Tra le piante d’appartamento, le felci sono considerate da tutti le più attraenti. Grazie alla chioma lussureggiante cambiano subito il look della stanza e creano l’illusione di vivere in un angolo di foresta subtropicale. La felce di Boston e la davallia hanno fronde frastagliate e ricadenti che superano il mezzo metro di lunghezza, mentre il capelvenere sembra una nuvoletta verde sospesa nell’aria. Quella con le corna d’alce, poi, ha un aspetto curioso ed elegante.
Tutte bellissime, dunque. Ma con la fama di essere piante difficili. In effetti, hanno richieste ben precise in fatto di cure. Ma basta conoscere le loro esigenze e imparare qualche trucco per farle crescere rigogliose. Ecco qui, allora, tutte le cose da fare e non fare. Se si mettono in pratica, si otterranno risultati formidabili: piante verdi e bellissime, proprio come quelle del fiorista.
Le mosse da fare
Innaffiare
La terra delle felci deve essere sempre un po’ umida. D’inverno la pianta va bagnata due volte alla settimana. D’estate almeno quattro. Si deve usare acqua a temperatura ambiente e decalcificata, come quella per il ferro da stiro. Altrimenti il calcio si deposita sulle radici e impedisce alla felce di bere.
Nebulizzare
Soprattutto davallia e capelvenere, che hanno foglie piccole e si disidratano rapidamente, vanno spruzzate ogni giorno.
Schermare
Le felci amano i posti luminosi ma ben ombreggiati. Il sole, infatti, ustiona le foglie, che diventano marroni. Se il vaso è
sul davanzale di una finestra bisogna schermare il vetro con una tenda.
Ruotare
Una volta alla settimana il vaso va girato di 180 gradi. Con questa mossa si evita che la pianta cresca sbilanciata, con fronde rigogliose (dove prende la luce) e altre no (quelle volte verso l’ombra).
Concimare
Da marzo ad agosto, va aggiunto all’acqua delle innaffiature del fertilizzante per piante verdi da interni. La quantità? Un terzo della dose indicata sulla confezione, ogni due settimane.
Pulire
Ogni settimana si tolgono le foglioline secche cadute sulla terra e si tagliano le fronde spoglie.
Le mosse da non fare
Abbandonare
Attenzione all’acqua: se rimane nel sottovaso c’è il rischio, soprattutto con il capelvenere, che le radici marciscano.
Lucidare
Il prodotto che si spruzza per lucidare le piante verdi non va bene per le felci. Ha un effetto “lacca”: chiude i pori e blocca la respirazione delle foglie. Inoltre, il getto freddo puòcongelare quelle più giovani e tenere.
Spolverare
Molte varietà, come la felce a corna d’alce, hanno una peluria finissima che capta l’umidità. Può sembrare polvere, ma se si passa un panno per toglierla si danneggia la pianta.
Spostare
Per evitare di nebulizzarle tutti i giorni, spesso le felci vengono messe in bagno o in cucina, gli ambienti più umidi della casa. È una mossa da non fare. Sono stanze dove le finestre si aprono spesso. E le correnti d’aria e il brusco abbassamento di temperatura sono nemici di queste piante.
Rinvasare
Non è facile cambiare vaso alle felci senza danneggiare le radici. Perciò è un’operazione da fare solo se necessario.
Buttare
Se la felce rimane spoglia, non è detto che sia da gettare. Si recidono gli steli a cinque centimetri da terra. Se le gemme sono sane, rispuntano presto nuove foglie.