C’è tempo fino al 31 ottobre per visitare Expo, se non l’hai ancora fatto o non hai avuto tempo per fare il suo “giro del mondo” per intero. Il consiglio è naturalmente quello di non rinunciare, dato che non capiterà per parecchi anni di avere l’Esposizione Universale nel nostro paese. A tal proposito ricordiamo che le prossime sono previste ad Astana (Kazakhstan) e a Dubai (Emirati Arabi).
Sarà banale o scontato, ma se vuoi girare Expo come si deve, devi partire dal Padiglione Zero , che si trova all’estremo ovest del decumano (di fronte all’ingresso Triulza). Il suo compito è quello di farti entrare nel giusto mood illustrandoti il percorso che ti attende, puntando molto sulle emozioni. Come? Attraverso archivi pieni di informazioni, installazioni, sculture e cortometraggi firmati da autori come Mario Martone e Costanza Quatriglio.
Non si può pensare di andare ad Expo senza visitare il Padiglione Italia . Peccato che sia veramente difficile accedervi, se non si ha un’intera giornata a disposizione: si può arrivare persino a fare cinque ore di fila. È per questo che è stata avanzata la proposta di tenerlo aperto anche dopo, fino al 6 gennaio, proposta che però è ancora in fase di vaglio da parte di Expo. Al suo interno troverai il top della produzione eno-gastronomica di casa nostra, che potrai naturalmente degustare. Il Padiglione è piuttosto ampio: si compone infatti del Palazzo Italia, oltre che di quattro edifici sul Cardo e della Lake Arena.
Un altro Padiglione per il quale devi mettere in conto qualche ora di fila è il Giappone . Si tratta comunque di una tappa che non può mancare, soprattutto se ami la cultura orientale e la sua arte culinaria. Al di là della raffinatezza architettonica dello spazio, va segnalato il fatto che i menù, in questi mesi, sono sempre stati aggiornati in base alla stagionalità dei prodotti. Non aspettatevi solo sushi e sashimi, ma anche piatti tradizionali poco conosciuti qui da noi.
Cosa riserva il Padiglione del Kazakhstan , paese che ospiterà l’Esposizione Universale nel 2017? Una mostra multimediale a dir poco spettacolare, diventata una delle maggiori attrazioni di Expo. Il Kazakhstan ci fa scoprire tutte le sue ricchezze agricole e in particolare quelle gustose mele che arrivano persino a pesare un kg. La conclusione migliore del viaggio virtuale all’interno del padiglione è naturalmente quella al ristorante, dove è possibile assaggiare sapori per noi nuovi.
Nel 2020 Expo verrà organizzato a Dubai, quindi probabilmente sarai curiosa di sapere cosa c’è nel Padiglione Emirati Arabi Uniti . Possiamo dire che è uno dei più interessanti, in quanto ci proietta in una dimensione futuristica: delle rampe (che ricordano le dune) portano al centro dove viene proiettato un cortometraggio alla fine del quale il visitatore viene condotto in uno spazio teatrale interattivo. Da segnalare la degustazione gratuita di dolci tipici appena sfornati, accompagnati da caffè arabo.
Se anche tu sei diventata un’appassionata di street food (una delle tendenze del momento) devi assolutamente fare un salto al Padiglione dell’Olanda , che ha scelto una soluzione open air con una serie di truck su un bel prato verde. Oltre ai classici panini con salsiccia e patatine fritte (rigorosamente biologiche) potrai assaggiare anche specialità come il Dutch Weed Burger, realizzato con delle alghe (da allevamento sostenibile). Da bere birra, ma anche centrifughe di frutta e verdura.
Expo ti dà anche la possibilità di scoprire qualcosa in più della Polonia , paese che non viene spesso inserito nei nostri itinerari turistici. Costruito con delle cassette di mele, il Padiglione ti accoglie sulle note di Chopin e ti racconta la sua storia con un breve film in 3D, per poi farti degustare alcune sue delizie, dai dolci ai succhi di frutta. La Polonia è anche una grande produttrice di spezie, che vengono offerte (gratuitamente) ai visitatori.
L’Austria invece ti ricorda quanto è importante l’aria che respiri, anche grazie al verde: non a caso il suo Padiglione è fatto di 560 mq di bosco e, quanto ti ci immergi, senti subito il cambio di temperatura grazie all’effetto rinfrescante degli alberi e delle varie piante presenti. Decisamente uno dei padiglioni più belli di Expo, che non si può non visitare, anche se magari la cucina in questo caso passa leggermente in secondo piano.
Se hai dei figli ti consigliamo di fare un salto anche nel Padiglione della Corea del Sud , non tanto per le pietanze locali (che sono comunque gustose) quanto per il discorso alimentare che viene fatto al suo interno. Ci sono infatti delle installazioni che mostrano le problematiche legate all’obesità e le conseguenze di un eccessivo consumo di cibo in scatola, oltre che dei robot che mostrano su degli schermi gli alimenti sani che non dovrebbero mai mancare in tavola. Un esempio divertente e leggero di educazione alimentare.
Non puoi infine passare all’Expo senza farti un giro sulla rete del Brasile . La prima parte del percorso di questo Padiglione, infatti, è caratterizzato da questa rete elastica sotto la quale è possibile osservare le principali coltivazioni del paese. Un vero divertimento, per grandi e piccini, che può vantare una media di 15mila visitatori al giorno (per la serie: preparati anche qui a fare la fila). Per quanto riguarda la cucina, ricordiamo che quella brasiliana non è niente male, quindi vale la pena fermarsi a mangiare qualcosa.