Sedum palmeri: succulente belle e understatement

Sembra strano, ma il Sedum palmeri (e più in generale tutte le specie appartenenti a questo bistrattato genere botanico dei Sedum) rappresenta il mio primo incontro botanico di città. Anzi, questa succulenta per me era l’incarnazione vegetale di Milano, fino a quando, studiandola un po’ meglio, mi sono accorta che lei appartiene al mondo intero (o quasi).

Baby Sedum in un piccolo vaso di argilla fatto da me

Dico Milano per dire metropoli (e intendo ambiente ostile ad una pianta) perché con la sua capacità di adattamento il Sedum vive proprio ovunque: dal vasetto dimenticato per mesi su un davanzale di città alle fessure “magre” di un muro a secco, qui nelle crêuze che circondano il Giardino Felice. Non gli dispiace neppure tanto stare dentro casa.

Il primo Sedum palmeri non si scorda mai

Il primo S. palmeri che ebbi il piacere di conoscere, e che ora vive qui attraverso la sua foltissima discendenza, me lo ritrovai nell’appartamento che ci ospitò insieme trent’anni fa in via Gluck: la vecchia proprietaria lo “dimenticò” volontariamente lì sul balcone, come fosse un oggetto vecchio da non portare nella sua nuova casa. Una bella responsabilità – pensai – ereditare un essere vivente così, un po’ per forza.

Allora il mio pollice era ancora diversissimamente verde e non si poteva neppure googolare “come prendersi cura di una pianta grassa”, semplicemente perché Google non c’era. Sì, ho vissuto in un’epoca senza Google, ce l’ho fatta.

Per far radicare il Sedum palmeri basta davvero poca terra.

Così, con la leggerezza dei venti anni, accettai di buon grado la convivenza e mi accorsi, giorno dopo giorno, mese dopo mese, estate dopo estate ed inverno dopo inverno, che lui, il mio inquilino vegetale, era l’essere vivente più facile da ospitare.

PS: Scoprii il suo nome botanico, smettendo di chiamarlo “rosellina grassa”, solo vent’anni dopo (in pieno dibattito sul “body shaming”), con scuola di giardinaggio ormai alle spalle e uno dei miei primi articoli “green” che raccontava il diffondersi dei tetti verdi.

Panoramica del muro a secco trasformato in giardino verticale.

Da qualche anno infatti e grazie alla moda di utilizzare botaniche che ricoprono muri e tetti, questa pianta umile e modesta sta finalmente riscuotendo il successo che si merita. E si (ri)scopre più carina.

Sedum Palmeri: passaporto internazionale

Mix di succulente per il mio gravel garden (giardino secco) in verticale.

Originario del Messico, il S. palmeri si è diffuso un po’ ovunque proprio per la sua facilità: non solo è pianta rustica (resiste anche sottozero), ma sopravvive ad alte temperature e a climi molto aridi. Facile (e pure molto veloce) anche da moltiplicare con talea di rosetta o di singola foglia: un frammento tagliato in estate e semplicemente adagiato sul terreno fiorisce già nell’inverno successivo. Inoltre è perenne, ama il terreno ben drenato ed è perfetto non solo per tetti e pareti ma anche per il giardino roccioso o “Gravel Garden”, ora così di moda perché bello e di poche pretese, sia idriche che manutentive. Come molte succulente preferisce una esposizione in pieno sole, questo gli permette di fiorire proprio ora con piccole ma vistose corolle giallo-sole. Però sta bene anche in ombra: vive proprio ovunque, con o senza di noi.

Pillola verde: una pianta che arrossisce

Rosetta di Sedum palmeri prelevata per esser propagata.

Le belle foglie verde chiaro del S. palmeri a volte arrossiscono sui margini, e lo fanno (anche) per lanciarci un messaggio: stanno congelando o, al contrario, stanno bruciando per il troppo sole. Insomma, si stanno lamentando per un eccesso. Imparate ad osservarle ma soprattutto a capirle, così farete felici loro e voi.

Curiosità: tanti pregi, un difetto

Nove, il Sedum palmeri e altre succulente sul muro a secco.

Pianta dalle mille qualità, il S. palmeri ha anche un difetto: il suo corpo succulento contiene sostanze irritanti per gli animali domestici e più raramente anche per noi. In caso di pelle iper-sensibile, maneggiatelo con guanti da giardinaggio se volete trapiantarlo o fare delle talee.

Gallery: sedum palmeri nel giardino felice


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– Ai piedi di un vecchio ulivo il Sedum palmeri diventa tappezzante.

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– Combo perfetto: Aloe arborescens e Sedum palmeri.

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– Convivenza di succulente in ambiente arido.

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– Dettaglio del muro a secco che diventa vivo popolato dalle succulente.

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– Dettaglio delle rosette di Sedum palmeri piantate sopra la barba di Giove, un’altra succulenta perfetto per i giardini rocciosi.

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– Dettaglio della fioritura.

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– Il mio giardino verticale di succulente. Oltre al Sedum ci sono Aloe arborescens, Crassula ovata e barba di Giove.

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– Il muro a secco con tutte le succulente nella rampa che porta verso casa.

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– Il Sedum palmeri fa da sfondo notturno all’Aloe arborescens in fiore.

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– Il sedum palmeri può essere usato anche come tappezzante per un giardino roccioso.

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– Il suo fiore è piccolo, poco appariscente ma dal colore molto vivo.

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– Mix di botaniche per il giardino roccioso_ Sedum palmeri, Giacinto e barba di Giove.

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– Mix di succulente sul muro a secco e Nove che supervisiona.

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– Mix di succulente.

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– Nutella ritratta davanti al Sedum che lei -giocando-ogni tanto rovina.

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– Piccole piante di Sedum palmeri dentro a cestini intrecciati da me con sermenti di Ipomea.

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– Sedum palmeri dopo il temporale.

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– Sedum palmeri e Aloe.