Spesso le rose rampicanti sono scelte come elemento decorativo sia per ambienti interni (in fiore singolo o in mazzi di varie dimensioni) sia per ambienti esterni. Per quanto riguarda gli esterni, la scelta migliore è quella di utilizzare rose rampicanti che, con i loro steli lunghi e spessi e i loro molteplici fiori, si adattano meglio a coprire superfici più ampie. In questa guida vedremo insieme proprio come propagare le rose rampicanti, analizzando i vari metodi con cui riusciremo, senza troppa difficoltà, ad ornare i nostri giardini, muri e porticati.
Occorrente per propagare le rose rampicanti
- Forbici
- Vaso
- Torba
- Cesoie
- Rosa rampicante madre
- Busta in plastica scura
- Spago spesso
- Fascette in plastica
Propagare le rose rampicanti
La propagazione delle rose, altro non è che un modo per poterle riprodurre e poter quindi ricavare, da una pianta madre, altri gruppi di rose.
Esistono varie tecniche di propagazione: per talea, per propaggine, per margotta e per innesto. Nello specifico anche la rosa rampicante può essere propagata in tutti questi modi, che analizzeremo successivamente.
Scegliere il tipo di riproduzione più adatta alle nostre esigenze non è sempre facile, in quanto dovremo tener conto di vari aspetti come il tipo di rosa con cui stiamo lavorando e il tipo di risultato che vogliamo ottenere.
Riproduzione per talea
Iniziamo dalla propagazione per talea, che risulta essere quella maggiormente diffusa. Per propagare la rosa rampicante per talea, occorre creare proprio delle talee, che andranno prelevate dalle pianta madre, nel periodo in cui la pianta non è viva, cioè quando non è in fioritura.
Esistono 3 tipi di talee: di legno duro, di legno giovane e apicale, che si diversificano tra loro per il momento e per il punto di raccolta della talea stessa.
Nel primo caso il prelievo avviene in autunno, nel secondo in estate e nel terzo caso si prelevano i germogli.
Realizzazione della talea
Per creare una talea di rosa rampicante, dovremo tagliare una porzione di stelo, che dovrà essere lunga circa 15-25 cm. A questo rametto, dovremo lasciare attaccate solo 3 foglie. Eliminiamo tutti i germogli, i boccioli, i fiori, le spine. A questo punto, dobbiamo immergere la talea in una polvere o terreno, pieno di ormoni, in maniera tale da stimolare la fuoriuscita delle radici. Quando inizieranno a spuntare le prime radici, potremo invasare la nostra tale di rosa rampicante ed attendere la sua crescita.
Per una talea apicale invece utilizziamo gli apici dei germogli con una lunghezza di circa 10 cm.
Riproduzione per propaggine
Un altro metodo di propagazione, che viene spesso utilizzato per le nostre rose rampicanti, è la propaggine. Questo accade perché le rose rampicanti sono provviste di steli e rami, molto lunghi ed anche abbastanza flessibili.
Nel periodo di inizio estate, dobbiamo selezionare dalla pianta di rosa rampicante uno stelo, che dovrà essere abbastanza flessibile. Pieghiamo questo stelo verso il basso, cercando però di mantenerlo in ogni modo attaccato alla sua pianta madre.
Sotterriamolo per bene, tenendolo fermo al terreno con dei ganci e avendo cura che i germogli siano in posizione del tutto eretta.
Non appena iniziano a spuntare le radici in questa sezione avremo ottenuto delle nuove piante di rosa.
Riproduzione per margotta
La propagazione per margotta è adatta in modo particolare per quelle rose che hanno steli spessi e poco flessibili e che quindi non si possono coltivare per propaggine.
Il periodo migliore per questo procedimento va da maggio a settembre.
Dopo aver scelto un ramo giovane e di medio spessore, incidiamo la corteccia sottostante una gemma per circa 2 cm. Solleviamo con cura questa sezione, separandola con uno stuzzicadente e avvolgiamola in torba umida.
Proteggiamo questa parte creando un involucro in plastica scura che legheremo con dello spago sopra e sotto l’incisione.
Realizzazione della margotta
Dobbiamo fare in modo che l’involucro in plastica abbia lo spazio necessario, al suo interno, per le radici che cresceranno.
Vogliamo inoltre ricordare che la parte più delicata di questo processo è quella finale, ossia quando si stacca la margotta dalla pianta principale e si toglie dalla plastica: è proprio in questa fase che, se non facciamo attenzione, potremmo rovinare le radici appena create.
Quando posizioniamo la margotta prelevata dobbiamo inoltre aver cura di lasciare intatta la torba che avvolge le radici.
Propagare le rose rampicanti per innesto
Come ultimo metodo, vogliamo parlarvi del metodo dell’innesto, altra tecnica molto utilizzata per propagare le rose, anche quelle rampicanti. Per poter innestare una rosa rampicante, occorre scegliere, durante la stagione autunnale, alcune gemme che siano abbastanza robuste. Queste gemme verranno prelevate, sempre durante la fase in cui la pianta dorme e quindi non è in fioritura, e dovranno essere innestate su una sezione di portainnesto, alto circa 20 cm. È bene ricordare di utilizzare un portainnesto che sia abbastanza duro e vigoroso.
Realizzazione dell’innesto
Per eseguire l’innesto dobbiamo eseguire un taglio, con un coltellino disinfettato, di circa 2 cm portainnesto. Solleviamo con delicatezza i lati dell’incisione ed inseriamoci la gemma. Fissiamo, a questo punto, in modo molto saldo, la gemma al portainnesto, utilizzando magari una classica fascetta. Dopo circa 3 giorni, vedremo che entrambi si salderanno molto bene.
Come portainnesto per le rose rampicanti, si utilizzano gli steli delle rose canine, della rosa rugosa ed anche del multiflora. Non ci resta che scegliere il metodo di propagazione, che meglio si addice alle nostre esigenze, per riprodurre la rosa rampicante, presente in giardino!
Consigli per propagare le rose rampicanti
- Utilizzare un ottimo metodo di propagazione, è il modo migliore per ottenere una fioritura ed una pianta di rosa rampicante, veramente unica ed eccezionale!
- Prima di iniziare la propagazione scegliamo con cura una pianta che sia rigogliosa e in buona salute.