La gestione delle piante d’estate può risultare spesso più problematica rispetto a quella delle altre stagioni. Questo è legato principalmente a due motivi: il primo è che d’estate le alte temperature aumentano il fabbisogno idrico delle piante, portando quindi a una più complessa gestione delle irrigazioni. Il secondo motivo non dipende dalle condizioni ambientali ma semplicemente dalle nostre abitudini. Infatti d’estate è più frequente allontanarsi da casa anche per periodi piuttosto lunghi.
Si può quindi notare come, chiunque voglia mantenere in salute le proprie piante debba programmare un’attenta gestione dell’irrigazione. Vediamo quindi come innaffiare le piante d’estate.
Occorrente
- Bottiglie di plastica
- Annaffiatoio
- Tubazioni in polietilene
- Aspersori
- Kit per irrigazione a goccia
Tipologia di pianta
Al fine di gestire l’irrigazione delle piante durante il periodo estivo è necessario sapere bene con che piante si ha a che fare. Una prima fondamentale differenza è legata alla specie, in particolare se si tratta di pianta arboree o erbacee.
Questa differenza è fondamentale poiché le piante arboree, soprattutto se ben sviluppate, possono resistere per un lasso di tempo anche piuttosto lungo senza la necessità di apporti idrici. Lo stesso non si può dire per le piante erbacee che invece richiedono acqua più frequentemente. Ad esempio le orticole estive ogni due giorni al massimo, ma vi sono specie, come il basilico, che richiedono irrigazioni quotidiane.
Oltre la specie un ruolo fondamentale lo gioca il luogo di coltivazione. Questo andrà a determinare le soluzioni che potranno essere adoperate. Vi è quindi una sostanziale differenza fra piante coltivate in pieno campo e piante coltivate in vaso, magari in balcone.
Irrigazione in campo
Chi ha la fortuna di disporre di un appezzamento di terreno, anche di piccole dimensioni, ha la possibilità di seguire diverse vie per la gestione l’irrigazione estiva delle piante. Il metodo più semplice è quello di munirsi di un semplice tubo da collegare alla presa dell’acqua. Questa metodologia richiede investimenti iniziali minimi ma comporta una bassissima efficienza d’irrigazione, oltre all’impossibilità di automatizzare il sistema.
Una prima alternativa può essere un sistema d’irrigazione per aspersione. In questo caso i costi dell’impianto sono sicuramente più elevati ma l’efficienza d’uso dell’acqua è maggiore e si ha la possibilità di automatizzare il tutto. Questa è probabilmente la scelta più azzeccata per la gestione di un prato. Infine si può prevedere di installare un impianto a goccia.
Anche in questo caso è richiesto un investimento iniziale. Ma l’efficienza dell’irrigazione è la più alta in assoluto, poiché si eroga acqua solamente in corrispondenza della pianta. Anche in questo caso l’intero sistema può essere automatizzato.
Irrigazione in vaso
Nella maggior parte delle case però, non disponendo di un giardino, le piante sono collocate in vasi. Se si è in casa si può tranquillamente intervenire con un annaffiatoio ogniqualvolta le piante lo richiedano. Se però ci si deve assentare per alcuni giorni si devono trovare dei metodi alternativi.
Uno dei più semplici ed economici è quello di procurarsi una bottiglia di plastica per ogni vaso, dopodiché basta praticare dei fori sul tappo, uno sul fondo per permettere all’aria di entrare, riempirla d’acqua e inserirla capovolta nel vaso in modo che l’acqua venga rilasciata gradualmente.
Alternativa più costosa ma più efficiente è l’acquisto di un kit d’irrigazione a goccia, costituito da un serbatoio, tubazioni e dei gocciolatori da inserire nei vasi.
Quando innaffiare
A prescindere da tutte le variabili esposte in precedenza elemento fondamentale per la gestione dell’irrigazione estiva delle piante è il momento d’intervento. Le alte temperature che si raggiungono nelle ore centrali del giorno aumentano la quantità d’acqua che evapora, riducendo quindi quella disponibile per la pianta, è opportuno allora innaffiare nelle ore meno calde della giornata, quindi nelle prime ore della mattina o, meglio ancora, di sera.