I fiori sono sempre molto belli da vedere e, quasi tutti, molto profumati. In particolar modo il gelsomino ha un colore meraviglioso e un profumo molto delicato, dolce e poco invadente. Per questo avere un giardino pieno di gelsomini è una goduria per gli occhi e per l’olfatto. Ma, come tutte le piante, il gelsomino ha bisogno di tanta cura e attenzioni. In particolar modo, se viene lasciato senza cura, potrebbe crescere a dismisura, andando a provocare dei danni. In questa guida vediamo dunque come coltivare e curare il gelsomino.

Come coltivare e curare il gelsomino

Il gelsomino viene utilizzato come pianta ornamentale ma può spesso essere usato anche per la produzione di fragranze naturali e di tisane. Tutto ciò grazie al suo delicato ed esclusivo profumo e di quello, in particolare, dei suoi fiori. Il gelsomino appartiene al genere Jasminum della famiglia delle Oleaceae e la sua coltivazione non risulta particolarmente difficile o impegnativa, ma ha comunque bisogno di attenzioni e di cure.

Come coltivare il gelsomino in balcone o giardino

Per coltivare il gelsomino in balcone o in giardino non è necessario avere il pollice verde. Basta seguire qualche piccolo accorgimento e questo meraviglioso fiore crescerà rigoglioso.

Occorrente per curare il gelsomino

  • Terriccio di tipo naturale
  • Torba
  • Sabbia
  • Vasi di terracotta
  • Supporto di legno
gelsomino

Studiare la pozione

Il gelsomino, a seconda della varietà e delle dimensioni che può raggiungere la pianta, può dunque essere coltivato seguendo differenti modalità: innanzitutto come pianta ornamentale da esterni in giardino, o, in alternativa, può essere coltivato in vaso, svolgendo dunque la funzione di elegante pianta ornamentale da appartamento o da porre sul balcone.

Per quanto riguarda le sue caratteristiche, il gelsomino è originario per lo più delle regioni asiatiche e mediorientali, dotate dunque di un clima molto caldo, ma si può anche considerare una pianta molto rustica, in grado di adattarsi in modo perfetto agli inverni abbastanza rigidi delle nostre latitudini. In generale, avrà bisogno di essere a stretto contatto con la luce del sole per poter crescere sana. Durante la stagione invernale o nel caso la giornata sia particolarmente fredda, il consiglio è di coprire il vaso del gelsomino con foglie secche oppure con le piccole cortecce di una pianta, in questo modo terremo al caldo le radici. 

La coltivazione in giardino

Vediamo innanzitutto come coltivare il gelsomino in giardino. Il gelsomino viene coltivato in giardino con la finalità di abbellire muri, graticci e pergolati. Per una corretta coltivazione, non dimenticate mai di dotarlo di supporti e sostegni, in special modo quando si tratta di un gelsomino rampicante. La crescita del gelsomino avviene in modo semplice, senza che vi sia la necessità di particolari interventi. Tale crescita si contraddistingue anche per essere molto rapida.

Il gelsomino rampicante ricopre in breve tempo le superfici attorno alle quali viene fatto crescere. Sarà dunque opportuno piantare i semi di gelsomino in giardino, in special modo nelle vicinanze di cancellate, reti di separazione o staccionate. In questo modo realizzerete una elegante parete verde, senza dubbio ricca di fascino. Il gelsomino coltivato all’aperto, si può alimentare esclusivamente grazie alle piogge. Va comunque detto che occorre innaffiarlo abbastanza di frequente, in modo da mantenere in ogni momento la superficie del terreno umida.

La coltivazione in balcone

Ora passiamo a descrivere come coltivare il gelsomino in vaso. Anche per il posizionamento di un vaso di gelsomino in balcone, occorrerà scegliere con estrema attenzione la collocazione. I semi dovranno quindi essere piantati nel terriccio all’interno del vaso e quest’ultimo, non dovrà mai essere esposto né al vento né al sole cocente.

Scegliete sempre del terriccio di tipo naturale, di quelli adatti alle piante da fiore. In alternativa, vi consigliamo di dare preferenza direttamente al terriccio del vostro orto, qualora già lo aveste a disposizione. Anche il comune terriccio da giardino può tuttavia andare bene. Per una migliore crescita della pianta appena realizzata, potete anche aggiungere al terriccio dei vostri vasi torba e sabbia. In questo modo contribuirete a migliorarne il drenaggio.

Come e quando potare il gelsomino

La potatura del gelsomino va fatta nel periodo corretto, seguendo le giuste indicazioni, per non intaccare la normale crescita della pianta.

Curare il gelsomino: Quando potare il gelsomino

L’operazione di potatura va fatta sempre nel periodo antecedente alla primavera, quando cioè le giornate cominciano ad essere più lunghe e serene ma fa ancora freddo. Prima di iniziare a potare, osservate bene la pianta e cercate di capire come procedere. Questo dipende dalla zona in cui vi trovate, infatti la potatura del gelsomino varia a seconda del clima. Fate inoltre attenzione alle parti secche, che vanno rimosse a mano. Qualora appaiano i segni di una malattia, rivolgetevi ad un esperto prima che sia troppo tardi.

Come coltivare e curare il gelsomino

Potare il gelsomino in altezza

Se abitate in zone fredde dovete dare alla pianta una forma cespugliosa. Potatela in altezza e in tutta la sua circonferenza. Potete tenere questa pianta anche in vaso, ma naturalmente dovrà essere grande. Affinché il gelsomino possa avere una crescita regolare, e una conformazione quanto più omogenea possibile, sarebbe opportuno seguire delle fasi temporali che aiutano a dare un aspetto quanto più gradevole alla pianta e ai fiori, che regaleranno un profumo molto intenso. Infatti e proprio l’aspetto della gradualità e temporalità delle potature che permette di mantenere la pianta in un buono stato di salute.

Potare il gelsomino nei primi anni di vita

Solitamente nei primi anni di vita vanno potati i rami alla base per una porzione dei due terzi della lunghezza totale. Si procede in questo modo per i successivi due o tre anni, fino a quando la pianta non sarà adulta; a quel punto potete passare a tagliare rami interi, per migliorarla ed avere una pianta sempre giovane. Come detto prima, non eccedete nella potatura, perché la pianta poi non vi ripagherà con i suoi fiori profumati, o meglio ne farà davvero pochi. A proposito dei fiori, questi appena secchi vanno rimossi. Sbocciano da giugno a luglio. Subito dopo la potatura dovete concimare il gelsomino; l’ideale è senza dubbio quello liquido. Nell’arco di un anno potete concimarla se necessario tre volte.

Come far crescere il gelsomino rampicante

Avete un piccolo muro o un’inferriata che volete rendere più piacevole con piante e fiori? Allora potreste pensare di far crescere il gelsomino rampicante: questa pianta, dai fiori bianchi e profumati, è perfetta per i climi miti e caldi. Non richiede particolari cure e renderà esteticamente molto gradevoli pareti in cemento, muretti o semplici inferriate: potrà essere utilizzato anche per coprire un angolo di proprietà privata dagli sguardi indiscreti.

Occorrente per curare il gelsomino

  • Semi o germogli di gelsomino rampicante
  • Canne e bastoni da utilizzare come sostegni
  • Vasi o campo aperto in cui piantare
  • Attrezzi da giardinaggio
  • Acqua e annaffiatoio

Rispettare le tempistiche

Il gelsomino è una pianta dalla crescita molto rigogliosa, se in condizioni ottimali: per questo è perfetto anche per ricoprire muri, cancelli e inferriate. Come farlo crescere in modo semplice e senza dedicargli troppo tempo? Innanzitutto, come per tutte le piante, dovrete rispettare le sue tempistiche: esiste infatti una stagione migliore per l’innesto del gelsomino, che gli permetterà di attecchire con più facilità e quindi crescere florido e rigoglioso. Per quel che riguarda il gelsomino rampicante il periodo migliore per l’innesto è l’autunno per le regioni dal clima più mite e temperato o la primavera ove le temperature si mantengono sempre abbastanza fredde. 

Come coltivare e curare il gelsomino

Il tipo di terreno per curare il gelsomino

Per far crescere il gelsomino rampicante dovete scegliere terreni ben drenati, che non restino bagnati a lungo, perché questa pianta mal sopporta l’umidità. Inoltre il gelsomino rampicante ama le temperature calde e temperate: sarà molto difficile quindi farlo crescere in zone ove il clima è spesso freddo e le gelate sono frequenti. Più quindi la pianta sarà esposta alla luce del sole, più crescerà rapidamente. Naturalmente, fin dal momento dell’innesto, il gelsomino rampicante avrà bisogno di appositi sostegni per la sua crescita: potete usare delle canne, dei bastoni o degli strumenti appositi che troverete in ogni negozio di giardinaggio ad un prezzo abbordabile.

La legatura

Un’operazione fondamentale per far crescere al meglio la vostra pianta di gelsomino rampicante è quella della legatura: ma cosa si intende per legatura? La legatura è quell’operazione che consiste nel legare insieme alcuni steli del gelsomino, per indirizzarli dove più vi conviene: sarete proprio voi infatti a dare la forma che desiderate alla pianta, orientando i tralci delicatamente nella direzione più opportuna, senza rischiare di spezzarli. Ricordate infine che il gelsomino rampicante va annaffiato moderatamente.