ultime piogge stagionali e, quando vedete delle nuvole apparire all’orizzonte, mettete sui vostri balconi secchi e bacinelle: l’acqua piovana raccolta potrà essere usata per innaffiare le piante.
E se è tanto che non piove? Nessun problema le vostre piante non rimarranno a “secco”. Se ad esempio avete lavato le verdure in un contenitore, per preparare qualche leccornia, non svuotatelo nel lavandino! Ma nei vasi!
6° giorno: a pieno carico è meglio
Il weekend, è cosa nota, è dedicato al bucato e, oltre ad essere un dispendio notevole di energie, la pulizia di vestiti, lenzuola e di quanto abbiamo sporcato durante la settimana, può rivelarsi un salasso per le nostre riserve idriche. Per lavatrici (così come per la lavastoviglie) vale una sola regola: vanno usate solo a pieno carico e senza prelavaggio o pre-risciacquo a mano. Non solo risparmierete acqua ma anche energia elettrica.
7° giorno: shopping sì, ma non selvaggio…
Di solito il settimo giorno ci si riposa, ma per molti di noi, è anche un ottimo momento per fare shopping. Lo spreco dell’acqua non si contrasta unicamente tenendo chiuso il rubinetto, ma utilizzando al meglio gli oggetti che hanno una “impronta idrica”: ad esempio, sapevate che per produrre un chilogrammo di cotone, sono necessari 11.000 litri di acqua?
Evitiamo quindi di acquistare capi di abbigliamento che non siano necessari e magari riutilizziamo vecchi vestiti che da troppo tempo sono ripiegati nei nostri armadi. Oppure facciamo compere in negozi “second hand”: l’ambiente e il conto in banca vi ringrazieranno.