I cactus senza spine
Le spine sono il segno particolare dei cactus come famiglia di piante. I cactus infatti sono la risposta della natura ai climi aridi e a terreni che non trattengono l’acqua. La fotosintesi delle piante grasse avviene nei fusti, che conservano anche i liquidi per i periodi di siccità: proprio per questo i cactus al posto delle foglie hanno le spine, che grazie alle loro dimensioni minimizzano l’evaporazione dell’acqua presente nei tessuti.
Proprio per questo i cactus senza spine “sono abbastanza rari e di solito si tratta di mutazioni genetiche spontanee, che gli appassionati hanno cercato di mantenere” spiega Leopoldo Monari, agronomo del vivaio AG Sanremo. “Nella maggior parte dei casi richiedono le stesse cure dei cactus da cui derivano”.
Decorativi e facili da coltivare, se non sopporti i cactus perchè hai paura di pungerti quelli senza spine sono un’ottima alternativa. Nei garden center trovi esemplari piccoli di cactus senza spine a pochi euro. Con le attenzioni giuste, crescono bene e danno soddisfazioni. Andiamo a vedere quali sono i cactus senza spine più comuni e tutte le regole per curarli e coltivarli.
Epiphillum
L’epiphillum fa magnifici fiori con corolle multicolori, come puoi vedere nella foto sopra, grandi fino a 20 cm, su rami flessibili e ricadenti. Tienilo in casa tutto l’anno, in un un angolo luminoso, ma in un ambiente non troppo secco. In estate, puoi metterlo in balcone ma all’ombra.
Il cuscino della suocera senza spine
L’echinocactus grusoni inermis è il cuscino della suocera in versione inoffensiva. Non avere le spine lo rende però più sensibile. Se lo metti all’aperto, esponilo al sole gradualmente e fai in modo che non ne riceva nelle ore più calde. D’inverno tienilo al fresco.
Astrophitum myriostigma
Se lo guardi dell’alto, l’astrophitum myriostigma sembra una stella. Il suo punto debole è il colletto: circondalo di sassolini per non farlo marcire.
In estate sta bene in terrazzo. D’inverno riduci al minimo le innaffiature e mettilo in un locale non riscaldato.
Echinopsis subdenudata
È poco appariscente l’echinopsis subdenudata ma fa fiori grandi e spettacolari. D’estate ha bisogno di luce e ama il sole diretto. Non nelle ore più calde, però, soprattutto se il tuo terrazzo è esposto a Sud. È uno dei pochi cactus che d’inverno resiste anche al freddo.
Cactus senza spine: come curarli
Il terriccio: puoi comprare quello per cactacee (nei centri di giardinaggio) o usare anche l’universale al quale aggiungere un po’ di sabbia e pomice o argilla espansa, così non trattiene l’acqua.
Le innaffiature: bagna con acqua distillata solo quando il terreno è perfettamente asciutto, eliminando eventuali ristagni nel sottovaso. Se usi quella del rubinetto, prima lasciala riposare una trentina di minuti, così il cloro evapora e il calcare si deposita sul fondo.
Il concime: usa un fertilizzante per cactus un paio di volte in primavera e altrettante in estate. Se ne hai già in casa, va bene anche un semplice concime per le piante verdi da appartamento.
I rinvasi: le cactacee non hanno bisogno di molta terra per prosperare. Tieni conto che il diametro del vaso dev’essere di 2 o 3 cm più grande di quello della pianta. E non esagerare con i rinvasi: in media vanno fatti ogni 3 o 4 anni.