Nel mese di giugno l’Europa meridionale si è trovata ad affrontare temperature record causate dell’aria calda in arrivo dal Nord Africa. Le ondate di calore a Cipro e in Grecia hanno causato la morte di numerose persone, mentre la Turchia è alle prese con incendi boschivi e temperature che hanno superato i 40 °C. Secondo i meteorologi si tratterebbe solo di un antipasto delle condizioni estreme cui andremo incontro in estate.

Le ondate di calore in Grecia

La prima ondata di calore dell’estate in Grecia ha portato alla chiusura dell’Acropoli e delle scuole. I meteorologi hanno affermato che questo caldo intenso “passerà alla storia” e potrebbe essere l’anticipazione di ciò che accadrà quest’estate.

Il caldo senza precedenti è stato causa della morte di cinque turisti con temperature che hanno superato i 40 °C in alcune zone del Paese (Creta ha raggiunto i 44,5 °C e la penisola del Peloponneso i 43,9 °C).

Ondate di calore, la situazione in Italia

Alla metà di giugno anche l’Italia ha affrontato la prima grande ondata di calore dell’estate, con un anticiclone africano che ha fatto salire le temperature fino a 40 °C: 10 °C in in più rispetto alle medie stagionali. I termometri hanno registrato fino a 40 °C a Roma, Napoli e Firenze, i 42 °C nelle zone interne della Sardegna e della Sicilia .

Due morti a Cipro per il caldo

L’ondata di caldo durata una settimana ha colpito anche Cipro. Due i morti con gli ospedali che hanno dovuto gestire molti casi di colpi di calore. Il Paese ha emesso il suo primo allarme rosso della stagione poiché alcune aree hanno raggiunto temperature di 45 °C, 10 °C superiori alla media per questo periodo dell’anno, stabilendo un record per il giorno più caldo di giugno di sempre.

Cipro ha dovuto affrontare anche un lungo periodo di siccità (il 2024 sull’isola è il decimo anno più siccitoso da 123 anni a questa parte) con i vigili del fuoco alle prese con vasti incendi boschivi.

Temperature estreme e incendi in Turchia

Le temperature in Turchia nel mese di giugno sono state di circa 8-12 °C più alte della media stagionale, con le massime che hanno raggiunto i 40 °C e oltre in molte città. A Istanbul sono stati emessi avvertimenti per le categorie più vulnerabili come anziani, malati, donne incinte e bambini contro l’esposizione prolungata al sole. Anche gli incendi boschivi hanno rappresentato un problema con sette province colpite.

Perché fa così caldo nell’Europa meridionale?

I venti che soffiano aria calda e polvere nel Mediterraneo orientale dal Nord Africa sono alla base dell’insolita ondata di calore che ha caratterizzato il mese di giugno. Un’analisi dell’organizzazione no-profit Climate Central sostiene che il caldo estremo è stato reso cinque volte più probabile dai cambiamenti climatici e che almeno 290 milioni di persone hanno sofferto in condizioni di caldo insolito.

Secondo l’analisi del Copernicus Climate Change Service (C3S) dell’UE, l’Europa è il continente che si sta riscaldando più rapidamente. Questi periodi di caldo estremo hanno un impatto importante anche sulla salute. Un rapporto congiunto dell’Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite e del C3S pubblicato a inizio 2024 ha rilevato che negli ultimi 20 anni i decessi correlati alle ondate di calore sono aumentati del 30% in Europa.

E le previsioni non promettono nulla di buono. Il C3S ha affermato che le temperature tra luglio, agosto e settembre saranno probabilmente più alte della media: «È probabile che l’ultima parte dell’estate europea sia più calda della media ovunque, più secca della media nel sud e più umida della media nell’estremo nord».

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