Le donne hanno 14 volte più probabilità di morire a causa di disastro naturale. È quanto si evince dal rapporto Domestic Violence NSW che nella sua analisi si spinge oltre, trovando anche una correlazione tra disastri naturali e violenza di genere.
Disastri naturali, le donne più esposte degli uomini
Nonostante le prove suffragate dai dati, i ricercatori australiani del Women’s Environmental Leadership (WELA) affermano che le politiche sul clima e sull’ambiente non riconoscono ancora adeguatamente i maggiori pericoli cui vanno incontro le donne durante e dopo i disastri naturali. In particolare, si è osservato che in seguito a eventi calamitosi, le donne possono trovarsi in situazioni di maggiore vulnerabilità, a causa della perdita di abitazioni, della mancanza di sicurezza e della distruzione delle reti sociali di supporto.
«L’impatto di genere» sui disastri naturali
Le cause di questa disparità di genere sono molteplici e complesse. Specie nelle parti del mondo meno sviluppate, le donne hanno ancora oggi un accesso limitato alle risorse e alle informazioni che potrebbero aiutarle in caso di disastri naturali. In alcuni casi interferiscono anche norme sociali e disuguaglianze di genere esistenti, tali da acuire rischi per le donne durante i disastri.
«L’impatto di genere» non è affatto uniforme, spiega Carla Pascoe Leahy, responsabile del WELA: «C’è lo svantaggio sociale, ma le donne sono anche svantaggiate economicamente e quando si trovano a dover affrontare una crisi, hanno meno sicurezza e meno risorse a cui attingere». Un’affermazione che solleva non poche criticità riguardo alla sicurezza delle donne in situazioni di emergenza climatica e indica anche come sia necessario tener conto di una fragilità maggiore delle donne, soprattutto quando si strutturano politiche climatiche.
Disastri naturali e violenza di genere: quale correlazione?
Secondo il rapporto, la disparita della gestione post trauma ha conseguenze ancora peggiori per le donne. Aumenta infatti in molti casi il rischio di violenza domestica. I disastri indotti dal clima possono amplificare le disuguaglianze di genere, rendendo le donne più vulnerabili alla violenza, anche quando per altri la vita può tornare alla normalità. Inoltre, l’assenza o la debolezza delle strutture sociali, economiche e legali durante e dopo i disastri naturali può creare ambienti che abilitano la violenza di genere, aggravando ulteriormente la situazione.
Questo perché, spiega la ricerca, i ruoli di genere tradizionali tendono a radicarsi più profondamente dopo un evento disastroso. Mentre gli uomini generalmente assumono ruoli considerati «eroici» (interventi di salvataggio, aiuto nei soccorsi, la successiva ricostruzione…), le donne hanno invece un carico maggiore dal punto di vista assistenziale. Nella maggior parte dei casi, i responsabili delle violenze erano proprio questi «uomini-eroi» che di fatto si sentivano legittimati nei loro comportamenti, forti del fatto che la comunità li avrebbe perdonati per tutto ciò che avevano passato.