Che cos’è l’Inci
Siliconi, parabeni, profumi sintetici. È lungo l’elenco degli ingredienti cosmetici discussi, perché potenzialmente dannosi per l’ambiente o sospettati di avere effetti dannosi sulla salute. E non ha vita facile chi vuole scegliere un prodotto green, perché le possibili componenti di creme e detergenti sono migliaia, hanno nomi complicati e spesso simili tra loro. L’etichetta non aiuta, perché nella lista troviamo un concentrato di sigle e nomi incomprensibili. È l’Inci, acronimo che sta per International nomenclature for cosmetic Ingredients, un codice nato ormai più di 20 anni fa per identificare in modo condiviso e standardizzato tutte le sostanze usate in cosmesi.
App per leggere l’Inci
Per aiutarci a districarci in questo labirinto sono arrivate le App per smartphone che aiutano a “leggere” e a interpretare con un occhio “eco” la quasi totalità delle etichette, e assegnano un punteggio a sostanze e prodotti, in base alla presenza di elementi più o meno discussi. Possono insomma diventare una sorta di guida per scegliere la crema o lo shampoo più sostenibile o delicato per il nostro corpo, perché bastano pochi secondi per avere un responso. Noi ne abbiamo selezionate tra le più usate: Inci beauty, EcoBio Control e Cosmetic scan. Eccole.
Inci beauty: per entrare nella community
Inci beauty è un’App che funziona scansionando il codice a barre dei prodotti. Nel giro di pochi secondi produce voto finale e lista di ingredienti. Ogni sostanza è contrassegnata da un fiore: rosso, giallo o verde a seconda del giudizio, e cliccandoci su puoi conoscere le caratteristiche di quell’ingrediente e scoprire in che tipologia di prodotti viene utilizzato maggiormente. Sul cosmetico, invece, c’è un punteggio globale che va da 1 a 20.
Puoi conoscere anche il rating di un prodotto che non hai in casa, digitando direttamente il nome o la marca. Accanto al giudizio trovi una serie di icone: puoi selezionare l’elenco dei negozi dove acquistare quel prodotto, le alternative più green, o i commenti. Per chi si registra c’è la sezione community, dove scambiarsi pareri e consigli.
EcoBio Control: un pool di esperti
EcoBio Control è stata forse la prima App nel suo genere. Il suo creatore, il chimico Fabrizio Zago, è un pioniere in fatto di glossario Inci, e più di 20 anni fa è approdato sul web con il “Biodizionario”, una sorta di enciclopedia online degli ingredienti cosmetici.
La App EcoBio Control funziona in modo simile: il database contiene circa 17.500 sostanze, e viene aggiornato da un team di chimici, ingegneri e tossicologi. Quando inserisci il nome del componente che ti interessa ti appare il giudizio espresso con pallini di diverso colore: si va dai due verdi, per le sostanze promosse, ai due rossi, per quelle definite “inaccettabili”. Accanto c’è il pulsante “Scopri di più”, per capire la ragione del punteggio assegnato. Per farti un’idea sul prodotto, invece, puoi usare la chiave “Ricerca formula completa”, e incollare l’intero Inci.
Cosmetic scan: il voto arriva sul prodotto
Cosmetic Scan la usi soprattutto con la fotocamera dello smartphone: ti permette di inquadrare il codice a barre o l’elenco degli ingredienti di un cosmetico, e lo va a cercare nel suo database. L’elenco – circa 350.000 prodotti – contiene quelli venduti negli Usa e in sei stati europei, tra cui Italia, Spagna e Francia. La App fornisce una valutazione globale del prodotto basata sull’analisi di tutti gli ingredienti, che viene espressa attraverso un pallino di diverso colore.
Ad ogni ingrediente viene inoltre assegnato un livello di rischio, sulla base degli studi scientifici condotti fino a oggi. Se il giudizio del cosmetico è negativo, Cosmetic scan consiglia anche l’alternativa più sostenibile tra i prodotti in vendita.