I tempi cambiano e con loro anche il modo in cui ci muoviamo: l’auto non è più status symbol tout court, ma nemmeno un semplice mezzo per spostarsi, piuttosto diventa un accessorio di tutte le declinazioni delle nostre vite dinamiche e delle nostre passioni. Un concetto che si esprime tramite design e tecnologia, senza mai dimenticare l’ottimizzazione degli spazi e un occhio di riguardo per l’ambiente.
Ford Puma cerca di dare vita esattamente a questo concept e non a caso è tra le sette candidate al titolo di Auto dell’anno 2020. Tecnicamente è un crossover: può ricordare un Suv per via dell’assetto alto, ma è molto più compatta, senza però sacrificare gli spazi interni.
Abbiamo avuto la possibilità di testarla e viverla sulle strade suggestive dell’Andalusia, e ora vi raccontiamo le cinque cose davvero notevoli di Ford Puma.
1. Il Look
Ford Puma ha ereditato il nome da un vecchio modello di fine anni ’90, ma di quei tempi non è rimasta traccia: la nuova Puma non si è limitata a rifarsi il look, ma ha subito un completo makeover. Le linee futuristiche di questo modello riescono a trovare un buon equilibrio tra movimento ed eleganza, con l’assetto alto, e la linea del tettuccio che scivola verso il basso. Il discorso non cambia negli interni, super curati nei rivestimenti e con spazi sfruttati in modo iper razionale, e con il dettaglio non indifferente di poter togliere i rivestimenti dei sedili.
Due sono gli allestimenti disponibili: più dinamico il look dell’allestimento della ST-Line, mentre la Titanium punta più all’eleganza.
2. Tanta tecnologia
Dentro Ford Puma c’è tanta tecnologia e non poteva essere altrimenti, specie per quanto rigarda la connettività. Ne è lo specchio il display centrale touch da cui si possono controllare tutte le funzioni, dalla navigazione alla musica.
A ciò si aggiungono alcune chicche non trascurabili, come il caricabatterie per smartphone senza fili, la possibilità di creare un hotspot wi-fi che connette fino a 10 device, o il sedile con massaggiatore lombare.
3. Sicurezza alla guida (ma anche piacere)
La Ford Puma monta una serie di sistemi che hanno il compito di rendere la guida più sicura possibile, e in questo l’avanzamento tecnologico di questo veicolo si esprime al meglio.
Il pacchetto di Adaptive Cruise Control di Ford Pilot infatti è un sistema di guida assistita particolarmente ricco. E’ capace di riconoscere e indicare i limiti di velocità, e di aiutare a mantenersi centrati sulla carreggiata. A ciò si aggiunge il rilevamento pedoni e l’avviso di pericolo, che rileva eventuali situazioni rischiose sul percorso avvisando il guidatore in tempo reale.
Ma Ford Puma non è solo sicurezza: decisamente piacevole alla guida, è dotata di un sistema che può modificare la modalità di guida in base alle condizioni sia metereologiche che della strada, in modo da sfruttare fino in fondo tutti i possibili assetti del veicolo. Cambiare le impostazioni è poi facilissimo: accanto alla leva del cambio c’è il tasto apposito, che permette di accedere a ben 5 diverse modalità di guida.
4. Gli spazi
Forse per molti versi l’asso nella manica di Ford Puma: oltre agli spazi nell’abitacolo iper ottimizzati il colpo di genio sta nel bagagliaio, che è il più capiente tra tutti i modelli dello stesso segmento, ben 456 litri. Come è possibile? Colpo di scena: sul fondo del bagagliaio c’è una sorta di botola che nasconde una ulteriore box, che in più è rivestita in materiali sintetici ed ha sul fondo un tappo rimovibile che rendono semplicissimo il lavaggio. Tradotto: Ford Puma offre uno spazio extra dove poter riporre qualsiasi materiale, anche tutti quegli oggetti che non vorremmo mettere in auto per non sporcarla. Un plus impagabile ad esempio per chi ama le attività outdoor.
5. Attitudine green
Nel 2020 la questione ambientale non si può ignorare, e Ford l’ha affrontata programmando di immettere sul mercato entro il 2020 14 modelli elettrificati: Puma è uno di questi.
Più nel dettaglio, la Puma gode di una tecnologia Eco Boost Hybrid con motorizzazione Mild-Hybrid. La spieghiamo semplice per i profani: ha un motore tradizionale a benzina a tre cilindri, supportato però da un sistema elettrico che recupera energia durante la decelerazione, ed entra in azione durante l’accelerazione supportandola, e in più fornendo alimentazione a tutti gli accessori elettrici che troviamo nell’abitacolo.
Il risultato è una guida più reattiva, un notevole risparmio di carburante e soprattutto minimizzazione delle emissioni di CO2.