Chi ha figli lo sa: non c’è stanza dove non si trovino nascosti o accatastati. Parliamo dei giocattoli, molti dei quali ormai abbandonati perché soppiantati da altri più nuovi.
Se pensate che sia arrivato il momento di fare spazio tra ciò che i vostri figli non utilizzano più, la soluzione – per quel che è ancora in buone condizioni – non è buttare bensì rimettere in circolo perché così facendo si possono rendere felici altri bambini e si aiuta il Pianeta.
Perché dare una seconda vita ai giocattoli
Dare una seconda vita agli oggetti – giochi compresi – consente infatti di ridurre i costi ambientali legati alla produzione di nuovi beni sia quelli derivanti da un eventuale smaltimento in discarica. In più quello che non è d’interesse per i vostri bambini potrebbe essere invece un vero tesoro per altri.
Per evitare però che questo momento di “pulizia” si trasformi in una vera tragedia in casa vostra, con pianti inconsolabili, come prima regola coinvolgete i più piccoli nell’individuare ciò che dovrà essere dato via – magari in occasione dell’arrivo di nuovi doni – in questo modo si sentiranno parte della scelta e per loro anche questo momento si potrà trasformare in un gioco divertente.
Quindi cosa farne di macchinette, trenini, peluche, bambole, e giochi elettronici che non si usano più?
Quello che non va fatto con i vecchi giochi
Prima di darvi quelli che speriamo siano preziosi suggerimenti, iniziamo con il dire ciò che sicuramente non va fatto: i giocattoli che non si utilizzano più non vanno – come spesso purtroppo accade – lasciati in strada accanto ai cassonetti. Questa pratica, spesso fatta in buona fede sperando che qualcuno ne faccia tesoro, non è infatti ecosostenibile, finendo per diventare un accumulo di rifiuti, a volte sparpagliato su asfalto e marciapiedi.
L’altro errore che spesso si fa è quello di buttare nella plastica o nell’alluminio i giochi perché si vedono presenti alcuni componenti di tali materiali. Ma attenzione: questi non sono imballaggi! Se i giocattoli sono rotti e non riparabili, come suggerisce l’app specializzata nella raccolta differenziata Junker, se di piccole dimensioni potranno essere conferiti nell’indifferenziato, se invece sono ingombranti andranno portati presso le isole ecologiche. Per quanto riguarda invece videogiochi, console e tutte le altre tipologie di giochi elettronici seguiranno la strada dei RAEE (rifiuti di apparecchi elettrici ed elettronici). Ricordatevi in ogni caso sempre di controllare attentamente le regole della raccolta differenziata in vigore nel vostro comune.
Cosa fare invece dei giochi che sono ancora in perfette condizioni e funzionanti? Rimettiamoli in circolo: ecco alcuni consigli per trovare loro una nuova casa.
Regalare i giocattoli anche grazie al web
Se in famiglia o tra gli amici più stretti vi sono bambini che pensiate possano utilizzare i giochi che ai vostri figli non servono più potreste regalarglieli. Come avviene, ad esempio, per le attrezzature della prima infanzia, che passano di mano in mano all’interno della rete familiare, potreste organizzarvi anche per rimettere in circolo i giocattoli: i bambini saranno contenti di donare ai loro cugini o amici giochi che un tempo li hanno fatti divertire e il “distacco” sarà sicuramente più semplice.
Se non avete tra i conoscenti giovani aspiranti nuovi proprietari, vi suggeriamo la strada dei social network. Soprattutto su facebook sono numerosi i gruppi di quartiere e non solo, come ad esempio quelli di “Te lo regalo se lo vieni a prendere”, nei quali è possibile pubblicare annunci per regalare oggetti di vario tipo compresi i giocattoli.
A tutto baratto con gli swap party e non solo
Un’alternativa al regalo è quella dello scambio. Potreste ad esempio organizzare con amici e parenti uno swap party nel quale ci si scambia (swap) generalmente vestiti, ma anche oggetti vari. Si tratta di un evento per lo più informale nel quale ciascuno invitato porterà con sé giocattoli che non vengono utilizzati per scambiarli con quelli degli altri. La formula è quella del baratto o del dono quindi non è previsto alcun passaggio di denaro. Lo swap party non è però solo un’occasione di scambio per “liberarvi” di quanto portato ma anche una vera e propria festa per socializzare. Naturalmente fate venire con voi i bambini che sapranno scegliere tra i tanti giochi presenti quello che più desiderano.
Sempre con la formula dello “swap“, ma questa volta senza allontanarvi da casa e con pochi click, potreste dare una seconda chance ai vostri giocattoli attraverso le piattaforme online specializzate nel “baratto asincrono” come ad esempio quella di “Cose (in)utili” . Di cosa si tratta? In queste piattaforme è possibile caricare oggetti che per voi non hanno più utilità ai quali verrà assegnato un valore in crediti. Quando verranno “acquistati” potrete usare questi crediti per aggiudicarvi qualcosa di vostro interesse o di quello dei più piccoli.
Donare a scuole o associazioni
Avete invece mai pensato di donare i giocattoli vecchi alle scuole del quartiere magari frequentate anche dai vostri bambini? Spesso gli asili nido o le scuole dell’infanzia accettano giocattoli e libri di seconda mano per sostituire giochi oramai inutilizzabili o per incrementare quanto già posseduto.
Numerose anche le associazioni, come ad esempio la Caritas o la Croce Rossa, che – soprattutto nel periodo natalizio – danno il via a raccolte di giocattoli per far sì che tutti i bambini abbiano qualcosa da scartare sotto l’albero.
In entrambi i casi i giocattoli che volete donare dovranno essere in buono stato e ben puliti. Inoltre prima di portarli vi consigliamo di contattare direttamente le strutture che potrebbero avere delle richieste specifiche così da evitare un viaggio inutile.
Venderli nei negozi dell’usato o su piattaforme online
Se i giocattoli sono in ottime condizioni o addirittura nuovi potreste anche decidere di venderli così da poterne ricavare un piccolo guadagno. In questo caso una delle scelte che può essere fatta è quella di rivolgervi ai negozi dell’usato del vostro quartieri che ritirano anche giochi. Se però volete andare sul sicuro potreste portare quello che avete selezionato per la vendita presso i negozi second hand specializzati in prodotti per l’infanzia o quelli dedicati proprio solo ai giochi. Qui i vostri articoli verranno esposti per un certo lasso di tempo e una volta perfezionata la vendita si riceverà la metà del suo prezzo, ma cosa accade a ciò che resta invenduto? Generalmente viene data la possibilità di ritirare i beni o devolvere gli articoli non acquistati a progetti di solidarietà.
In alternativa ai negozi fisici potreste pubblicare direttamente voi annunci di vendita dei giochi che volete dar via nelle numerose piattaforme online di compravendita di cose usate e attendere che qualcuno si interessi al vostro messaggio. In questo caso per fare spazio in casa può servire però un po’ di pazienza e organizzazione per la spedizione quando non sia possibile la consegna a mano.
Consegnare i giocattoli alle oggettoteche
Conoscete le oggettoteche? Si tratta di una sorta di biblioteche nelle quali invece di prendere in prestito libri si possono reperire oggetti di uso comune. Spesso per entrare a far parte di questa rete si richiede, oltre ad un tesseramento, la messa in comune di un proprio bene, anche un giocattolo. Se quindi i giochi dei vostri figli sono in buone condizioni, magari ancora con la scatola originale, potreste portarli in questi “negozi” entrando così a far della loro comunità. Nei loro cataloghi si trovano principalmente giochi da tavolo, elettronici ma anche cavalli a dondolo e macchinine dedicate alla prima infanzia. In questo modo da un lato quanto consegnato all’oggettoteca potrà essere utile ad altre persone che potranno prenderlo in prestito dall’altro voi avrete la possibilità di reperire altri beni di cui avete bisogno.