Uno shampoo non shampoo. O quantomeno 100% green, formulato con soli ingredienti naturali per avere una chioma splendente, senza fare del male all’ambiente (ai capelli e al cuoio capelluto). È la moda del lavaggio low poo o no poo, trend che arriva dagli States e consiste nel sostituire gli shampoo tradizionali con prodotti più verdi e senza sostanze chimiche. Le creme lavanti -per definizione sono catalogate in questo modo- di tipo low-poo sono una sorta di normali shampoo, privi però di solfati, parabeni e siliconi, con Ph neutro. La mission è quella di eliminare le sostanze chimiche considerate troppo nocive per la fibra capillare e il cuoio capelluto. Fondamentale, davanti alla vasta scelta di prodotti disponibili sugli scaffali del supermercato, è controllare gli ingredienti dello shampoo per vedere se è tradizionale o low poo. Se vuoi provare, prediligi shampoo biologici e non chimici e punta su formule a base di proteine del riso, note per le proprietà idratanti e volumizzanti. Gli hair stylist consigliano di alternare il low poo ad altri metodi naturali ed ecosostenibili.
Il co-washing
Queste creme lavanti o “paste lavanti“, termini con i quali spesso vengono venduti gli shampoo low poo, si basano sulla detersione che segue il principio del co-washing. Le guru del beauty e dell’hairstyle sapranno già tutto di questa moda pop di prendersi cura della chioma, ossia del conditioner washing: lavare i capelli senza shampoo, ma solo con il balsamo, ricco di nutrienti, solitamente meno aggressivi. Ovviamente non si tratta di balsami comuni, che usiamo solitamente per districare dopo il lavaggio, ma di un’emulsione specifica creata per detergere e nutrire i capelli in maniera più delicata. Il co-washing evita l’uso di prodotti che contengono soprattutto solfati, particolarmente schiumogeni e che rischiano di seccare e rendere fragili i capelli. Solitamente i balsami per il co-washing, e quindi i low poo, contengono sostanze naturali come aceto, bicarbonato, zucchero, olio di cocco.
E lo shampoo no poo?
Chi ama utilizzare gli shampoo no-poo compie una scelta più radicale e decisamente green. In questi prodotti per la salute dei capelli, infatti, si trovano soltanto ingredienti naturali. La formulazione più classica? Argilla mischiata ad acqua di rosa e olio d’Argan, per ottenere una pasta che viene applicata uniformemente sui capelli umidi e lasciata in posa per una decina di minuti. Il no-poo è un tipo di lavaggio troppo aggressivo in quanto rischia di danneggiare i capelli privandoli di alcuni nutrienti essenziali. L’ideale sarebbe dunque preferire un prodotto low poo, senza solfati, siliconi né parabeni, ma con principi attivi di origine vegetale che agiscono sulla fibra capillare senza danneggiarla.
Per chi è indicato il low poo?
I prodotti low poo sono stati pensati soprattutto per lavare i capelli ricci, che con questo trattamento risulteranno più nutriti, domabili e meno crespi. Allo stesso modo, è ideale per i capelli lisci e anche per quelli grassi, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, perché in grado di preservare gli oli naturali e il sebo della cute, che rendono i capelli morbidi e lisci.
Lavaggio low poo in 5 mosse
Prima di imparare le cinque mosse del lavaggio low poo, fai per l’ultima volta uno shampoo normale, in modo da eliminare i residui di siliconi e altro. Procurati un pettine a denti larghi, che non spezza i capelli, e scegli il prodotto che preferisci tra quelli proposti in commercio.
- Lava la cute con il giusto balsamo per il co-washing, massaggiando bene le radici per eliminare i residui di prodotti di hair styiling.
- Risciacqua continuando a massaggiare la cute.
- Secondo lavaggio: applica un’altra noce di prodotto, più abbondante rispetto al solito, mischiata a un cucchiaino di zucchero di canna (se il prodotto non lo contiene già tra gli ingredienti), e massaggia, facendo quindi un leggero scrub. Applica partendo dalle radici fino alle punte, iniziando a districare delicatamente i capelli con le dita.
- Lascia in posa 5 minuti.
- Risciacqua abbondantemente con acqua fredda o al massimo tiepida, ma non calda, per limitare il crespo.
Consiglio contro i capelli ricci crespi. Il segreto è nell’asciugatura.
Asciuga i capelli con un asciugamano o un turbante in microfibra, oppure un panno di cotone, e successivamente con il diffusore del phon. Se sei abituata a usare articoli di styling come cere o gel, puoi metterli sui capelli ancora bagnati, prediligendo prodotti biologici e il più possibile green.
Low poo: pro e contro
Questo metodo di lavaggio comporta diversi benefici per la salute e il benessere dei capelli, specialmente quelli ricci e aridi. Infatti il vantaggio principale di utilizzare prodotti low poo per il co-washing è quello di rendere i capelli più morbidi, setosi. Questi prodotti, essendo nutrienti e molto districanti, sono comodi anche in viaggio: con un solo prodotto, invece che un set di shampoo, balsamo, maschera, si avranno ottimi risultati. Ogni quanto lavare i capelli? La regola è sempre quella di non esagerare: una volta al mese, è la giusta routine del co washing.
Non ci sono veri e proprie controindicazioni nell’utilizzo dei prodotti low poo, perché formulati con ingredienti naturali e non aggressivi. Tuttavia, in caso di caduta di capelli o forfora, il co-washing potrebbe non essere sufficiente. In questo caso alterna i lavaggi con prodotti più specifici per queste problematiche.