Da quando saranno messi fuori commercio i sacchetti di plastica?
Dal gennaio 2011.
Perché le bottiglie di plastica sono dannose per l’ambiente e la città di Bundanoon, in Australia, le ha bandite?
Lasciate in natura sono difficili da degradare (da 100 a 1.000 anni). Per questo è importante raccoglierle e riciclarle. Dal riciclo, infatti, si possono ottenere tanti nuovi prodotti come felpe, coperte in pile, tappetini per auto, imbottiture per piumini.
A chi si regala una vecchia bicicletta arruginita invece di portarla in discarica?
Alle ciclofficine popolari, una rete che ritira, ripara e recupera le biciclette in cattivo stato e quelle abbandonate. Poi le bici “resuscitate” vengono distribuite gratuitamente a chi ne ha bisogno. Trovi gli indirizzi città per città su www.ciclonauti.org e ampioraggio.contaminati.net.
Come devono essere smaltite le cartucce per stampanti?
Sono classificate come Rup (rifiuti urbani pericolosi) e smaltite negli appositi contenitori speciali presso le isole ecologiche.
Quali materiali si possono riciclare più volte?
Tutti i materiali di imballaggio. Alcuni all’infinito, come il vetro e i metalli, altri per un numero limitato di volte, perché con il continuo riciclo perdono alcune caratteristiche. Per esempio, le caffettiere prodotte in Italia sono di alluminio riciclato. Stesso discorso per il vetro: una bottiglia su due viene dal riciclo. Quanto al legno, il 90 per cento dei pannelli truciolari per i mobili proviene da questa fonte.
Grazie al riciclo dei rifiuti, quanta energia si risparmia?
Dal 40 al 90 per cento, a seconda del materiale: con l’alluminio il risparmio è del 95 per cento, con il vetro del 68 e, con la plastica, del 50 per cento. Riciclare un materiale vuol dire consumare meno energia di quella che serve per ricavarlo ex novo. E avere meno CO2: dal 1998 a oggi grazie a questo sistema sono state emesse 48 milioni in meno di tonnellate di biossido di carbonio.
Dove si butta il tappo a vite dei barattoli di vetro?
Nel contenitore dei metalli.
Cosa significa la scritta Mater-Bi?
È il nome commerciale di un tipo di plastica biodegradabile brevettato dall’italiana Novamont e ottenuto dalla lavorazione degli amidi (mais, patate…). Viene usato per produrre stoviglie, buste di plastica, cotton fioc e tanti altri prodotti (www.novamont.com).
Dove si gettano i vecchi cd e dvd?
Nell’indifferenziato o nelle isole ecologiche più attrezzate.
Dove si elimina il cartone usato della pizza?
Nel contenitore della carta. Ma solo se pulito e non unto, altrimenti deve essere gettato nel bidone dell’indifferenziato.
Le posate usa e getta vanno messe insieme alla plastica?
No, sono oggetti difficilmente riciclabili e si mettono con i rifiuti indifferenziati.
I contenitori di acciaio, come i barattoli delle conserve e le lattine, si raccolgono insieme ad altri materiali?
Dipende: in alcune città vanno con il vetro, in altri con la plastica. Occorre informarsi presso il proprio Comune. Grazie a questa attività, nel giro di otto anni si sono recuperati oltre due milioni di tonnellate di questo metallo, l’equivalente, in peso, di 200 Tour Eiffel!
Cosa sono “gli ingombranti”, o “i beni durevoli”, e dove devono essere smaltiti?
I computer, gli elettrodomestici e i mobili vanno portati alle isole ecologiche. Bisogna però informarsi sempre presso il proprio Comune per capire come è organizzata la raccolta.
Perché hanno tolto dal commercio i termometri a mercurio?
Il mercurio è un metallo pesante altamente tossico: ne basta un grammo per inquinare 1.000 litri d’acqua. Dall’aprile 2009 il bando si è esteso ai termometri, fino alla completa dismissione della sostanza entro il 2020.
In quale modo potrebbero essere usati i rifiuti umidi prodotti da una famiglia?
Avviandoli al compostaggio domestico per ottenere dell’ottimo compost, cioè un terriccio ricco di sostanze nutritive da usare per il giardino. Realizzarlo è facile se si seguono le istruzioni disponibili su www.ecosportello.org.
A cosa corrisponde il titolo di “comune riciclone”?
È il riconoscimento che Legambiente dà ogni anno al Comune che gestisce meglio i propri rifiuti. Nel 2009 il vincitore è stato Cessalto, in provincia di Treviso.
Quanti anni occorrono perché un sacchetto di plastica abbandonato si decomponga?
Dai 400 ai 1.000 anni.
Fazzolettino di carta, mozzicone di sigaretta, calze di nylon: quale prodotto impiega più tempo a decomporsi se abbandonato?
Le calze di nylon: ci vogliono 30-40 anni. Seguono i mozziconi di sigaretta (2 anni) e i fazzolettini di carta (3-6 mesi).
È possibile riciclare i vecchi televisori a tubo catodico?
Sì, si può trasformare il vetro (il 57 per cento dell’apparecchio) in piastrelle e, con 30 tv, si possono pavimentare 70 metri quadri. Restano la plastica (finisce nei nuovi televisori), il ferro (negli elettrodomestici), l’alluminio e il rame (nei circuiti stampati e nei cellulari).
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