Quando il giardino va in riposo, è il buon momento per occuparsi di piante e fiori felici con storie, racconti e saggi a loro dedicati: regaliamo libri green impacchettandoli secondo natura.
Un libro green da regalarsi e regalare
Ho sempre amato i libri, non solo le belle storie da leggere tutte d’un fiato, ma anche quelli da guardare per le incredibili immagini oppure da centellinare per l’uso così mirato delle parole e per quello che le stesse simboleggiano. I testi più cari, quelli che più amo, sono un po’ sgualciti, sottolineati, pieni di appunti: lì dentro c’è parte della mia vita, non solo di quella dell’autore.
Ho amato ancora di più i libri quando, circa 18 anni fa, ho spento per sempre l’ultimo televisore di casa, provando a disintossicarmi da qualcosa che non solo non mi piaceva più, ma per giunta mi rubava tanto tempo, quel tempo che allora era ancora così prezioso, così raro. Il tempo che per altro non avevo. E sostituire la TV con una bella lettura è stato uno dei regali più belli che mi sia mai fatta.
Ho amato ancora di più i libri, più del di più di 18 anni fa, quando, nel 2014, ho scoperto che la mia allora nascente passione per piante e fiori felici trovava spazio e terreno fertile pure in libreria, soprattutto in inverno, quando ancora pensavo che il giardino fosse a riposo ed io potevo esserlo con lui. Errore banale ma non veniale, diciamo da principiante.
Grazie Valentina Romano della Libreria della Natura di Milano (www.libreriadellanatura.com), la Mecca dei biofili-bibliofili come me: non fosse stato per te e la tua magnifica selezione io ne saprei molto di meno, non solo di botanica, e forse non avrei mai scritto il mio romanzo che hai per altro tenuto a battesimo.
Ad ognuno il suo titolo: consigli per lettori con pollici più o meno verdi
A chi dice che è difficile regalare un libro, rispondo che è vero se non si conosce a fondo chi riceverà il dono. Un libro è un impegno, richiede del tempo (non solo per chi lo scrive, ma per chi lo sceglie e lo legge: non è fantastica questa condivisione di responsabilità?).
Vorrei però provare a suggerirvi qualcosa, titoli che in primis mi sono piaciuti, provando a spiegarvi il perché (a modo mio e senza averne letto le cartelle stampa, che sono sempre molto più convincenti ma un po’ meno “pure” di me).
- Di avvicinamento. Al meraviglioso e misterioso mondo degli alberi. Facile ma non banale e con illustrazioni belle e soprattutto chiare. “Un mondo di alberi: sceglierli, piantarli, curarli e…cambiare il mondo”, di Kate Bradbury, illustrato da Lucille Clerc, pubblicato da Slow Food Editore. Interessante anche per chi come me è appassionato di etnobotanica. (www.slowfoodeditore.it/it/slowbook/un-mondo-di-alberi-1066.html)
- Una storia d’amore. Quella più intima, tra lui e il suo giardino che ancora era una idea, narrata con tecnica e poesia da Gilles Clément, guru del paesaggio contemporaneo e curioso racconta-pensieri. “Ho costruito una casa da giardiniere”, edito da Quodlibet, non è una nuova uscita ma un volume immancabile per chiunque ami la propria terra, la propria casa, le piante e i fiori dei quali ci si circonda. (La versione che possiedo ha copertina diversa dalla nuova edizione, ma il contenuto resta identico). (www.quodlibet.it/libro/9788822907592)
Altri consigli di libri green
- Per super nerds. E per chi vuole capire meglio (con precisione di fatti, dati e leggi) la difficoltà di esser contadino (non solo agricoltore) nella società odierna. Un testo che dal mondo della terra spazia a quello del cibo, della sostenibilità, della politica e più in generale della (non) morale che disincentiva, droga e paralizza chi vuole almeno provare ad intraprendere una strada diversa, ripida, paurosa ma necessaria e giusta. Un vero pugno nello stomaco che dapprima fa male ma poi ti aiuta a “reagire” bene. “Liberare la terra dalle macchine: manifesto per un’autonomia contadina e alimentare” di L’Atelier Paysan, edito da Libreria Editrice Fiorentina nella coraggiosa collana Quaderni di Ontignano. (www.lef.firenze.it/it/libro/nm6554b5eb9c06d3-02662840)
- Sempre più attuale. Un libro che non invecchierà mai, non solo per qualità, quantità e bellezza di immagini e contenuto. “Il Mediterraneo nel vostro Giardino: un’ispirazione per il futuro” di Olivier Filippi è tra i bestseller di LDN e rappresenta l’attuale Summa -il libro più completo- dedicato alle piante e al paesaggio del Mediterraneo, ambiente che dovrebbe – per armonia e sostenibilità- ispirare la progettazione di qualsiasi spazio verde. (www.libreriadellanatura.com/il-mediterraneo-nel-vostro-giardino.html)
- Il verde che cura. Letto, riletto, conservato, sottolineato, amato. Un colpo al cuore, un fiume in piena fatto di storie vere, di vite difficili, di coraggio e tenacia. Il Fil Rouge che lega tutto? È verde! Un verde che cura se curato, che ama se ricambiato, che ri-costruisce la vita delle persone raccontate grazie a cesoie, zappe, semi, mani che affondano nude nella terra. Conosco l’autore, Andrea Mati, e ho apprezzato la verità di questo racconto autobiografico che mi ha portato in un mondo che sapevo esistere ma che da sola non riuscivo a decodificare. “Salvarsi con il verde: la rivoluzione del metro quadro vegetale”, edito da Giunti. (giunti.it/products/salvarsi-con-il-verde-mati-andrea-9788809953246)
Impacchettiamo secondo Natura
Se siete arrivati a leggere fino a qui, significa che davvero ci tenete a fare o farvi un regalo verde “su misura”. Perché allora non provate a impacchettarlo con… rami, foglie, frutti, bacche, semi, pigne e fiori? Personalizzando in questo modo il vostro dono, non solo si crea ulteriore bellezza ma lo si fa in maniera sostenibile (e a costo zero).
Qui a seguito trovate una mini gallery con qualche idea per confezionare i vostri pacchetti con vecchi cataloghi di giardinaggio usati per l’imballo, sermenti di Ipomea al posto di nastri o spago, foglie di acero sulle quali scrivere una dedica e piccoli charms profumati di bucce d’arancio essiccate e ritagliate per ingraziosire e colorare il tutto. Che ne dite, avete voglia di fare una passeggiata in un bosco – o semplicemente nel vostro giardino – per recuperare qualche decorazione compostabile e plastic-free?