Chiunque si sia mai interessato di giardinaggio ha ben chiaro in mente il concetto di innesto: si tratta di un procedimento che consente di ottenere, partendo da due piante differenti, un nuovo individuo al fine di migliorare la qualità dei frutti prodotti. Questa pratica consiste nell’inserire in una pianta che prende il nome di portainnesto, più una seconda pianta che prende il nome di nesto.
Questo procedimento è molto diffuso soprattutto per la moltiplicazione delle piante legnose e l’albero di alloro fa parte di esse. La coltivazione di piante e alberi di alloro ha subito un vero e proprio boom negli ultimi anni, tanto da essere oggi una delle coltivazioni più diffuse. Tuttavia, nonostante la moltiplicazione dell’alloro avvenga spontaneamente, a volte si rende necessario provvedere all’innesto di quest’ultimo.
Occorrente
- Forbici o cesoie
- Coltello da innesto
- Rafia o elastico
- Carta
Le caratteristiche dell’albero di alloro
Prima di spiegare la procedura che riguarda l’innesto dell’albero di alloro, è opportuno spiegare le caratteristiche di questa pianta. Si tratta infatti di un arbusto che, se lasciato vegetare liberamente, può arrivare ad un’altezza di 10 o 15 metri. Il tronco risulta eretto con corteccia che può essere liscia, grigia o nera. La chioma tende ad essere allungata e con forma piramidale, inoltre è piuttosto folta e con molte foglie.
In merito alla ramificazione dell’alloro, c’è da dire che è fitta con i rami dritti, i quali tendono a spingere la pianta verso l’alto. Il legno di tale arbusto è abbastanza aromatico e quindi emana il profumo tipico delle foglie. L’apparato radicale dell’alloro è espanso, visto e considerato che le relative radici vanno in profondità nel terreno. Rispetto ad altre specie arboree presenti in campagna, c’è da rilevare che l’alloro non è molto longevo.
La coltivazione dell’albero di alloro
È opportuno spiegare anche la coltivazione dell’albero di alloro, in quanto presupposto fondamentale per poter procedere senza problemi al relativo innesto. Va detto innanzitutto che l’alloro è un albero rustico e al tempo stesso resistente e inoltre si adatta piuttosto bene a diversi tipi di clima, anche se solitamente predilige quello costiero e collinare fino a 800 metri sul livello del mare. Può inoltre adattarsi a qualsiasi tipo di terreno, a condizione però che vi sia un drenaggio corretto e regolare, in quanto i ristagni idrici a lungo andare possono creare dei problemi.
Tenuto conto delle sue caratteristiche, va specificato che la pianta di alloro può essere coltivata in vaso a scopi ornamentali. In questo caso, l’irrigazione va effettuata periodicamente e con regolarità. Qualora l’alloro venisse coltivato in terra, le irrigazioni di sostegno non sono necessarie, a parte nel periodo che coincide nel primo anno della crescita. Qualora l’alloro venga collocato in giardino, tenere presente che questa pianta predilige la mezz’ombra e comunque una zona che sia il più possibile protetta dal vento.
L’innesto a gemma dell’albero di alloro
A questo punto sarà possibile provvedere all’innesto a gemma dell’albero di alloro. Per prima cosa, si deve inserire l’innesto direttamente nel fusto dell’albero. I tipi di innesto sono diversi (a gemma, a spacco, a doppio spacco inglese), tuttavia riteniamo che quello più adatto e più semplice da realizzare sia quello a gemma, in quanto quest’ultimo ha un’alta probabilità di attecchimento.
Prendere dunque il coltello da innesto e applicare una leggera incisione a forma T, in corrispondenza di dove si desidera effettuare l’innesto; sull’apice di questa T, realizzare l’alloggiamento della gemma, che dovrà essere a forma di scudo con l’apice che si incunea verso il basso. La gemma, invece, deve essere orientata verso il lato opposto. Infine, si deve fare molta attenzione a non andare troppo in profondità per non compromettere la salute e la solidità del fusto, asportando solo la corteccia e una parte del legno.
L’estrazione della gemma all’interno del ramo
Separatamente, si procede a realizzare la gemma da inserire nell’innesto. Le gemme vanno prelevate dai rami posti a sud, in particolare dai più ricchi e rigogliosi: cercare dunque le gemme rivolte verso l’alto, in quanto renderanno l’operazione più semplice e faranno aumentare le possibilità di attecchimento.
Si deve essere piuttosto cauti nell’estrazione della gemma all’interno del ramo: è molto importante che essa sia quanto più possibile integra e verde. Eliminare, infine, corteccia e floema dalla gemma e inserirla all’interno della spacca del taglio a T precedentemente realizzato sul portainnesto.
L’inserimento della gemma nel portainnesto
A questo punto non resta che inserire la gemma del nesto all’interno del portainnesto. Bisogna fare molta attenzione, visto e considerato che questa procedura è molto più complicata e delicata di quanto si possa immaginare. Innanzitutto, si deve prestare attenzione alla dimensione delle gemma: la stessa non deve essere né troppo grande né troppo piccola, ma deve essere perfettamente calzante alla spacca del portainnesto.
Affinché le due parti attecchiscano perfettamente, è necessario che gli strati tissutali entrino in contatto e si incastrino bene gli uni con gli altri. A questo punto, coprire le due parti con della carta e legatele con della rafia o un elastico: la prima andrà tolta dopo circa un mese, il secondo si romperà autonomamente.
Consigli
- Per l’innesto, è possibile utilizzare l’alloro della California.
- Durante l’inverno, è opportuno proteggere l’alloro dal gelo utilizzando un apposito telo di plastica.