SECONDO LA TRADIZIONE
Tradizionalmente i giardini zen in miniatura, bonseki, vengono creati su vassoi di dimensioni variabili, laccati. Sabbia bianca, rocce e un piccolo rastrello di legno costituiscono gli elementi di base. L’arte del bonseki è ricca di riferimenti simbolici, ecco perché camminare in un giardino zen passo dopo passo, come i monaci, oppure percorrere questo spazio a livello simbolico, è un viaggio nell’anima.
ARTE ANTICA
Durante il Periodo Edo, fra Seicento e Ottocento, si diffusero molte scuole di bonseki. Popolare fra le donne dell’antica Tokyo, progressivamente andò in declino, tuttavia questa attività rinasce in tempi recenti. L’attenzione verso la meditazione zen porta a una riscoperta della cultura antica, densa di insegnamenti simbolici: una ricerca che ricorda l’importanza, nella vita di ogni giorno, delle piccole cose in grado di aggiungere serenità e gioia al quotidiano. Il senso del giardino zen, come spiegano gli artisti, non è nel risultato, bensì nel piacere e nella gratificante sensazione di pace che si prova nel realizzare questa piccola creazione in costante cambiamento.