Oltre alla progettazione del giardino e alla sua realizzazione è fondamentale provvedere alla manutenzione del giardino stesso e a curare le piante, affinché queste ultime possano crescere nel migliore dei modi. È bene sapere comunque che ci sono delle criticità comuni a tutti i vegetali potenzialmente soggetti ad attacchi da parte di diversi patogeni. Nella seguente guida, saranno illustrate le principali malattie delle piante e i vari modi per poter intervenire in modo tempestivo ed efficace.
Carenze o eccessi nutrizionali: cause, sintomi e soluzioni
Va detto in primo luogo che le foglie sono di regola il primo indicatore del cattivo stato di salute di una singola pianta. Ci sono infatti numerose cause che possono determinare il cambiamento di colore delle foglie, ma nella maggior parte dei casi tutto ciò è dovuto a delle carenze nutrizionali o ad un eccesso di nutrimenti. Va specificato che ciascuna pianta ha le sue necessità e sulla sua salute incidono numerosi fattori esterni e ambientali. Come ad esempio lo stato nutrizionale del terreno, la quantità di acqua utilizzata per irrigare e gli eventuali ristagni di quest’ultima.
È dunque necessario studiare prima di tutto le caratteristiche della pianta. Così da concimarla nel periodo giusto con il prodotto più adatto, spostarla dalla luce solare se troppo intensa, facendo anche attenzione all’acqua. In particolar modo al PH e alla capacità di drenaggio del terreno. È opportuno sapere che la maggior parte delle piante soffre in questi casi della mancanza di azoto, magnesio e ferro, tutti elementi indispensabili per il loro corretto ciclo di vita.
La mancanza di tali elementi si riconosce dunque dal colore delle foglie, che tende ad essere giallastro. Il fenomeno dapprima colpisce le foglie vecchie per poi estendersi alle nuove. Oltre al colore delle foglie, è opportuno osservare con attenzione anche lo stato di queste ultime. Come nel caso del potassio che fa perdere la lucentezza a ciascuna foglia seccandone i margini.
Presenza di pidocchi e altri ospiti indesiderati: cause, sintomi e soluzioni
I pidocchi delle piante, noti anche come afidi, sono un’altra delle principali malattie di queste ultime. Questo tipo di infestazioni infatti colpiscono numerosi giardini. In alcuni casi possono riguardare l’intera area, talvolta invece si possono concentrare solo su alcuni tipi di piante.
Gli afidi possono portare in poco tempo alla morte della pianta, in quanto si nutrono della sua linfa. È quindi necessario agire in modo tempestivo. Va detto che esistono diversi metodi per eliminare definitivamente gli afidi, ma in alcuni casi la pianta non riesce a recuperare. È opportuno dunque acquistare un buon disinfettante presso un negozio specializzato. Questo tipo di prodotto infatti agisce in modo efficace sin dal primo utilizzo. Uccide tutti gli afidi presenti ed eliminando tutte le eventuali presenze di uova sia sul vaso che lungo la pianta.
Visto e considerato che questi prodotti sono piuttosto forti, bisogna fare attenzione nella scelta, in quanto possono sottoporre la pianta a stress. Vanno dunque scelti dei disinfestanti ecologici e quindi a basso impatto ambientale. In alternativa è possibile procedere alla preparazione di appositi composti direttamente a casa con metodi naturali.
Cocciniglia e mosca bianca: cause, sintomi e soluzioni
La cocciniglia e la mosca bianca sono due parassiti piuttosto fastidiosi per le piante. Risultano essere abbastanza diffusi in tutti quei luoghi dove il clima è molto caldo e colpiscono sia le piante da balcone che quelle da giardino. La cocciniglia si può facilmente riconoscere per la presenza di insetti bianchi. Questi iniziano a infestare i rami e successivamente le foglie della pianta, provocandone sia le macchie che il deperimento.
C’è da dire che la cocciniglia non è molto invasiva e nella maggior parte dei casi è sufficiente eliminarla servendosi di batuffoli e tessuti imbevuti di alcool o, in alternativa, attraverso l’utilizzo di prodotti poco invasivi. La mosca bianca invece predilige ambienti caratterizzati dalla presenza di acque stagnanti o terreni eccessivamente irrigati. Riconoscerla non è molto facile e una volta che ha iniziato l’infestazione, tende a diffondersi rapidamente.
Il risultato è dunque una pianta molto rovinata, specialmente sulle foglie e sui rami. Nel caso della mosca bianca, si deve dunque fare attenzione a limitare il consumo di acqua, eliminando tutte le fonti di umidità e facendo altrettanto su tutte le parti colpite della pianta. Infine, si devono eliminare in modo manuale tutte le larve presenti. La mosca bianca si può affrontare creando un ambiente inospitale per la stessa e posizionando delle trappole cromotopiche per catturarla.
Presenza di funghi e muffe: cause, sintomi e soluzioni
Un problema piuttosto comune per chi si occupa di giardino riguarda la presenza di funghi lungo la pianta e di muffe sul terreno circostante. Nello specifico, la muffa grigia e l’oidio sono le due problematiche più diffuse. La muffa grigia è causata dalla botrite, un agente patogeno che causa la morte della pianta, visto e considerato che fa marcire sia il fusto che le foglie di quest’ultima.
La botrite è molto contagiosa e può dunque colpire numerose piante in poco tempo, in particolar modo se le stesse risultano concentrate in uno spazio piuttosto ristretto. Altre cause che possono favorire lo sviluppo della botrite sono la temperatura, l’umidità e la condensa. Tenendo presenti tutti questi fattori, si interviene sulla pianta assicurandole una temperatura adeguata e limitando l’umidità, favorendo l’areazione del luogo, provvedendo a spostare il vaso nel caso in cui l’ambiente non risulti adatto.
È necessario poi eliminare tempestivamente tutte le parti della pianta che siano state colpite dalla botrite e tutte quelle che vi si trovano a contatto. Fare molta attenzione poi alla quantità di acqua utilizzata per irrigare il terreno circostante. L’oidio invece è una malattia fungina e si sviluppa soprattutto nel periodo primaverile, a causa degli sbalzi di temperatura. È caratterizzato da una polvere con chiazze bianche e si attacca alle foglie fino a far seccare la pianta. Per trattare questo patogeno, si devono innanzitutto utilizzare dei prodotti specifici, a partire dai fungicidi, allontanando nel frattempo la pianta da tutte le altre.
Marciume radicale fibroso: cause, sintomi e soluzioni
È fondamentale sapere che le radici sono una delle parti più delicate della pianta e verificare che abbiano eventuali problemi non è semplice, in quanto queste ultime risultano interrate. Una delle problematiche secondarie della pianta riguarda il marciume radicale fibroso, il quale comunque non va assolutamente sottovalutato. Detta malattia è provocata da un fungo, il quale attacca tutte le piante a prescindere dalla loro varietà, in particolar modo tutte quelle denutrite, le quali hanno carenze minerali.
Le cause principali che determinano il marciume radicale fibroso sono legate al terreno, specialmente alla sua idratazione e umidità. Detto marciume può essere trasportato attraverso i concimi o il fogliame appassito ed ha un periodo di incubazione molto lungo, che può variare dai 5 ai 6 anni. Inizia attaccando le radici della pianta e successivamente le foglie, che tendono ad ingiallire.
Per prevenire tale malattia, si devono assolutamente evitare i ristagni di acqua, offrendo alla pianta un livello di umidità e di acqua adeguato. Nel caso in cui la pianta sia colpita dal marciume radicale fibroso, si deve provvedere a cambiare totalmente il terreno, sciacquando le radici ed eliminando tutte quelle che presentano i funghi.