Sapere come realizzare un filtro per l’acqua con mezzi di fortuna può sempre tornare utile, soprattutto se si abita in campagna o si fa spesso campeggio. Ma vediamo come fare

Creare da sole un filtro efficace per l’acqua può sembrare un compito molto difficile e complesso ma non deve necessariamente essere così.

Bastano infatti pochi accorgimenti per realizzare anche a casa un filtro piuttosto efficace che può aiutare a risolvere anche situazioni difficili e spiacevoli, come ad esempio una gita in montagna in cui abbiamo scordato l’acqua a casa.

Come purificare l’acqua con mezzi di fortuna

Se siamo in una situazione di emergenza in cui non abbiamo a disposizione nessun sistema di filtraggio e depurazione dell’acqua, è comunque possibile costruirne uno usando una bottiglietta di plastica da mezzo litro e un pezzo di corda (ma anche una stringa per le scarpe può essere adatta allo scopo), per vivere a impatto -quasi- zero.

Il primo step, quale che sia il metodo di filtraggio preferito è ovviamente bollire l’acqua: già da solo questo processo aiuta a eliminare la maggior parte di virus, parassiti e batteri presenti, a patto che l’acqua sia fatta bollire per almeno 15 minuti, per ogni mezzo litro.

Dopo aver fatto questo passaggio, si può procedere con la realizzazione del filtro vero e proprio: bisogna innanzitutto tagliare la bottiglietta di plastica in due parti, al centro.

La base sarà il nostro serbatoio dove raccogliere l’acqua filtrata, mentre la parte “del tappo” sarà il filtro vetro e proprio. Ovviamente bisogna inserire in questa seconda parte dei materiali che fungano da filtro e si possono trovare anche in natura, a patto di fare attenzione.

Per rendere il filtro più efficace, è molto importante creare diversi strati (ad esempio uno di sabbia, uno di pietre di piccole dimensioni, e così via) che permettano di trattenere le impurità.

Una volta realizzato il filtro, basta farci due fori e farvi passare la corda, in modo che possa essere comodamente appeso, e vi si possa porre sotto il serbatoio di raccolta dell’acqua filtrata.

L’ultimo step prevede nuovamente un passaggio sul fuoco e altri quindici minuti di ebollizione per ogni mezzo litro di acqua.

Se abbiamo un pezzo pulito di stoffa (come una garza) questo può essere applicato all’ultima parte del filtro, per ottenere un grado di filtrazione maggiore e poter poi usare l’acqua filtrata in maggior sicurezza.

Questo sistema può essere utile per lavare ad esempio le stoviglie dopo un pic-nic ecologico.

Filtrare l’acqua tramite ebollizione

Un altro metodo comune e facilmente replicabile a casa consiste della cosiddetta distillazione solare; in pratica si tratta di filtrare l’acqua tramite il processo di ebollizione ed evaporazione.

In particolare questo sistema consiste ad esempio per desalinizzare l’acqua del mare e renderla dolce e quindi utilizzabile per vari scopi domestici.

Basta procurarsi una tazza di ceramica e una ampia zuppiera o insalatiera in vetro; questa servirà come contenitore per il sale estratto dall’acqua durante il processo di desalinizzazione. L’acqua dolce verrà invece raccolta nella tazza.

Servirà anche della pellicola per alimenti (il domopak) e un piccolo peso, come un sasso.

Il procedimento andrà svolto in un punto luminoso, sotto la luce diretta del sole (e funziona meglio nei mesi estivi, quando i raggi e il calore sono più intensi). Di fatto il sole scalderà l’acqua salata rendendo umida l’aria all’interno della zuppiera. L’umidità condenserà all’interno della tazza, trasformandola in acqua dolce.

La tazza va posta nella zuppiera con l’acqua e il tutto va coperto con la pellicola, con il piccolo peso posto, sulla pellicola proprio sopra la tazza. Basta lasciare il tutto sotto la luce diretta del sole per 3-4 ore per avere dell’acqua perfettamente desalinizzata, già raccolta nella tazza.

Questo desalinizzatore fai-da-te funziona sfruttando il calore dei raggi sole per far evaporare l’acqua salata presente nella tazza. La pellicola per alimenti intrappola poi all’interno della zuppiera il vapore acqueo generato dall’evaporazione, creando una condensa.

Questa condensa sarà formata da piccole gocce di acqua dolce e pura, che grazie al peso esercitato dal sasso goccioleranno nella tazza, riempiendola.

Ovviamente questi metodi di filtraggio e desalinizzazione dell’acqua sono molto rudimentali, ed è bene considerarli come un’ultima spiaggia in caso di assoluta necessità o come esperimento scientifico da fare magari con i più piccoli.

In caso di reale necessità di filtraggio dell’acqua, in particolare per uso domestico o per bere, la cosa migliore è procedere con l’acquisto di sistemi professionali di filtraggio per uso domestico, che possono essere applicati direttamente ai lavandini di casa, o anche con delle caraffe filtranti che si trovano in tutti i supermercati e vanno riempite all’occorrenza.

Questo sistema potrebbe però essere interessante per filtrare ad esempio l’acqua del condizionatore e usarla poi per bagnare le piante.