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Fuori moda? Complicate? Troppo vecchie o ingombranti? Niente di più sbagliato. Forme, colori e fogliame sono così cambiati che adesso è difficile, quasi impossibile, non innamorarsene.
Da qualche anno, le Dahliae hanno cambiato aspetto: alcune esibiscono un magnifico fogliame color porpora, altre hanno fiori semplificati e alleggeriti, le piante stesse sono divenute più fitte e solide, tanto da non richiedere più l'utilizzo di tutori.
In generale, poi, le fioriture sono più precoci: non si deve più aspettare fino ad agosto o settembre, perché già da luglio fanno capolino i primi fiori.
Per finire, "grazie" al riscaldamento globale non è più necessario dissotterrarle in autunno, ma si può tranquillamente lasciarle in terra piena (proprio come avviene nel caso delle piante perenni), semplificando notevolmente la loro manutenzione.
Storia di una ripresa
Le Dahliae sono originarie dell'America centrale (più precisamente del Messico). I primi tubercoli furono introdotti in Europa perché ritenuti commestibili, ma ben presto i coltivatori si interessarono ai loro fiori e alla differenti varietà esistenti. E poiché i maiali non hanno mai amato i loro tuberi, le Dahliae sono state a lungo utilizzate come bordure degli orti, dove era facile gestirle con tutori o fili di sostegno; i loro bei fiori, inoltre, assicuravano deliziosi mazzi da tenere in casa da metà estate fino alle prime gelate.
Dopo un momento di gloria conosciuto negli anni '60 e '70, le Dahliae sono state messe da parte all'inizio degli anni '80, complice il crescente interesse per le piante perenni.
Ciononostante, molti hanno continuato a piantarle per i loro fiori tardivi di cui si poteva godere dalla fine delle vacanze per tutto l'autunno, periodo in cui molte perenni appassiscono e la fioritura degli arbusti diminuisce. Da una decina d'anni però questi fiori hanno nuovamente attirato l'attenzione dei creatori di ibridi, che di volta in volta selezionano varietà più curiose e accattivanti.
Una notevole quantità di forme e colori
Le tipologie dei fiori si sono molto diversificate: alcune hanno preso forme più semplici, quasi selvatiche, altre al contrario hanno adottato forme e colori molto sofisticati e veramente sorprendenti.
Anche il fogliame è cambiato negli ultimi anni, con l'apparizione di innumerevoli varietà a foglie porpora. Questi esemplari, non solo valorizzano i colori di alcuni fiori (giallo, arancio, rosso), ma rallegrano anche le aiuole prima della fioritura.
Molte, fra le varietà di nuova creazione, presentano un fogliame più frastagliato, leggero, eredità diretta di specie come la D. sherfii, la D. coccinea e la D. palmeri.
Infine, alcuni esemplari raggiungono dimensioni straordinarie come la D. imperialis, in grado di svettare fino a m 4 al momento della fioritura.
Portale fuori dall'orto e crea abbinamenti armoniosi!
L'evoluzione delle Dahlia va di pari passo con il cambiamento del loro utilizzo. Finiti i tempi in cui erano destinate a formare file di fiori da bouquet nei pressi degli orti, oggi hanno pieno diritto di essere ospitate nelle aiuole.
Lo sviluppo esuberante e i colori caldi di numerose varietà si adattano bene alle composizioni dal carattere esotico, in compagnia delle grandi foglie porpora del Ricinus o della Canna e della Colocasia, che si sviluppa a sua volta velocemente in terreni caldi e umidi.
Se preferisci un insieme meno estroso, scegli varietà di taglia media e abbinale a fiori leggeri come Gaura, Salvia uliginosa o Verbena bonariensis che arricchiscono le Dahlia di tonalità a loro sconosciute come il blu azzurro e il blu violaceo. Queste si mescolano con facilità a tutti i fiori estivi, annuali o perenni, ma anche ad alcuni arbusti particolarmente fioriferi che vengono coltivati come fossero delle perenni (e vengono potati raso suolo ogni primavera): la Lavatera arbustiva, la Caryopteris Grand Bleu o la Perovskia Blue Spire. Di contro, però, è meglio tenerle lontane dagli alberi e dagli arbusti, a causa dell'eccessiva quantà delle radici e dell'ombra, che non gradiscono molto.
Una forte personalità
Se dopo tutto quello che abbiamo detto, pensi ancora che alcune Dahliae siano troppo pesanti e sofisticate, mescolale con delle graminacee leggere, annuali (Hordeum jubatum, Pennisetum purpureo) o a delle perenni (Pennisetum orientale Karley Rose, Stipa splendens, Calamagrostis Overdamn, Miscanthus Morning Light, Zebrina o Gold Bar).
Per concludere, ricorda che queste nuove varietà hanno un carattere talmente deciso che non vanno piantate in gruppo: 1 o 3 esemplari sono più che sufficienti per essere messi in mezzo ad altre piante.
Stai attenta a predisporre un buon terreno d'impianto e a lasciar loro spazio perché si sviluppino senza entrare in competizione con le piante vicine.