Ogni estate si ripresenta il problema: come innaffiare le piante quando si va in vacanza e nessuno può prendersene cura? Semplice: basta affidarsi ai sistemi di irrigazione che fanno tutto da soli. Intanto, bisogna sapere che, perché una pianta di interni non secchi, serve un litro di acqua la settimana. Mentre una all’aperto ne beve un litro e mezzo. Ecco una miniguida ai modelli di irrigazione più adatti alle diverse piante.
La corteccia di conifera
È possibile che l’impianto di irrigazione del terrazzo non basti: dopo l’innaffiatura, specie nei posti soleggiati, la terra asciuga subito. Il rimedio? Distribuire alla base delle piante la corteccia di conifera. È venduta in sacchetti e si sparge sulla terra dei vasi. La corteccia lascia passare l’acqua ma evita che evapori subito, conservando l’umidità. Inoltre, non fa crescere le erbacce. Ecco perché al rientro non va tolta.
Per quali varietà va bene
Limoni, rododendri, azalee, ortensie e tutti i tipi di rampicanti.
L’irrigazione automatica
Per installare l’irrigazione automatica è sufficiente attaccare il tubo principale dell’impianto al rubinetto dell’acqua. Da qui partono i tubicini da inserire nei vasi. Una centralina programma quando si vuole innaffiare.
Per quali varietà va bene
Per tutti i fiori che stanno sul balcone di casa.
L’acqua con la gelatina
È una sostanza gelatinosa composta da fibre naturali di cellulosa intrise di acqua. A contatto con la terra, la cellulosa si scioglie e rilascia il liquido. Per usare il prodotto, si scava una fossetta nella terra, si toglie la stagnola, si capovolge il tubo e lo si appoggia nel buco. Una confezione irriga un vaso di 15 cm di diametro, per un mese. Per recipienti grandi servono 2 barattoli.
Per quali varietà va bene
Per tutti i fiori da interno e per quelli da esterno.
La carota porosa
Ci sono due modelli: uno per le piante appoggiate sul pavimento (funziona se il vaso è allo stesso livello della tanica), l’altro per le cassette appese. Basta infilare una o due carote nella terra e introdurre il loro tubicino in una tanica piena di acqua.
Per quali varietà va bene
Per tutti i fiori di casa e del balcone.
L’irrigazione semiautomatica
È un impianto con un serbatoio e dotato di tubi e gocciolatori da inserire in ogni vaso. Grazie al temporizzatore si programma quando innaffiare e per quanto tempo.
Per quali varietà va bene
È l’ideale per tutte le piante da interno, come lo spatifillo, il ficus beniamina e il tronchetto della felicità.