Da ex Grinch (vi ricordate quel personaggio verde che odia il Natale?) ho sempre usato la scusa che “decorare per le feste fa male all’ambiente”, così azzittivo gli entusiasti travestendomi da radical green, una maschera che già allora mi puzzava un po’.

Natale frugale

Ghirlanda di foglie di caco e corda.

Poi, chissà quando e chissà perché (sul perché devo dire grazie al mio Giardino Felice e ad amici che mi hanno insegnato a far festa) mi sono riconciliata col Natale, ma il problema delle decorazioni -spesso usa e getta, perché ci piace cambiare- restava e si faceva ancora più pressante rispetto al nuovo stile di vita che nel frattempo avevo adottato. Impasse superata quando mi sono guardata attorno (non solo qui, dove c’è ogni ben di Dio vegetale, ma anche in un parco di città, in un giardino condominiale…) capendo che avrei potuto decorare in bellezza con la natura, usando materiali completamente compostabili dopo le feste.

Piccole ghirlande vegetali ovunque.

Il mio Natale ora è attraente e frugale (fru/gà/le: “vita basata sull’ottimizzazione delle risorse personali, economiche ed ecologiche senza rinunciare ai piaceri o agli oggetti desiderati”). Spiego meglio: non voglio e non devo rinunciare al bello, il bello che mi fa vivere, sognare, mi riempie gli occhi e mi cura. Purché sia un bello che non fa male all’ambiente e possibilmente a costo zero.

Decorazioni di Natale con le piante: una passeggiata nel parco

Quest’anno ho voglia di rosso e anche le ghirlande di peperoncino sono una buona idea.

Basta un minimo di creatività e un giro in natura, anche nel parco sotto casa se non si ha tempo, anche in terrazzo se si è pigri e presi male dal freddo: ovunque si trovano foglie, rametti e altri elementi vegetali per decorare (cinorrodi di rosa, peperoncini, rosette di sedum che per giorni resistono senza acqua nelle ghirlande, fiori naturalmente essiccati o preparati apposta la scorsa estate, bacche di edera o agrifoglio, cotoneaster, piracanta…).

Uso le foglie sagomate anche come segnaposto per la tavola. Basta scrivere su ognuna il nome di un commensale.

Una volta raccolto -solo quanto serve- si può persino assemblare usando altre botaniche sarmentose ed elastiche (passiflora, vite americana, convolvolo…) oppure con della corda grezza, che potrà esser compostata nell’umido insieme ai vegetali.

Ma cosa si può fare?

Decorazioni di Natale con le piante: quando basta davvero poco

Ecco cosa raccogliere, per iniziare.

Foglie. Quest’anno ho voglia di rosso, in giardino e dentro casa, e approfitto di quelle bellissime ed infuocate che il mio caco mela depone a terra ogni giorno. Le raccolgo, se serve le presso dentro ad un libro, le ritaglio lasciando il picciolo per appenderle più facilmente. Così creo addobbi per l’abero, charms per arricchire ghirlande, segnaposti per la tavola oppure da applicare sui pacchi dono.

Rami. Ne bastano 5 per creare la stella perfetta. Io ne ho realizzate di piccine con botaniche dal legno molto diverso tra loro per appendere all’albero, ma anche una in formato XXL per la porta di casa che quest’anno sostituirà la classica ghirlanda.

Pillola verde

Scegliete le botaniche in base al suo colore (o al vostro umore):

  • Caco o acero rosso, perfetti per chi ama la tinta simbolo del Natale. Sono per altro foglie piuttosto resistenti ad esser tagliuzzate ed appese.
  • Ginko biloba, il giallo-sole pieno di energia. Essendo piccola e ballerina, questa foglia è perfetta per lunghe ghirlande ad effetto cielo stellato.
  • Rosmarino. I suoi rami simulano benissimo quelli dell’abete (lo dico per chi vive come me in clima mediterraneo e fatica a reperire botaniche più nordiche…) e da recisi sono davvero molto resistenti, restando verdi e turgidi per giorni, oltre che profumatissimi.
  • Felce, dalla forma e dal colore perfetto per ricreare un mini-abete bidimensionale. Basta tagliare la cima di una fronda e privarla di qualche fogliolina per ricreare la silhouette grafica dell’albero di Natale.

Decorazioni di Natale con le piante: curiosità

Il regalo più bello per il mio Natale è sperare che l’idea di creare gli addobbi così, in maniera del tutto sostenibile e a costo zero, abbia convinto ed appassionato almeno uno di voi. Se così fosse, vi invito a cliccare su questo link, dove l’anno scorso proponevo altre decorazioni con botaniche e scarti alimentari come pigne, bucce di agrumi e cinorrodi di rosa.

Se invece volete abbellire la tavola delle feste con un centrotavola che segue la stessa filosofia “zero waste”, potete curiosare qui in cerca di idee.

La ghirlanda di foglie di caco, how to

Disegno con un pennarello la sagoma che voglio ottenere sul retro della foglia.

Ritaglio lasciando il picciolo per poter appendere le decorazioni più facilmente.

Una foglia ritagliata può diventare un charm da appendere all’albero o su un pacco dono.

Foglie pronte per esser fissate al ramo con corda naturale.

La stella di Natale coi rametti

Compongo la stella prima di fissarla con la corda. Occorrono 5 rametti della stessa lunghezza.

Fisso sia le punte che gli incroci dei rami per avere più stabilità.

Uso corda naturale per tenere insieme i rametti nella forma di stella.