Le ultime tendenze per avere una piccola oasi di felicità anche sul balcone o in terrazza? Le svela il Festival del Verde e del Paesaggio (www.festivaldelverdeedelpaesaggio.it), la più grande manifestazione espositivo-culturale in Italia dedicata al verde in città e al paesaggio urbano, a Roma dal 5 al 7 aprile al Giardino Pensile dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.

A ciascuno il suo balcone

Sul balcone o in terrazza, ognuno può trovare la sua dimensione, anche chi ha poco tempo da dedicare al verde.In realtà, il 59% delle famiglie italiane ha almeno una pianta in casa e almeno 7 persone su 10 (il 68%) va regolarmente “a caccia” di piante nei vivai. Ma in quanti si domandano da dove arrivano le piante o come sono state coltivate? E altrettanto raramente riflettiamo sul fatto che proprio dal nostro terrazzo, balcone o davanzale possiamo dare il nostro piccolo grande contributo alla lotta contro la crisi climatica e alla protezione della biodiversità. E, ancora, quanto siamo consapevoli che le città sono il motore principale della riconversione ecologica essendo responsabili del 75% delle emissioni di CO2 e di due terzi del consumo delle risorse naturali?

Le tendenze del balcone per il 2024

Dai fiori della nonna all’orto, dal balcone per accendere i sensi a quello autosufficiente, ecco le tendenze del balcone del 2024.

Il balcone della nonna

balcone della nonna

Amato dai millenials, il balcone della nonna è pieno di piante dal sapore retrò (peonie, ortensie, rose antiche), fiori da raccogliere e portare in casa (cosmos, anemoni, digitalis), fioriture per api e impollinatori (scabiosa columbaria, nigella damascena, centaurea cyanus) accoglie mobili, vasi e decorazioni vintage e recuperate.

L’orto balcone

L’orto balcone prevede alberi da frutta (agrumi nani, uve antiche da vaso), piante aromatiche (cappero, mirto, salvia e rosmarino hanno bisogno di pochissima acqua), insalate e verdure da foglia, fiori edibili e attrattivi per gli impollinatori (calendula, bocche di leone, garofanini, emerocallis, monarde). E poi fioriture scenografiche e utili alla lotta biologica (tulbaghie e agli perenni) e fragole. Molto amate le cassette di legno anche rialzate e il riciclo dei contenitori dell’acqua e dei vecchi vasi.

Il balcone dei nostri sensi

Sai che le piante possono coccolare i sensi? Per l’olfatto, scegli piante officinali, verbena, menta, elicriso italico, stapelia (pianta con una fioritura molto appariscente dal particolare odore pungente), pelargoni profumati, mela verde, limone, ananas, incenso.

Per il tatto: mimosa pudica, pelargoni con foglia vellutata o setosa, conosciuto anche con il nome di “fiore di carta”. Per la vista: tutte le foglie, le bacche, le cortecce e i fiori!

Il balcone autosufficiente

È popolato di piante rustiche, spesso auto disseminanti con fioriture prolungate. Per esempio l’erigeron, che fiorisce per 8/10 mesi all’anno; il teucrium hircanicum, con fioritura a giugno e a settembre con pannocchie violacee alte fino a 40 cm.; il centranthus ruber con fioritura per sei mesi, colori rosa chiaro, rosa acceso, bianco; la gomphrena globosa del Cairo: fioritura ininterrotta dall’autunno alla tarda primavera, infiorescenze globose purpuree, di grande effetto. Infine le tillandsie, che richiedono pochissime cure e hanno una grande capacità di metabolizzare gli inquinanti atmosferici.

Il balcone arido

Oltre alle piante grasse, il balcone arido è popolato da piante da pieno sole con basse necessità idriche: graminacee, cappero, rosmarino, origano, lavanda, bouganvillea, lantana, alisso, aglio decorativo, elicriso, finocchio, cistus, ginestra.

Il Festival del Verde e del Paesaggio

Dal 5 al 7 aprile oltre 150 iniziative tra Talk, lezioni gratuite, workshop, sessioni esperienziali, laboratori per i piccoli, presentazioni di libri, concorsi di progettazione, esposizioni di tetti verdi innovativi e installazioni d’arte. Parole d’ordine per questa nuova edizione: ritrovare attraverso un giardinaggio ecologico e la riscoperta di una vita urbana “open air” lo stimolo e la chiave per fronteggiare il cambiamento climatico e proteggere la biodiversità riportando al centro dell’attenzione le città come parte del problema ma anche della soluzione.