Le app ecofriendly
Quando usciamo di casa può capitarci di dimenticare il portafogli, altre volte lasciamo le chiavi di casa e, negli ultimi tempi, ci capita di dover tornare indietro a prendere la mascherina anti-covid.
C’è, invece, un oggetto che non dimentichiamo mai: il nostro smartphone che, ormai, non è solo un telefono, ma è la nostra guida nella vita di tutti i giorni e non solo per scegliere i percorsi da attraversare lungo le vie delle nostre città! È divenuto, infatti, un faro per orientarci negli acquisti e nelle scelte quotidiane anche per coloro i quali cercano di condurre una vita green. Ve ne sono tante davvero molto utili. Noi ne abbiamo scelte alcune.
Ecco quindi 5 app, disponibili in versione gratuita, per cellulari e tablet che ti aiutano ad essere ecofriendly.
Fontanelle
d’Italia alla riscossa
Nella lotta alla riduzione dei rifiuti uno degli strumenti che si sta maggiormente diffondendo tra i cittadini è certamente la borraccia termica: che sia realizzata in plastica riutilizzabile o in metallo, questo oggetto consente di ridurre sensibilmente gli acquisti di acqua imbottigliata. Quando, però, finiamo l’acqua dove possiamo trovare una fontanella pubblica per riempire la nostra borraccia? Sarà sufficiente scaricare una delle tante app che censiscono le fontane distribuite nel territorio nazionale: ne esistono più di una e alcune sono specifiche per singole città. Una di queste è “fontanelle d’Italia” che consente agli utenti di individuare la fontana più vicina fra le 35.000 circa censite e costantemente aggiornate anche grazie alle segnalazioni degli utenti.
Too good to go
A fine giornata presso i negozi alimentari, i supermercati, i ristoranti, le pizzerie, i panifici e, in generale, negli esercizi del comparto food, molti alimenti rimangono sui banconi o sugli scaffali e, non potendo essere conservati per la vendita del giorno dopo, rischiano di essere gettati. Ogni esercente non può prevedere cosa rimarrà invenduto (forse la pizza margherita o quella con le patate? Il pane integrale o i panini al latte?), ma, di certo, sa che alcuni prodotti avanzeranno.
Come è possibile riuscire a vendere alimenti indefiniti che, altrimenti, diventeranno un rifiuto e uno spreco? Con la app Too good to go è possibile compravendere il cibo invenduto a un prezzo fortemente ribassato ed eliminare gli sprechi: il cliente acquista un “magic box” pagando un prezzo assai scontato e ne scoprirà il contenuto alla consegna. Pronti a sperimentare?
Plantnet
per esplorare i boschi!
Alzi la mano chi ama camminare nei prati e nei boschi ma non riesce a distinguere fiori e piante. Per riconoscerle esistono app favolose: basterà impugnare lo smartphone, inquadrare il fiore o la foglia e il sistema identificherà la pianta. Noi abbiamo provato Plantnet che nasce per permettere agli utenti di identificare piante selvatiche: grazie alle oltre 20.000 immagini relative a ben 6.000 specie, potrete diventare dei provetti conoscitori dei vari protagonisti della natura e poi saprete riconoscere, ed evitare, piante e vegetali tossici o urticanti.
Junker
e la raccolta differenziata non avrà segreti
Fare una corretta raccolta differenziata diventa spesso una vera e propria sfida. Tra le mani ci capitano mille oggetti realizzati con materiali che, a volte, non sono di facile identificazione e decidere dove buttarli può non essere facile. Esistono quindi diverse app che possono fare al caso nostro: una mano davvero preziosa ci viene data da Junker, app lanciata 5 anni fa. Finora l’app consentiva già di individuare la corretta destinazione finale dei rifiuti attraverso la scansione del codice a barre, tramite i simboli o con la ricerca testuale.
A queste modalità ora è stata affiancata la funzione di riconoscimento per immagini e ciò rappresenta uno strumento preziosissimo soprattutto per differenziare anche gli oggetti sfusi o privi di etichetta. Utilizzando la fotocamera dello smartphone è quindi possibile identificare i materiali che compongono i rifiuti ottenendo, in tempo reale, informazioni circa la corretta modalità di conferimento. Difficile non troviate il vostro rifiuto visto che la banca dati, già oggi, riconosce oltre 1,6 milioni di prodotti di cui ben 220 mila segnalati dai cittadini.
Nata in Italia l’applicazione “parla” 10
lingue ed è totalmente fruibile anche da parte dei vedenti.
Dalla
pelle al mare: capire la cosmesi con INCI Beauty
Quando usi una crema, uno shampoo o un bagnoschiuma pensa sempre che basta un bagno in mare o una doccia per inquinare il prezioso oro blu (oltre che la nostra pelle). Basta questo a far capire quanto sia importante conoscere il contenuto dei cosmetici e dei detersivi che usiamo quotidianamente.
Esistono molte app che ci aiutano a leggere correttamente l’INCI dei vari prodotti e comprenderne la composizione, potrete scegliere così quella più adatta alle vostre esigenze. INCI Beauty, ad esempio, ci consente di analizzare la composizione dei cosmetici in modo semplice, scansionando un codice a barre o cercando il prodotto per nome o marchio. Avendo una migliore comprensione della composizione dei vari prodotti diventeremo dei consumatori più consapevoli e potremmo indirizzarci più facilmente su prodotti ecofriendly
Secondo uno slogan pubblicitario di alcuni
anni fa una telefonata allunga la vita: nel terzo millennio una app può
renderla più green!