L’idea di poter lavare a freddo con la propria lavatrice senza pregiudicare il risultato finale, e soprattutto senza danneggiare i vestiti, sembra straordinaria. Non solo lo è: questa pratica ci aiuta anche a ridurre i costi di lavanderia e ci fa stare più tranquille per quanto concerne l’impatto ambientale delle nostre attività più frequenti. La domanda è: quando è giusto lavare con acqua fredda? La lavatrice tollera questi regimi o si finisce con il rovinarla o, peggio ancora, rovinare indumenti delicati a cui teniamo molto?
La prima regola del lavaggio degli indumenti delicati è che, se siamo nel dubbio, è meglio lavarli a mano con acqua a temperatura ambiente. Tuttavia, il lavaggio in lavatrice a basse temperature è un asso nella manica da non sottovalutare affatto. Vediamo come ridurre l’impatto ambientale delle nostre routine e, al tempo stesso, abbassare la bolletta della corrente elettrica.
Lavaggio in lavatrice a freddo: funziona davvero?
Per impostazioni tecniche, molte lavatrici moderne sono equipaggiate per lavorare egregiamente anche a basse temperature. Non solo: la sinergia con determinati detergenti che riescono ad attivarsi anche con acqua non troppo calda facilita di gran lunga il nostro lavoro di disinfezione e di pulizia dei capi che adoperiamo con frequenza. Alcuni detersivi si attivano già a temperature inferiori ai 15 gradi e amplificano così i risultati dei lavaggi a temperatura più bassa, dandoci davvero risultati sorprendenti.
La cosa bella è che lavare in lavatrice con acqua fredda funziona davvero ed è una pratica piuttosto efficace anche per rimuovere le macchie fresche. Molti indumenti che tollerano il lavaggio in macchina possono tranquillamente sopportare il lavaggio a basse temperature, il quale risulta capace di togliere perfino alcune tra le macchie più difficili, come le strisciate d’erba o i residui di make-up.
Attenzione però perché non tutte le macchie vengono eliminate da un lavaggio a freddo: per esempio, sangue, sudore o vino potrebbero penetrare più a fondo nel tessuto, divenendo pressoché impossibili da rimuovere. In questi casi meglio optare per una temperatura più adeguata!
Tessuti adatti al lavaggio a freddo in lavatrice
La regola d’oro del lavaggio in lavatrice consiste nel consultare l’etichetta degli abiti. Sebbene molti capi caldeggino il lavaggio a mano, alcuni – meno delicati – tollerano anche quello in lavatrice, a patto che sia eseguito con programmi specifici a temperature molto basse. Alcuni modelli di lavatrice hanno il programma “Lava a mano”, ideale per tessuti delicati come pizzi o seta, e che normalmente funziona a temperature bassissime.
Anche in questo caso, dobbiamo sempre leggere l’etichetta per trovare la temperatura più adatta al lavaggio che intendiamo fare, cercando al tempo stesso di capire qual è l’obiettivo che vogliamo raggiungere: vogliamo semplicemente rinfrescare l’abito oppure dobbiamo rimuovere una macchia? Comunque sia, se il tessuto è delicato e abbiamo paura di fare un danno, chiediamo aiuto all’onnisciente mamma oppure rivolgiamoci direttamente a una lavanderia di fiducia. Gli specialisti del lavaggio sapranno come prendersi cura dei nostri abiti più speciali.
A quanti gradi è l’acqua nel lavaggio a freddo
L’acqua nel lavaggio a freddo è tra i 30 e i 40 gradi. Questa tipologia di lavaggio è tra i tanti che le lavatrici moderne propongono e ha l’obiettivo di sostituire il lavaggio a mano. Lo troverete spesso indicato sulle etichette dei vostri vestiti perché consente di salvaguardare i tessuti dallo ‘stress’ dei lavaggi a più alte temperature. È particolarmente indiato per indumenti sintetici e di cotone colorati o poco sporchi, i jeans, gli asciugamani e la biancheria. C’è poi il lavaggio a 0°, pensato per i delicati, come per esempio indumenti di seta e lana.
Che detersivo scegliere per il lavaggio a freddo
Per il lavaggio a freddo si consiglia di scegliere detersivi di ultima generazione, che riportano sull’etichetta la temperatura grazie alla quale diventano efficaci. Alcuni si attivano, come abbiamo visto, già a 15°, altri hanno invece bisogno di temperature leggermente più elevate. È quindi importante fare attenzione alle indicazioni riportare sull’etichetta: se utilizzate un detersivo non adatto al lavaggio a basse temperature, il risultato non sarà dei migliori.
Disinfettare con il lavaggio a freddo
Il lavaggio a 40° è già pensato per disinfettare i vostri capi. Ma se volete avere la certezza di capi perfettamente igienizzati, potete optare per un detersivo che contenga candeggiante oppure aggiungere nell’apposita bocchetta della lavatrice un ulteriore tappo di detersivo igienizzante. In commercio ne esistono di diversi tipi da abbinare al classico detersivo. Un’altra opzione è quella di installare sulla lavatrice un ozonizzatore: si tratta di un dispositivo che, allacciato al circuito idrico, trasforma l’ossigeno presente nell’acqua in ozono. In questo modo il potere disinfettante dell’acqua aumenterà.
Vantaggi del lavaggio a freddo
Oltre ai vantaggi in termini di impatto ambientale e ai vantaggi economici, che andremo ad approfondire dopo, i risultati di un lavaggio a freddo in lavatrice sono quasi comparabili a quelli di uno fatto a mano. I colori brillanti o più scuri tenderanno a non sbiadire, mentre le magliette di qualità medio-bassa (comprate magari al discount per la loro funzionalità, più che per la loro bellezza) tenderanno a non restringersi, diventando inutilizzabili.
Il lavaggio in acqua fredda ha inoltre un’ulteriore caratteristica: non stropiccia così tanto il bucato! È dimostrato, infatti, che a stropicciare i vestiti sono i lavaggi ad alte temperature sottoposti a centrifughe intense. Se riusciamo a ridurre questa procedura, siamo a cavallo.
L’impatto ambientale del lavaggio a freddo
Passiamo all’impatto ambientale: una lavatrice che lava a temperature basse, diciamo sotto i 60° C, tende a consumare fino al 75% in meno. Il motivo è la resistenza della lavatrice, la quale non deve scaldare troppo l’acqua e arriva subito in temperatura. Meno tempo impiegato per il lavaggio si traduce in meno energia elettrica per scaldare l’acqua e, cosa non da poco, in meno soldi sulla bolletta.
Una famiglia che fa, diciamo, un carico al giorno, può arrivare a risparmiare fino a 20 kwh in una settimana semplicemente impostando ogni lavaggio attorno ai 60° C. Qualora decida di lavare a temperature più basse, il risparmio aumenta di altri 10 kwh. Insomma, possono sembrare cifre esigue, ma sommandole giorno dopo giorno, anno dopo anno, faranno una bella differenza sul nostro conto in banca. Senza contare che avremo fatto la nostra parte per l’ambiente – cosa da non sottovalutare.
Verifichiamo l’impatto ambientale ed economico della nostra lavatrice assicurandoci di acquistare un modello che sia almeno di classe energetica A, meglio se superiore. Le statistiche affermano che la lavatrice incide per il 10% sulle spese elettriche di una famiglia media. Dunque, è bene riflettere su questa opportunità di lavare ugualmente bene, ma con più consapevolezza per il clima (e il portafoglio).